Skip to content


Le miniature dei massacratori del terzo reich

Qualche giorno fa, in televisione, vedo questo spot pubblicitario [qui in video] che parla di miniature del terzo reich.

Uno spot come un altro, buttato lì tra i pannoloni per le femmine che si pisciano addosso negli ascensori e il giochino grazioso per la bambina addestrata a cucinare pietanze orrende con orrendi condimenti alla tenera età di cinque anni.

Soldatini, cose per giocare alla guerra quando sei bambino e non sai ancora che ti stanno educando a diventare un assassino e a farti ammazzare per una non meglio precisata “patria”. Cose da “collezionare” per gli amanti del genere, perchè in italia, tra una apologia del fascismo ed un’altra, mentre c’è chi racconta balle per tessere le lodi del ventennio e c’è chi fa passare svastiche e saluto romano come un linguaggio tra compagnoni tanto bravi e tanto buoni, mentre c’è chi gioca alla strategia della tensione mietendo vittime della repressione ad ogni esplosione di pedardo (che se i leghisti si trovassero a palermo o napoli vorrei vedere come farebbero a farlo passare per un attentato), mentre i fascisti compiono la loro vendetta istituzionalizzata, dopo aver assolto tutti gli stragisti neri, aver lasciato arricchirsi all’estero i neonazisti nostrani, aver coperto tragedie italiane con il segreto di stato, si sdoganano simboli nazisti fashion in ogni direzione e per ogni età.

Come averci in casa una bella collezione di miniaturine di squadristi con le spranghe a caccia del gay o dell’immigrato. E perchè non una collezione di miniaturine di fascisti che hanno piazzato bombe per far saltare compagni e compagne di mezza italia? E che delizia le miniaturine di quei nazisti che in italia stupravano le compagne e poi rivendicavano l’azione.

E una bella collezione di fascisti a cantare “faccetta nera” mentre stupravano le donne nella campagna in etiopia? Ma sai che bellezza averci tutta la rappresentanza delle camicie nere da tenere sulla mensola della propria cameretta.

Oggettini altamente educativi per solleticare l’ego di nostalgici ringalluzziti o da lasciare tra le innocenti manine di bambini che non hanno la più pallida idea dello sterminio che i soggetti rappresentati nelle miniature hanno rappresentato.

Mi chiedo se tra le miniature prima o poi troveremo anche una bella rappresentazione del ghetto di varsavia, tanti bei sacchi da obitorio, i forni crematori, una fotografia della cinematografia artefatta di goebbels, e a margine si potrebbe trovare spazio anche per le “donnine” e gli “omini” con le stelle gialle, rosa, verdi, azzurre, nere, e perchè no, mentre muoiono di fame e di fatica in un lager nazista.

Sono davvero dei begli oggettini da avere a casa. Soprattutto il soldatino che fa il saluto romano.

Quello che vorrei capire, a prescindere dalle regole imprenditoriali che ti permettono di vendere anche carne umana su e-bay, è: com’è possibile che la televisione italiana, trasmettendo questo spot, sia giusto al limite dell’apologia del fascismo.

Perchè nazismo e fascismo non sono fashion e come faceva notare Susan Sontag nel “Fascino fascista” di fascismo si muore anche perchè viene culturalmente imposto attraverso questi piccoli stratagemmi.

La divisa, gli anfibi, si tratta di look che è stato già introiettato e che continua a fare parte del nostro immaginario. Viene continuamente proposto senza che noi apparentemente si possa fare niente.

Facciamo ammenda per l’ingenuità ma noi non siamo donne di mondo e vediamo le cose in maniera semplice. Nazismo=merda, e a chi lo sdogana dedichiamo aggettivi riconoscibili e spesso assai condivisi.

Che dire. Aspettiamo di vedere presto l’intera collezione degli eserciti sotto il comando dei grandi dittatori dell’america latina. Pensate che spasso. Oltretutto si può prevedere perfino lo sconto.

Chiedete perchè?

Perchè per rappresentare le vittime deceparecidos basta solo una miniatura di un grande stadio e quella di un lenzuolo bianco macchiato di rosso. Perchè di quelle vittime non sono stati ritrovati neppure gli scheletri.

Posted in Anticlero/Antifa, Omicidi sociali, Pensatoio.


2 Responses

Stay in touch with the conversation, subscribe to the RSS feed for comments on this post.

  1. giuseppe says

    Ho visto anch’io lo spot Nazista, ho scritto una mail a canale 5 e alla ditta dei soldatini. poi lo spot è scomparso……

  2. Serbilla says

    Ma un po’ di tempo fa c’era pure la collezione delle medaglie, se non ricordo male le prime uscite erano proprio quelle del terzo reich e del fascismo, e così gli aereoplanini e la continua riproposizione dei discorsi di Mussolini, che va bene, il documento storico, ma è chiaro che questi non sono “solo” documenti, questa è propaganda nostalgica, in un paese in cui ancora troppi vecchi ignoranti (e ragazzini ignoranti) dicono che “quando c’era mussolini l’immondizia venivano a prenderla porta a porta”.