http://www.youtube.com/watch?v=cmNGaXXXSlU
Perdona e Dimentica, l’ultimo film di Todd Solodz. Una feroce critica della società medio borghese statunitense post 11 settembre.
Tre sorelle, una hippy vegetariana, una poetessa senza ispirazione, una madre di famiglia che ha un ex marito in galera per pedofilia, un figlio all’università che tenta di capire qualcosa di più su un padre che considera morto, un figlio quasi tredicenne che si prepara al passaggio ebraico dall’adolescenza all’età adulta, una bambina piccola con gli occhi a palla per l’eccessivo uso di xanax e prozac.
La hippy ha un marito malato di perversioni sessuali, parla con il suo ex morto suicida e fa la volontaria nel recupero dei carcerati.
La poetessa ha un ego decadente e decaduto. La madre di famiglia fa confidenze sconcie al figlio e si impegna in una relazione con un uomo inguardabile solo perchè rassicurante e "normale".
Attraverso lo sguardo delle tre donne e quello del bambino che sta per diventare un uomo (per le persone di religione ebraica avviene a 13 anni) si vede una america afflitta dalla paura dei terroristi, pronta a perdonare e dimenticare tutto, perfino la pedofilia, banalizzata con informazioni sbagliate, ma non a razionalizzare e analizzare il terrorismo. Tutto diventa un miscuglio tra negazione del danno ("ma no, tuo padre non ha fatto niente del genere") e pregiudizi ("non permettere a nessuno di toccarti" "neanche una mano sulla spalla?" "neanche"). L’america diventa un luogo perfetto per tutelare soggetti molesti, abusatori e pedofili, al cospetto di un pericolo superiore quale il terrorismo e anche un luogo perfetto per dare spago agli specialisti del linciaggio per la caccia alle streghe (gay, donne, stranieri… vi ricorda qualcosa?).
Il film è a tratti di uno humour nero, nerissimo che strappa grandi risate.
La parte più divertente? Quando il padre pedofilo, uscito di prigione, va a trovare il figlio oramai adulto all’università, si assicura che non sia omosessuale e per averne prova gli chiede se avesse sognato e desiderato di stuprare delle ragazze. Dopo una breve e intensa lezione di virilità machista lo saluta e se ne va.
L’omofobia è un tratto fondamentale, associato alla pedofilia, che viene trasmesso da questi veicoli di subcultura americana.
La misoginia imperversa allo stesso modo. Quello che ne viene fuori è un quadro devastante. Povera america. Quanti danni ha fatto Bush…
Ho adorato “Happiness” e sono sicura che adorerò anche questo.
L’ho anche consigliato. Uno sguardo crudo e politically scorrect. Nulla viene risparmiato allo spettatore. Solo l’ironia fa da mediatore.
“Quanti danni ha fatto Bush…”
Sapete, è la stessa cosa che ho pensato ancor prima di arrivare al finale dell’articolo.
Cercherò di recuperare il film, non sono un’appassionata e spesso ne perdo di bellissimi, grazie per le vostre recensioni!