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13 febbraio: saremo la massa critica con gli ombrelli rossi

http://femminismo-a-sud.noblogs.org/files/2011/02/adesivopride11.jpgIl 13 Febbraio, a Roma, (o in ogni città che vorrete) andremo in piazza con striscioni e volantini, ci metteremo a fine corteo e presenzieremo agli “eminenti” politici che sfileranno sul palco del popolo viola.

Donne e uomini siete invitati a collaborare!! 🙂

Questo perché ignorare la manifestazione sarebbe segnare un sconfitta.

Andarci e porre in rilievo che il vero problema non è Berlusconi ma come veniamo trattate nelle case e nella società, riteniamo sia un nostro DOVERE.

I volantini riporteranno le informazioni relative alla mancanza di donne nei partiti che sbandiereranno la solidarietà in piazza, alle violenze domestiche e fuori casa che stanno aumentando di pari passo con i femminicidi.

Vogliamo formare una critical mass:

– cappellini rossi/ ombrelli rossi/ rossetti rossi (per chi lo porta).

siete invitati a portarli!! 🙂

In appoggio alle sex workers e alle donne migranti che vengono emarginate quando si parla di diritti delle donne come se loro fossero da non considerare.

Per chi vuole stare con noi, seguite gli ombrelli rossi.

Appuntamento da stabilire dopo aver saputo qualche notizia (Per Roma alle 14.00 a Piazza del Popolo).

Posted in Fem/Activism, Iniziative, R-esistenze.


12 Responses

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  1. Sara says

    Lucha,
    ok quindi il problema è che tra i vari lavori non si è parlato di quello delle prostitute?
    Nessuna professione viene citata, infatti si parla di una donna che “si sacrifica per affermarsi nella professione che si è scelta”.
    Per me c’è tutto dentro.
    Ovviamente se parliamo di prostitute che hanno scelto di fare questa professione, sono libere di farlo e sono felici di farlo. Non hanno abbastanza diritti? Bene, che facciano una manifestazione specifica per rivendicare questi diritti.
    Il senso di questa manifestazione invece non è rivendicare nello specifico i diritti di alcune categorie, ma i diritti in generale delle donne, tutte, nessuna esclusa, quindi di tutte le categorie.
    Se una donna viene costretta alla prostituzione che sia fisicamente o che sia coartata psicologicamente dalla tv, per me è uguale se parliamo di diritti violati. Entrambe non hanno libertà di scelta.
    Questa manifestazione è per tutte le donne che non vogliono essere considerare solo come una vagina. Anche la prostituta, immagino, vuole questo.
    Ribadisco quindi che non capisco la “massa critica”. La manifestazione è già critica e immagino anche le donne presenti.
    Se non sarà così, lo potremo giudicare solo lì e ascoltando.

  2. lucha says

    Sara,
    io ho letto il blog con attenzione, e mi sono anche stufato di sentirmi dire “non hai capito bene”. Forse è chi ha scritto certi appelli che non si è spiegato bene…

    è facile dire “non vogliamo discriminare nessuno”, un po’ più difficile farlo davvero. Se prendi l’appello del succitato blog, le sex-workers non sono incluse. No, anzi, c’è una descrizione di che cos’è la “donna italiana” che le esclude abbastanza chiaramente. Poi ripetiamo come un mantra “però non discriminiamo, però non discriminiamo, però non discriminiamo” ma dobbiamo ripeterlo mille e mille volte perché quell’appello *sta discriminando*.

    In questo post invece c’è una posizione difficile di chi ha deciso che non la pensa in un certo modo ma vuole *ugualmente spendersi* per parlare con chi invece scende in piazza dividendo le donne. Questo vuol dire essere superiori? A me sembra un gesto di rispetto e di apertura non indifferente.

  3. Sara says

    Non capisco il tono di questo post, mi lascia perplessa. Intanto lo trovo confuso e poco attinente alla manifestazione del 13.
    Mi permetto quindi di fare un pò di chiarezza, mettendo in evidenza ciò che trovo inesatto o fuorviante.
    Sul blog ufficiale della mobilitazione http://senonoraquando13febbraio2011.wordpress.com/
    è scritto chiaramente, anche in un vademecum per chi non avesse capito bene le intenzioni di chi organizza dall’appello, che <>
    Per questo non comprendo la frase “In appoggio alle sex workers e alle donne migranti che vengono emarginate quando si parla di diritti delle donne come se loro fossero da non considerare”. Chi ha detto che non sono da considerare?
    Fuorviante è lo slogan “Anche io sono una puttana”, come se qualcuno avesse discriminato le puttane.
    <>
    Non è quindi pertinente affermare che ci saranno ““eminenti” politici che sfileranno”, che lascia intendere una manifestazione politicizzata.
    Soprattutto poi non è una manifestazione del popolo viola, che invece la farà il 12 (ed è stata il 6 ad Arcore).
    L’appello parla chiaro <>. Quindi è evidente che il problema non è Berlusconi.

    L’impressione, leggendo questo post, non è positiva. Si sente odore di divisione, anzi di senso di superiorità. Quel “saremo la massa critica” suona come “noi abbiamo capito, non come voi”.
    Spero invece che andremo tutte unite e ciascuna con la sua diversità, ciascuna con le sue ragioni per manifestare, ma insieme, come un unico corpo, come non riusciamo mai ad essere nella vita.

  4. arianna says

    Trovo qualcuna a Crema o a Genova il 13 ,con l’ombrello rosso? 🙂

  5. Madame Anais says

    io Nicoletta vorrei un mondo senza dentiste! non le sopporto! puoi collaborare con me in questa battaglia??cosa possiamo fare???!!!

  6. nicoletta says

    ma perchè questo slogan scusa ? ..io vorrei collaborare perchè al mondo nn ci fosse chi è costretta a fare la puttana….sex workers?! ..mah….devo rifletterci molto su sta cosa….sarebbe il famoso milione emezzo di nuovi posti di lavoro ?!….davvero la nuova proposta del mondo del lavoro per le donne di domani ( e di oggi..) è fare sesso a pagamento ? aiutatemi a capire….ovvio che i diritti sono UGUALI PER OGNI DONNA , anzi x ogni essere umano così ci mettiamo dentro maschi, femmine, gay, trans ,lesbo etc….su questo non ci piove…anche senza ombrello !! 😉
    un saluto A TUTTI

  7. Cosmic says

    ok ma mi piacerebbe anche sentir parlare dei diritti delle mamme lavoratrici. lavorare ed avere figli dovrebbe essere un diritto per ogni cittadino ed è qualcosa che riguarda tutta la società. in questo paese invece sembra che le due cose si escludano a vicenda.

  8. Arguzia says

    Si si si si e SI!.
    Avevo pensato di fare qualcosa “di mio” durante il corteo, ma con voi è mooooolto meglio.
    Mi piacciono gli ombrelli rossi!

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