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L’importanza di averci un culo tonico

http://www.youtube.com/watch?v=aaEhiVxHX7Y

A voi a cosa servono le scarpe? Per camminare, giusto? Avete mai pensato di tonificare i glutei mentre camminate? Magari no, che tanto i glutei e le cosce camminando si tonificano uguale.

Il punto è che se vado a spendere un tot di euro per comprare un paio di scarpe, desiderando che siano anche comode, proprio non mi viene in mente che devono essermi utili a stare sulle punte per farmi il culo turgido. Perchè innanzitutto, io donna media italiana, avrei altre esigenze.

Esco la mattina e se mi inquadri le scarpe le vedi correre, forse inciampare, sicuramente arrampicarsi per strade e gradini, fare le corse per acchiappare il bus, poi rotolarmi alla prima fermata dopo essere rimasta in equilibrio olimpionico tra un tizio con l’alito puzzolente e una signora con un bastone conficcato sul mio alluce, ancora correre per avere il privilegio di un caffè annacquato alla macchinetta e infine scaraventarmi sulla seggiola per lavorare.

Lì finisce il lavorìo dei miei glutei e ringrazio le scarpe comode se sono arrivati interi alla meta. Perchè parliamo del benessere del mio culo, giusto? Dunque faccio finta di preoccuparmene pure io altrimento poi pare che il culo ce l’hanno solo quelle che camminano nella televisione.

Il fatto è che oltre averci un culo, anche decente tutto sommato, c’avrei pure un torace, le gambe, il collo e quella cosa che rimane attaccata all’ultima vertebra della colonna che noi povere umane usiamo chiamare “testa”. Pensate un po’ che ingenuità desiderare un paio di scarpe che non ti scassano i capillari delle caviglie, che non ti facciano prendere storte, che ti facciano stare in una corretta postura e che ti facciano arrivare presto e bene dove devi arrivare.

Invece no. Ci devi avere la scarpa che quando vai a fare la cameriera alla sera non ti deve interessare che ti esce il sangue dai piedi per la fatica. Devi solo occuparti di fare rassodare i glutei che sono l’unica cosa che conta per questo mondo sessista e infame.

Fosse stata una scarpa da maschio l’avrebbero rappresentata per aiutarlo a compiere grandi avventure, possibilmente alla ricerca di un secchio della monnezza per ripulire il mondo, dedito a scalate sulla montagna, sempre in procinto di arrivare alla meta. I maschi, i pubblicitari e la comunicazione con il macho in salita che era tanto cara alla regista amica del terzo Reich.

La scarpa dell’uomo non serve certo a fargli rassodare il culo. Al massimo il pisello perchè tutto il resto è chiaro che è già marmoreo alla radice. Marmoreo anche il cervello, direttamente ottenuto dalle cave di Carrara.

L’uomo con scarpa sta sempre in attività, e se la scarpa è elegante diventa elemento d’appeal perchè ci vedi accanto una femmina con culo turgido ottenuto con la scarpa del marchio di cui sopra.

La femmina con scarpa invece non la immagini mai per quello che è, ovvero una normale donna di questi tempi che corre, studia, vive, lavora, si ammazza di fatica per sopravvivere alla giornata. Invece no. Si immagina a piroettare sulle punte e a stare a “culo a ponte” per farsi venire il turgidume pure sull’alluce. Vuoi mettere la bellezza di un alluce turgido quando te lo conficco splendidamente dentro un occhio?

Davvero ci si prova ad essere gentili e qui di sicuro non è questione di moralismo perchè a noi dei culi vestiti o nudi non ci frega proprio niente. Che bellezza il culo nudo. Che bellezza le donne svestite per scelta. Ma che schifo l’imposizione di ruoli e la descrizione di modelli che non ci rappresentano neanche un po’.

Poi qualcuno dovrà spiegarci a che accidenti serve un culo perfettamente tonico se sei disoccupata, cassintegrata, licenziata perchè hai appena avuto un figlio o incazzata come una bestia perchè il tuo ex ti massacra di stalking.

Ecco un esempio di video sulle scarpe in cui la prima cosa che vedi è una donna che si prepara in fretta per uscire di corsa e poi vedi scarpe asessuate che ti aiutano a raggiungere i posti in cui vuoi andare. Creativi: prendete nota!

Posted in Corpi, Fem/Activism, Omicidi sociali, R-esistenze.


One Response

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  1. Mara D. says

    Ho avuto il dispiacere di sorbirmi questa pubblicità sugli utilissimi schermi piatti ormai presenti in tutte le stazioni. Ci ho messo un po’ per capire di che prodotto parlasse: credevo trattasse di mutande o di assorbenti che non spandono mai, dati i tanti culi ripresi (e comunque mi stava già irritando nonostante l’apparente pertinenza dell’inquadratura). Quando alla fine si sono limitati ad alludere (il prodotto si intravede e basta: non puoi dire che sia al centro dello spot) alle scarpe, credo di non essere riuscita a trattenere una bestemmia…