Il cyber stalker è uno stalker che vi molesta e vi perseguita via web. Può essere una persona che già conoscete o può essere, come nel caso che preferiamo descrivervi, una persona nella quale vi siete semplicemente imbattute vostro malgrado nel web. Se paragonate il web al mondo reale potete immaginare che i luoghi del web, quelli che voi frequentate, sono luoghi che lo stalker invade allo scopo di molestarvi.
Lo stalker innanzitutto individua in chiunque tra voi una persona con la quale crede di avere chissà quale rapporto. Non importa se voi non lo considerate nemmeno, se la vostra vita reale è fatta di mille altre persone, se lui vi fa proprio schifo, ribrezzo, vomito. Per il cyber stalker non conta quello che voi pensate di lui. Non conta il vostro parere perché lui è un violento e non conosce la parola consensualità. Per lui conta solo quello che c’è nella sua testa.
Il suo comportamento può essere schizofrenico: un momento vi regala uno smile, l’attimo dopo vi insulta e vi diffama come peggio non potrebbe fare, poi pretende nuovamente che voi apprezziate la sua presenza.
Essere chiare, mai ambigue, mai rivolte a lui ma rivolte ad una generalità di soggetti non conta. Per lui tutto quello che fate è riferito al suo ombelico. Il suo egocentrismo è tale che non ritiene minimamente che possa esistere qualcosa di più interessante a parte lui.
Allo stesso modo il suo egoismo è enorme perché non gli importa quanto e come influisca nella vita della persona che perseguita.
Per esempio: minacciarla in più modi è sicuramente qualcosa che procura ansia, timore e che induce al cambiamento di abitudini.
Ma vediamo più nel dettaglio come può esercitarsi lo stalking via web.
Uno stalker che vuole perseguitarvi raramente si presenta con la sua faccia. In genere si intrufola nei vostri ambienti, forum, mailing list, profilo e gruppi facebook con un account fasullo.
Vi controlla in modo indiretto, poi vi fa sapere che lui c’è e che voi non potrete liberarvi di lui. Ritiene così di avervi in suo potere. Lui controlla tutto quello che vi riguarda, non lascia che voi abbiate un solo luogo in cui potrete restare senza subire la sua presenza. Così dovrete limitare le vostre chiacchiere con i vostri conoscenti, dovrete fare attenzione a non pubblicare foto che potrebbe usare per schedarvi e darvi in pasto ad altri del suo stampo, a non svelare mai nulla che possa servire a violare la vostra privacy e dovrete rinunciare a vivere il web liberamente, senza un burqa elettronico che il vostro stalker vi ha costretto ad indossare.
Lo stalker può anche essere un tecnico, uno che si occupa di informatica e se proprio vuole darvi tanto fastidio tiene sotto controllo anche la vostra casella di posta, può intercettare il traffico del vostro computer e può leggere le vostre pagine più private. Ritiene ancora che voi siate in suo potere e che qualunque cosa facciate comunque non riuscirete a liberarvi di lui.
Generalmente il cyber stalker è un violento, nei modi e nelle parole, un aggressivo, ed è abile nella modalità indiretta. Vi diffama in qualunque bacheca utile, qualunque sito open, qualunque forum, non mancando mai di farvi sapere quello che ha scritto di voi. Lo fa a nome di un account di un suo gemello, poi vi insulta con un altro account diverso, poi finge pacatezza con un account più conosciuto.
I suoi metodi tendono a minare i vostri nervi e se voi esasperata sbotterete perché non ce la fate più in quel caso lui vi minaccerà di denuncia per diffamazione, poi vi accuserà del fatto che siete paranoica e visionaria e infine tornerà a perseguitarvi con il suo solito stile da molestatore violento.
Il cyberstalker non ama che voi gli chiariate con determinazione qual è l’opinione che avete di lui. Egli odia che voi gli smontiate l’illusione sostitutiva di una vita che non ha. Quando perciò si sente escluso e voi vi ribellate a tanta pressione e a tanta costrizione lui per prima cosa vi dirà che non sta facendo nulla di male, poi dirà che lo state diffamando e infine si sentirà in diritto di insultarvi e diffamarvi immaginando di avere una giustificazione e qualche particolare zona franca di impunità per tutto ciò che fa.
