Torno dopo tutta una giornata di lavoro. Vado a dare una occhiata ad una pagina facebook che seguo e leggo commenti giustamente basiti a proposito dell’arresto di questo giovane italiano, che tra un ghigno e un coro da stadio, acclamato da una claque di ultrà da tifo curva nord, viene comunque difeso da articoli di giornale che riportano testualmente diffamazioni espresse da non si sa chi su una donna che è morta e che non può difendersi.
Leggo poi che dalla Romania arrivano voci in pieno shock, un bel trauma culturale quello di vedere che nella capitale d’italia si acclama e applaude colui che ha provocato la morte di una donna, Maricica, lavoratrice, madre di due figli, persona che a differenza di tanti altri sicuramente ogni giorno andava di corsa, come fanno tante donne, per conciliare la propria vita, il lavoro necessario ad aiutare la famiglia e tutta la serie di doveri da portare avanti.
Sarà per questo che andava di fretta, quel giorno, ma di sicuro un ragazzo fortemente impegnato come quello che sorride nella foto, questo non poteva accettarlo a tal punto che ha pensato bene di dare una lezione alla rumena. Un autentico lord inglese, di quelli con bombetta e ombrello, pronto a rispettare la fila e a ricordare a suon di pugni a colei che secondo lui non l’ha rispettata che l’italia è un paese civile. Come no. Uno di quei paesi che se non rispetti il turno t’arriva il giustiziere della fila alla posta centrale e quel giustiziere fa parte di una specie di banda dei giustizieri che insegnano l’educazione a tutti quelli che non rispettano i turni in giro per la capitale. Sarà un servizio apposito. La ronda dei turni alla posta. Chissà che le istituzioni non vorranno legalizzare pure queste.
E quante cattiverie dette in pochi giorni su una donna che dalla sua parte forse credeva di avere la giustezza della fatica di vivere, quel sudore quotidiano che ti fa tornare a casa con la coscienza a posto, quando non incontri al tuo passaggio uno come quello che sorride nella foto.
Di che rideva poi non s’è capito. Cosa ci trova da ridere uno che viene portato in galera dopo la morte di una donna? Ma non era disperato? Affranto? Non era dispiaciutissimo? E il coro da stadio? E gli insulti dei tifosi contro la donna? E le diffamazioni?
C’è qualcosa di veramente atroce nel modo in cui prosegue questa vicenda e non c’è nessuna voce autorevole che dica basta e che tratti questi ragazzetti di periferia come si dovrebbe. Qualcuno che gli dica che una donna non s’ammazza e che tra rumeni o italiani si tratta sempre di persone. Qualcuno che metta fine alla campagna irresponsabile contro gli stranieri che legittima questo tipo di azioni e determina queste conseguenze. Qualcuno che abbia il coraggio di dire al ragazzotto che sorride che deve smettere di ridere e deve cominciare a prendere sul serio quello che ha fatto perchè Maricica è morta. E tutto questo non è un video game. Non si rialza. Maricica non ha tre vite a disposizione. Ne aveva una e qualcuno gliel’ha tolta.
E non c’è niente da ridere, accidenti.
Tutta la mia solidarietà alla famiglia di Maricica, che ancora oggi deve subire, dopo il lutto, anche il dileggio per una persona che gli era cara.
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IN ROMANIA SAREBBE STATO CONDANNATO AL CARCERE A VITA !
Gesù sulla Croce sussurrava..Padre perdona loro che non sanno quello che fanno…
Quando quel pugile straniero (non ricordo il nome) ha ucciso allo stesso modo una donna..è stato arrestato e giustamente non ha ricevuto alcuna solidarietà. Stessa cosa quando le due romene hanno ucciso Vanessa. Sono in galera come è giusto che sia..Con questo cosa cambia? è difeso, giustificato e sicuramente resterà impunito. Perchè è italiano.
E’ vergognoso il razzismo del nostro Paese..come se la vita di uno straniero valesse meno di quella di un italiano.
Maricica era anche una donna. Applaudire chi ammazza una donna è anche la peggior misoginia oltre che razzismo.
La Romania considera gli italiani degli incivili… fanno bene! Almeno in Romania dicono la verità…gli italiani considerandosi civili hanno mentito.
Articolo bello e sentito che giro subito ai miei contatti. Una cosa però, il termine esatto è claque e non “clack”! Unico appunto a una riflessione sacrosanta! Ciao e grazie!