Riceviamo e volentieri condividiamo il comunicato dell’UDI Nazionale di adesione alla battaglia in difesa dei consultori in Lazio. Per firmare la petizione puoi cliccare QUI. Buona lettura!
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l’UDI Nazionale sostiene l’azione intrapresa dall’Assemblea permanente
e firma la petizione “ salviamo i consultori della Regione Lazio”
CONSULTORI:
è ancora tempo di lottare!
In premessa della Proposta di Legge della Regione Lazio sul riordino dei Consultori si parla dei Consultori come luoghi per il consolidamento della famiglia e dei valori etici di cui essa è portatrice. Per chi ha redatto questa proposta la donna non è un soggetto, non è una cittadina, ma una componente di una struttura a conduzione patriarcale – la famiglia – i cui interessi vengono prima di tutto. Il concepito stesso viene difeso in quanto già componente della famiglia. Viene da pensare che neanche l’uomo della strada si ritroverebbe nel quadretto di famiglia per come viene rappresentata in questa proposta di legge. Il senso comune degli uomini e delle donne, della società civile, è sicuramente più avanti di certi governanti e amministratori.
E’ ora di contrastare una restaurazione che prima ancora che politica è e vuole essere culturale, consapevoli che la posta in gioco non è la vita umana come principio teorico, ma la nostra vita di donne, molto concreta e la nostra libertà. Tutta la cosiddetta “cultura pro life” trasuda inviti alle donne a tornare nei ruoli di donne accoglienti, testimoni di una cultura della vita e di una società che deve essere, sempre attraverso le donne, aperta ed accogliente. Persino la contraccezione, è ormai vista come ostile alla vita, e questo messaggio al negativo è ben più pericoloso e violento della pur insopportabile melassa mediatica attorno alle famiglie numerose, alle mamme ad oltranza, a quelle eroiche ecc.
Noi sappiamo che a nessuno di quanti si ergono a paladini delle donne interessa davvero la nostra salute o la difesa della maternità o la reale prevenzione dell’aborto. Altrimenti non sarebbero gli stessi che boicottano tutta l’informazione e cultura contraccettiva, che non stanziano risorse per sostenere le donne che diventano madri, che lasciano tre quarti d’Italia senza Consultori. Gli stessi che da anni impegnano tutte le loro energie nell’eroica battaglia contro l’autodeterminazione delle donne
Per costoro il paese reale è molto lontano, immaginatevi le donne.
Se vuoi firmare anche tu vai sul sito www.casainternazionaledelledonne.org
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