Il cyber stalker difficilmente vi lascia in pace se voi lo chiedete. Lui sostanzialmente non tenta altro che provocare una vostra reazione. Non dialogate mai con lui. Chiaritegli che è dannoso e che vi provoca solamente repulsione.
Tenete bene a mente che un cyber stalker vuole farsi notare da voi. Dunque se voi lo bannate da una pagina facebook lui rientrerà con altri cento account. Se voi abbandonate facebook lui pretenderà di dialogare con voi per esempio sul vostro blog. Se moderate i commenti del vostro blog lui comunque vi farà arrivare dei messaggi perchè sa che dovrete leggerli. Se lo bannate o se voi chiudete i commenti del blog e chiarite che se vi scrive manderete la mail alla postale, allora lui apre un altro blog attraverso il quale continua ad insultarvi per attirare la vostra attenzione.
Per farvi arrivare i suoi messaggi usa di tutto, in parte anche metodi che vengono usati per lo spamming selvaggio:
– la finta preoccupata segnalazione con falso account;
– il trackback;
– perfino i referrer delle statistiche di visite alle vostre pagine online.
Il cyberstalker userà perciò, in modo ossessivo-compulsivo, gli strumenti del web per perseguitarvi nel web.
Cosa potete fare per difendervi?
– denunciare pubblicamente quello che vi sta succedendo. Il silenzio è il miglior complice del vostro persecutore;
– copiare, fare screenshot di tutto quello che dice di voi e raccoglierlo in ordine progressivo;
– tenere un diario in cui registrate data, ora, luogo virtuale, e la descrizione delle molestie;
– certificare il danno biologico che vi ha provocato;
– non rinunciare ad andarverne da quella che ritenete casa vostra (in questo caso quella virtuale) perché lui l’ha invasa con la sua presenza. È lui che deve andarsene perché no vuol dire no e se resta in un luogo in cui non è gradito è stalking;
– prendere tutto il materiale che avete, trovare un buon avvocato, presentare una denuncia.
Tenete bene a mente che il web è come la vita reale. Nessuno può imporvi la sua presenza. Nessuno può molestarvi e nessuno può fare quello che non potrebbe fare nella vita reale. Sebbene per la vita reale potreste ottenere una diffida, un ordine di allontanamento dai luoghi che frequentate e per il web tutto ciò diventa più difficile, comunque vale esattamente lo stesso principio e se voi percepite di essere abusata, molestata e perseguitata non dovete passarci sopra solo perché la questione non riguarda il piano fisico.
Anzi va chiarito che tutto quello che uno stalker compie sul web riguarda comunque la vostra vita, sul piano fisico e morale, perché l’insulto e la diffamazione, specie se commessa in pubblico e in compagnia di complici, di un branco, sono una istigazione alla violenza, all’insulto, al dileggio, alla denigrazione e alla mortificazione della vostra persona. Vi riguarda sempre perché tutte le volte che lo stalker è riuscito a suscitare la vostra rabbia, indignazione, umiliazione, ansia, paura, ha comunque coinvolto voi, la vostra giornata e la giornata dei vostri familiari, quelli che vivono con voi e sono comunque inficiati dai deleteri effetti che provoca il suo comportamento.
Lo stalking produce un danno biologico, materiale, morale, influisce sulla vostra serenità, sul vostro rendimento professionale, sul tono che userete per parlare con vostra figlia o con il vostro compagno.
Lo stalker va denunciato e deve capire che voi non siete complici dell’abuso che lui sta perpetrando.
Raccontateci le vostre storie di stalking sul web: a voi è mai successo?
martina non sono d’accordo. non bisogna MAI essere indifferenti alla violenza. bisogna denunciare e non subire.
diresti mai di essere indifferente ad una donna che subisce stalking, stupro, violenza domestica, violenza psicologica, mobbing?
non si può e non si deve essere indifferenti perchè l’indifferenza si traduce in complicità e omertà. bisogna denunciare.
non credo. l’indifferenza può avere effetto su una persona normale. su una persona così invece non ce l’ha perchè se voi cercate di essere indifferenti troverà comunque il modo di farvi sapere che esiste e di provocarvi. le soluzioni descritte nel post mi sembrano le più indicate. grazie a chi ha scritto questo post.
Resto dell’opinione che la cura migliore sia l’assoluta indifferenza.. ciò che questi poveri sfigati odiano e temono di più.