[Foto da Riotclitshave]
Le proposte di smantellamento e privatizzazione dei consultori si susseguono. C’è quella del lazio, di cui vi abbiamo parlato qui e qui e ce n’è una anche per la sicilia, in discussione tra le varie commissioni, di cui vi abbiamo parlato qui e qui.
Sotto potete leggere il testo di una petizione partita contro la legge laziale. Buona lettura!
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Qui trovate la petizione da firmare e diffondere.
” ” SALVIAMO I CONSULTORI DELLA REGIONE LAZIO DALLA PROPOSTA DI RIFORMA
Le donne e gli uomini della Regione Lazio dicono NO alla proposta di legge Tarzia (e altri) perché:- cancella un patrimonio pubblico di grande valore, frutto di lotte e di conquiste sociali e civili delle donne, che hanno garantito la salute per tutti;
– sovverte l’attuale modello dei servizi consultoriali che garantiscono una maternità libera e consapevole;
– sposta ingenti somme a favore di associazioni private che, in quanto tali, hanno obiettivi diversi da quelli di una struttura pubblica che si rivolge a tutte e tutti, rispettandone la sensibilità.
Dicono SI alla piena applicazione della legge in vigore (15/76) attraverso:
– la salvaguardia dell’intero campo di applicazione dei compiti assegnati ai Consultori (servizi alle donne, alla maternità, alle famiglie, alle e agli adolescenti, assistenza psicologica individuale e di coppia, ecc);
– lo stanziamento di risorse adeguate (economiche, di personale, di strutture idonee) affinché i Consultori siano messi nella condizione di ben operare e venga finalmente riconosciuta e apprezzata l’alta professionalità delle operatrici e degli operatori;
– il rispetto di intese già approvate come il “percorso nascita” del Piano Sanitario Regionale e la certezza dell’applicazione della Legge 194;
– l’apertura di un Consultorio ogni 20.000 abitanti così come già previsto;
– la conferma del carattere di struttura pubblica dei Consultori e del Personale che vi opera nonché del carattere di laicità e quindi di rispetto delle diverse sensibilità e culture di chi si rivolge ai servizi consultoriali.
CHIEDONO
il ritiro della proposta di legge Tarzia e un impegno della Giunta regionale e del Consiglio ad adoperarsi nell’azione di rafforzamento degli attuali Consultori.” “
si ai consultori pubblici