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Vademecum per genitori

Nella nostra mailing list dal personale al politico è venuta la proposta di realizzare un vademecum per i genitori, dalla parte delle figlie e dei figli, grazie al confronto, sempre aperto, tra femministe e disertori che così splendidamente animano le nostre discussioni. Vi proponiamo quello che è venuto fuori con la proposta di suggerirci altro se lo ritenete opportuno e di divulgare se vi piace. Buona lettura!

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1 – Come figlie vogliamo essere rispettate e considerate delle persone piuttosto che delle vostre proprietà. Abbiamo dei gusti, delle preferenze, dei sogni, delle attitudini che ci aspettiamo siano tenuti in considerazione e rispettati da parte vostra.

2 – Non affibiateci dei ruoli nei quali non ci riconosciamo. Se avete due figli, maschio e femmina, non incastrate il primo nel ruolo del “macho”, di quello che deve proteggere la sorella e dunque di conseguenza quest’ultima nel ruolo della “fanciulla” da proteggere: insegnate a vostra figlia come proteggersi da sola e a vostro figlio che non deve per forza essere un supereroe e che anche lui può avere delle debolezze.

3 – Durante i momenti di dialogo/confronto non prevaricateci. Se partite dal presupposto che il vostro pensiero è insindacabile non ci ascolterete mai davvero. Prendete sul serio le nostre opinioni, non derideteci, non umiliateci, non fateci sentire inferiori solo perché voi siete i genitori e noi i/le figli/e.

4- In quanto figli non rimproverateci se giochiamo con cose che reputate “per bambine”, anzi, favorite lo scambio di giochi solitamente preclusi a maschi/femmine, in modo da permettere a noi stessi di decidere cosa è meglio per noi.

5 –  Rispettate le scelte che compiamo. Non obbligateci a seguire percorsi o desideri che appartengono a noi. Noi figli/e non possiamo e non dobbiamo realizzare i vostri sogni ma i nostri. Non abbiate la presunzione di conoscere cosa è meglio per noi, ascoltateci e capite cosa davvero ci interessa.

6 – Fateci scegliere lo sport che preferiamo. Non costringeteci a giocare a calcio o a basket, solo perché questi sono giochi da “maschi”. Se desideriamo fare karate/nuoto/danza/ballo, incoraggiateci, sempre. Non fatecelo pesare, e sosteneteci nel caso in cui i nostri compagni di classe ci dovessero discriminare per lo sport che pratichiamo.

7 – Non imponeteci un qualunque modello estetico. La bellezza non è una norma, un determinato volto o corpo. Insegnateci ad amarci così come siamo, ad avere fiducia in noi e ad apprezzarci per il nostro essere uniche/ci. Non minate mai la nostra autostima paragonandoci continuamente ai modelli precostituiti che vengono proposti dai media e facendoci sentire ogni volta inadeguate/i.

8 – Se vogliamo avere più informazioni su come sono fatti/e gli uomini e le donne, anatomicamente parlando, mentre ci spiegate mettete bambini/bambine sullo stesso piano, anche dal punto di vista anatomico, ovviamente esaltando la diversità anatomica dei genitali. Spiegateci tranquillamente a cosa servono, rispondete alle nostre domande, non vi scandalizzate, e ricordate che a scuola potremmo non avere alcuna informazione su tale argomento o averne di insufficienti/sbagliate.

9 – Cercate di conoscerci, così da poterci aiutare nel nostro percorso. Permetteteci di avere la libertà di decidere come essere e cosa fare della nostra vita. Non sminuite mai un nostro sogno/obiettivo perché per noi è importante il vostro appoggio. Fateci sentire apprezzate/i e supportateci quando ci sentiamo inappropriate/i per un tal compito. Non diteci mai che ogni nostro successo/libertà lo dobbiamo a voi, che è grazie a voi che lo abbiamo ottenuto, perché in questo modo ci farete sentire delle/gli incapaci che non riescono a fare nulla da sole/i.

10 – Dialogate con noi anche usando il corpo: abbracciateci, coccolateci. Non è vero che sono cose per bambine, l’amore non ha sesso, anche noi figli maschi abbiamo bisogno di queste cose, e non solo prima dell’adolescenza. Non perdete quest’abitudine, quando diventeremo grandi.

