Ha ragione ladyradio: una volta si ridacchiava delle esternazioni dei leghisti, le trattavano come folklore. Chi ha avvisato per tempo che si trattava di ben altro e che c’era da preoccuparsi sapeva di avere ragione e purtroppo ha avuto ragione. La stessa cosa avviene con i neomaschilisti. Ci sono quelli che li giudicano solo degli invasati, poveri fanatici senza importanza, gente che non può niente se non fosse per il fatto che stanno determinando la politica sociale degli ultimi anni, con uno smantellamento progressivo di tutti i punti di riferimento a salvaguardia del diritto di esistenza stessa per le donne, come d’altronde hanno fatto anche prima. Solo in modo più evidente e più accanito, solo con proposte che sfidano la soglia del delirio.
La tecnica di comunicazione somiglia a quella dei leghisti, anzi si può dire che la lega sia vicina a questo movimento che tuttavia è trasversale e lo troviamo sparpagliato a destra come nella cosiddetta sinistra (e libertà) a spingere da un lato verso la sottrazione di diritti alle donne e dall’altro verso il garantismo a tutela dei maschi alla john wayne, quelli che se vogliono una femmina la prendono e che se poi vengono denunciati per stupro dicono che lei era una puttana.
Il linguaggio di entrambi, sia che si dicano di destra che di sinistra, è identico. Mirano agli stessi obiettivi e sono accompagnati da una campagna di istigazione all’odio verso le donne che per le stesse ragioni, con gli stessi obiettivi, in canada ha prodotto l’assassinio di 14 donne per mano di un fanatico antifemminista.
Le parole di odio insegnano odio e le parole violente insegnano violenza. L’odio dei razzisti trova sostanza nei fanatici che usano la spranga per massacrare il filippino e l’odio degli antifemministi può trovare sostanza negli atti violenti di qualche assassino.
Noi questo lo sappiamo e lo sanno anche tutte le altre.
Qualunque cosa i fanatici dicano o facciano non è e non sarà mai un segreto.
Per ogni donna offesa, stuprata, uccisa, siamo tutte parte lesa. Tutte.