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La mappa turistica dell’orrore! (che risolleverà l’economia del paese)

[Mappa turistica dell’orrore]

In realtà è stato l’avvocato. Non riusciva a ottenere una causa da mesi. Aveva le tasche completamente vuote. E chi se ne frega del provvedimento disciplinare per eccesso di esposizione mediatica. Lui voleva andare a Porta a Porta e poi anche dalla D’urso. Voleva ragionare nel suo italiano con dizione sporca e dialettale attorno ad un plastico su quello che lui avrebbe fatto diventare il caso di cronaca più scottante dell’anno.

Bisognava pesare ogni parola e snocciolare gli elementi piano piano, come si conviene in ogni noir, e non per niente per arrivare a questo risultato era stata commissionata una sceneggiatura dal migliore scrittore della regione.

L’accordo con le televisioni era stato fatto. L’importante era garantirgli un certo share perché in certi ambienti si lavora su percentuale. E poi vuoi mettere la popolarità? Guarda quella che ha fatto settimane di interviste che è riuscita ad aprire lo studio più quotato della città. L’anno prossimo si presenta anche alle elezioni e c’è da scommetterci che ce la farà.

Ma non può certo dire a tutti che difende un delinquente. Dovrà sostenere la sua innocenza, costi quel che costi. E nel frattempo dirigere la strada seguendo le dicerie della gente. E’ abbastanza semplice e bisogna seguire l’audience. Se il pubblico vuole il cliente colpevole lo faranno colpevole. Se lo vogliono innocente lo faranno innocente. Proprio come alla trasmissione di Rita dalla Chiesa dove i commessi passano a riempire il piatto della bilancia di sassolini. Prima si fa vedere dove pende l’ago della bilancia e poi entra il giudice che emette la sentenza.

È stato fatto un accordo con l’assessore al turismo della provincia, perché chi l’aveva mai vista tanta gente a spendere soldi in piazza, mentre prende il caffè o mangia la pizzetta. Pensate che pure zzi’ Pasquale si è improvvisato pizzaiolo e ha cominciato a vendere tranci e birrette davanti alla strada della tragedia. Mentre zzi’ Filippo vende palloncini perché la zona è frequentata anche dalle famiglie. La comare Sarina vende le fotografie del punto esatto in cui la vittima ha fatto la prima caduta con il triciclo. Millanta pure di poter concedere a modico prezzo una toccatina ad un ciuffo dei suoi capelli rubato alla parrucchiera che ancora rimpiange di aver buttato il resto nell’immondizia.

Il servizio bus di zona ha messo in funzione una speciale navetta fino al pozzo di sepoltura, munito di speaker che racconta tutto quello che è successo per la povera Carolina. Povera figlia, come la piangiamo. E piangetela signori e signore e per asciugare le lacrime poi comprate la speciale confezione di fazzoletti con la firma originale a cuoricini della bambina.

Si fa un passaggio anche dalla casa della tabaccaia, dove Carolina andava a prendere le figurine, facendo ben attenzione che ci sia anche il figlio che tutti sospettiamo essere il vero assassino, ma non bisogna dirlo. Però vedete quanto è squilibrato? Secondo voi perché da giorni lancia pietre alla navetta e spacca le telecamere dei giornalisti?

Il ministro del turismo ha deciso di prendere esempio da noi con un discorso in piazza. Ha detto che l’italia deve imparare a risorgere dalle tragedie e che sicuramente le vittime avrebbero voluto che attorno a loro si creasse tutta questa attenzione. Anzi sarà costruito un santuario con effige delle vittime in ogni città in cui sono avvenuti fatti di sangue. Il pellegrinaggio sarà direttamente a cura del ministero. Una speciale mappa con itinerario nazionale sarà diffusa in tutte le scuole per suggerire che gli alunni possano comprendere alcune mete nei loro viaggi di istruzione.

Infine si installeranno maxi schermi in ogni piazza, con la moviola per analizzare ogni alzata di sopracciglia dei presunti colpevoli. Perché la gente impari lo studio lombrosiano degli umani.

L’ultimo a fare affari, pieno di pustole, sudaticcio e con qualche ciuffo in meno, è Ciccio Furetto, da giorni impegnato a fare capire che le femmine sono tutte ‘mbroglione. Non lo fa per male ma solo per smerciare un intero magazzino di magliette che aveva fabbricato assieme all’amico Pummarola ‘ncoppa, quello delle T-Shirt “Italia, pizza e mafia”.

Da giorni, povero Ciccio, lo vedi aggirarsi alle fermate della navetta a sventolare la maglietta e qualcuno gli deve pur dire che Carolina era una femminuccia pure lei. Ma si sa che lui in fatto di sesso è a senso unico. Se vede vittime per lui sono masculi. Le femmine a suo dire non sanguinano.

Figurarsi che andò da Vespa un giorno per dimostrare la sua bizzarra tesi e quando conficcò un ago nel braccio di un’altra ospite dicendo “vedrete che non esce sangue” quella gli cacciò una scarpa nelle parti basse che lo videro uscire ripiegato su se stesso.

Ciccio Furetto però ha un futuro come scemo del villaggio. L’assessore glielo ha pure detto. Ha una vocazione innata per quell’attività e se lo vedrete sugli scalini di una chiesa a canticchiare riti tribali saprete che alla fine ha svoltato nella sua carriera. D’altronde in ogni bella cittadina che si rispetti c’è spazio per tutti. Vuoi che non si dia una seconda opportunità al giullare del branco?

Tra poco arrivano le telecamere. Mi raccomando, imparate la battuta: “Carolina, era una di noi… povera figlia come le volevamo bene!”. Ottimo. Per le cento euro a testa poi passate alla produzione. Troupe… per stasera SI CHIUUUDE!

Sipario.

NB: Nulla di quello che è scritto in questo testo corrisponde a verità. E’ un racconto di satira. Una pura invenzione. Ogni riferimento a cose, fatti e persone è puramente casuale.

Posted in Narrazioni: Assaggi, Satira.


3 Responses

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  1. Natla says

    E infatti piano piano le colpevoli diventano le donne e l’uomo un martire. Nonostante la dettagliata confessione. Nonostante la ragazza dica che vuole sentirsele dire in faccia dal padre quelle cose. E’ bastato l’arrivo di un avvocato, guarda caso la professione con più rappresentanti in parlamento. La strategia è sempre la stessa: c’è merda ovunque, quindi sono tutti innocenti.
    La vittima? Sarà inciampata.

  2. ric says

    bisogna che leggiate il titolo della padania secondo Carmilla: “pugliese uccisa perchè voleva vivere all’occidentale” http://www.carmillaonline.com/archives/2010/10/003651.html