E’ un film della brava Lynn Shelton. Se ne è parlato un po’ in italia solo perchè è stato doppiato da Lillo e Greg. Io l’ho assolutamente preferito in lingua originale.
Passato con premi di critica da quella fucina di talenti che è il Sundance Festival è un film che vi fa ridere. La risata è intelligente, mai banale, mai scontata, mai volgare.
Un film che parla di donne e uomini, di omosessualità latente, di passione fra amici, di tabu’ sessuali, di relazioni mature, di crescita tra coppie, di amore finalmente laico senza quella patina di conformismi buoni per la pattumiera che continuano a condizionare le nostre giornate e a impregnare la cultura che ci sovrasta.
Ci sono donne che esplorano la propria vita e sessualità senza preconcetti, uomini che vorrebbero esprimere la passione e la complicità reciproche andando oltre il cameratismo machista.
Ci sono donne che conoscono l’importanza della sperimentazione femminile e maschile prima di vivere una relazione reciproca, che dovrebbe essere vissuta per scelta e non come tappa obbligatoria.
Ci sono uomini che fingono di uscire dal conformismo e poi sono terrorizzati alla vista di un dildo di plastica.
Il film è un gioco, un incontro tra due vecchi amici che avevano intrapreso strade diverse. Uno ha messo su famiglia e l’altro invece no. Il loro incontro fa emergere in chiave ironica aspetti familiari della vita tra coppie, etero o amicali.
Tra questi c’è sicuramente la tendenza di certi uomini a delegare alla donna di casa il ruolo genitoriale, un ruolo che le donne non vogliono assumersi giacchè vogliono semplicemente stare alla pari e avere a fianco persone che si assumano le proprie responsabilità senza nessun alibi.
Uno dei due protagonisti della storia vive la compagna come fosse una specie di controllore dei suoi istinti primordiali, della sua latente omosessualità, come se avesse la necessità di un veto di altra origine da usare per non decidere, scegliere, per non evolvere le proprie relazioni come crede.
Poi c’è il rapporto tra amici, dove ancora, nonostante la modernità, sembra difficile mostrarsi per quello che si è, perseguendo la dissimulazione a tutti i costi e arrivando alla dissacrazione di qualunque forma di intellettualizzazione dei finti anticonformismi.
La storia si evolve attorno all’impegno di questi due uomini di girare un video porno per partecipare ad un festival alternativo di riappropriazione del linguaggio erotico.
La loro ideona: il porno oltre il porno, sesso selvaggio tra due maschi etero.
Vedrete da voi come va a finire.
Esistono altri film tipo questi, che parlano di sesso / identità sessuale / teoria queer, etc? Magari voi ne conoscete… Magari “al femminile”… Li trovo molto interessanti, mi hanno fatto riflettere, anche per quanto riguarda la mia vita personale 😀
@meli:
è stato recensito anche quello: http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2010/05/04/shortbus/
Ah, magari vi interessa, Humpday si può vedere in online qui: http://megavideo.com/?v=ZLRUZTY5 Ciao! 😉
Film molto bello che consiglio a tutti! E’ vero: ha perso un po’ con il doppiaggio.
Consiglio anche “Shortbus” 😉
Bye!
a me è piaciuto tanto. film del genere stanno fuori circuito e forse è stato doppiato dalle uniche due persone che si sono prestate 🙂
comunque è molto meglio in lingua originale perchè con il doppiaggio ha perso parecchio.
Non sapevo nulla di questo film,quindi all’inizio quando l’ho visto ho provato delle resistenze perche’ pensavo fosse il solito film cretino solo mal doppiato, invece devo dire che è molto bello e sensato e sono contenta gli abbiate dedicato un post!
A proposito di trailer.
http://www.youtube.com/watch?v=tmyqSnlJc3o
naturalmente creato da una donna.