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Dopo i bagni di folla la doccia fa bene

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Stamattina presto siamo andate a fare volantinaggio. C’era una folla immensa, gente in delirio, espressioni estatiche, qualcuno lievitava, le aureole erano contagiose, come quelle della vecchia pubblicità dell’aids, ve la ricordate? Quella in cui c’era l’alone attorno all’ammalato che poi contagiava anche a persona vicina.

C’era un sacco di gente vestita in modo strano. Chissà perchè poi se la prendono con gli emo. Scenografie meravigliose, colombe in volo, palloncini benedetti, la scritta pax/lux che risplendeva sopra l’altare dei sacrifici. Sembrava quasi come le olimpiadi in cina, con tutte le coreografie colorate, prima i bianchi, poi i verdi, i dorati, i testoni con i copricapo rotondi e poi quelli a punta.

Dall’altare risuonava l’eco, mentre in un angolo lo stigghiolaro cucinava interiora di agnello. C’era il solito abusivo che vendeva le bottiglie d’acqua benedetta a sette euro l’una, quelle da mezzo litro, perchè nei grandi spettacoli è così. Metti che torna a fare un concerto un sosia di Michael Jackson: la vendita delle schegge di cute prima del crollo della sua muraglia nera andrebbe a ruba.

Ad un certo punto c’è stato il lancio delle icone, tante figurine, non quelle degli album panini, come coriandoli. Tutti correvano per prenderne una. A me è toccata quella di un tale dall’espressione arcigna e non mi pare abbia mai segnato un goal da nessuna parte.

In un angolo c’erano i topi di fogna, che sono i veri padroni del centro della città. Perfino loro erano fermi e silenziosi, aspettaano di essere sfiorati dalla santità. Avevano stabilito una tregua con i gatti, i quali conversavano amabilmente sul look dei presenti. Madama gatta si è portata appresso anche i gattini perchè qualcuno, sbagliando, le aveva detto che c’era un piano di fuga con l’arca di Noè.

Poi abbiamo finito i volantini, che tutti hanno accettato senza nessun problema. La gentilezza di questi spettacoli è veramente esemplare. Tranne che per una nostra amica che secondo la security era vestita in modo troppo poco santo e allora non l’hanno fatta passare. Noi glielo avevamo detto di mettersi il velo nero e di non truccarsi come Madonna in Like a Vergin.

In quanto a noi, possiamo dire di essere state toccate dal sudore della folla in santità. Perchè il caldo è caldo e anche in questi posti celestiali si fete uguale. Dunque siamo unte, non proprio dal signore, ma da un fedele entusiasta che ad ogni ola elevava l’ascella grondante che schizzava poderose gocce di liquido benedetto. La nostra domanda al ritorno è stata: una lunga doccia può considerarsi vilipendio?

Posted in Anticlero/Antifa, Pensatoio, Satira.