11 – Non createci attorno una serie di regole/leggi che renderanno la nostra vita molto più complessa. Non imponeteci coprifuochi impossibili da rispettare, non decidete per noi cosa va bene indossare e cosa no, non impediteci di frequentare alcune persone solo perché voi le considerate “per male”.

12 – Quando noi figli entriamo nel periodo adolescenziale non guardateci come degli alieni, non alludete con battutine alla masturbazione. Sapete benissimo che ci masturbiamo, non c’è bisogno di adottare questo comportamento, che ai nostri occhi vi farà apparire infantili.

13 – Come figlie non vogliamo essere considerate come trofei da mostrare ad amici e parenti. I nostri traguardi sono passi importanti che ci aiutano ad acquisire maggiore autonomia e libertà, e non a permettervi di pavoneggiarvi. Alimentate la nostra voglia di autodeterminazione senza vincolare la nostra realizzazione ad un eventuale matrimonio e maternità. Non tutte le donne sono madri o vogliono esserlo.

14 – Così come per noi figlie il padre non deve essere il genitore più benevolo, anche per noi figli non deve essere solo la madre a sviluppare un atteggiamento più accondiscendente nei nostri confronti, ma entrambi. Tutti e due i genitori devono incoraggiarci quotidianamente, starci accanto, o al contrario, lasciarci sole/i quand’è il momento.

15 – Non usate un linguaggio sessista o omofobo con noi figlie, perché ci offendereste. Il vostro modo di parlare può frenare il dialogo con noi, dato che ci sentiremmo prese di mira, giudicate e condannate per ogni nostra libertà. Fateci capire che qualunque scelta compiremo saremo comunque amate e rispettate. Non fateci crescere con la paura di poter essere disprezzate solo perché avremmo compiuto una scelta che voi considerate “immorale”

16- Come figli non vogliamo che ci descriviate le donne come degli esseri stupidi e sempre disponibili. Conosceremo sicuramente, prima o poi, una ragazza che non è così, e poi non è bello raccontarci stupidaggini. Raccontateci come sono le donne veramente, pensando a vostra madre, vostra moglie/compagna, vostra sorella… donne vere, insomma, non idealizzate. Donne che lavorano, studiano, si impegnano in qualcosa.

17– Rispettate i nostri spazi all’interno della casa. Ognuno dovrebbe avere un posto in cui poter avere un po’ di privacy. Non pensate che noi figlie/i abbiamo qualcosa da nascondervi, ma che come tutte/i abbiamo bisogno di un luogo tutto per noi, in cui rifugiarci e dedicarci a ciò che più ci piace. Inoltre considerate anche il fatto che non per forza dovete conoscere ogni nostra minima cosa/pensiero/azione per poterci amare. Saremo noi a parlarvi  di ciò che facciamo e quando lo faremo siate disposti all’ascolto e ad un confronto sereno.

18 – Non metteteci mai in competizione, facendo assiduamente graduatorie su chi è la più intelligente, la più bella, la più simpatica tra i/le vostri/e figli/e. Apprezzateci in egual misura e amateci proprio perché diverse/i tra noi. Così permetterete a voi stessi di costruire un rapporto sereno con ciascuno/a di noi, che ci sentiremo apprezzati/e e amati/e, e allo stesso tempo favorirete il crearsi di un rapporto altrettanto sereno tra di noi.

Vi segnalo inoltre un piccolo flyer sui giochi sessisti creato dall’associazione Comunicattive qualche tempo fa e suggeritoci da elisa.

http://www.associazionecomunicattive.org/gioca_jouer.pdf

Posted in Anti-Fem/Machism, Pensatoio, R-esistenze.


One Response

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  1. teresa says

    Bravissime!!! lo sviluppo della personalità dei bambini e delle bambine è strettamente conneso al modo in cui i genitori sollecitano o meno determinati attegiiamenti o scelte. Come associazione mi impegno da anni sul fronte degli stereotipi sessuali collegati alla prevenzione della violenza di genere.
    Teresa Dattilo
    Psicoterapeuta Ass donna e politiche familiari Casa internaz. delle donne Roma