NO!
Ci riferiamo a questo articolo. Ed è NO per questa, questa, questa, questa, questa e una infinità di altre ragioni. Le donne di destra sono esattamente come erano ai tempi di Mussolini. Il femminismo, invece, è anche una critica radicale rivolta contro quella società conservatrice che vuole subordinare tutte le persone, di qualunque genere, donne, uomini, gay, lesbiche, trans, al diktat dio/patria/famiglia. Ora diteci che la Polverini e la Roccella sono femministe, dai… Diteci che le madame santanchè e mussolini della "certezza della pena" contro gli "extracomunitari" sono femministe, dai…
Ma andate a farvi un bagno al mare piuttosto.
Ps: ovvio che poi se ci sono donne di "sinistra" che vogliono dialogare con la destra, lo possono fare, eh… ma non per questo devono inventare la balla che esiste un femminismo di destra. Facciano le bipartisan quanto vogliono senza sdoganare fascismo a sinistra e senza serbarsi un titolo che non meritano più.
Ma come una femminista non può essere di destra?! Guardate la Carfagna…ha scritto anche un libro: “Stelle a destra” in cui narrava le storie di otto donne di destra: M. Tatcher (che ha messo in ginocchio il Regno Unito), Sarah Palin (notoria per il suo femminismo!), Tzipi Livni (che ha sostenuto il governo di Sharon, è stata membro del Mossad e che sostiene che nella striscia di Gaza non c’è un emergenza umanitaria) …
In più è anche una fervente cattolica. Esattamente una femminista!
Ci tengo a precisare che sono sarcastica: il sarcasmo sul web non rende, meglio dirlo…
Quelle che si dichiarano di destra e femministe mi fanno venire in mente delle giraffe che cercano di mimetizzarsi in un branco di zebre.
Se non fosse che c’è da piangere verrebbe da ridere.
Scusate il refuso, ovviamente mancano due parole: la frase tagliata era “perché una femminista non può essere di destra”, e aggiungiamo, tantomeno fascista. Saluti e buon lavoro!
Da piccola, be’, da giovane, ho letto tutti i romanzi di Virginia Woolf, ma non avevo mai letto, forse per partito preso (troppo scontati) né “una stanza tutta per sé”, che ho letto qualche tempo fa, con grande soddisfazione per averci trovato tutti i temi che sarebbero stati affrontati dal femminismo che ho vissuto, né “le tre ghinee”: in quest’ultima opera, chi vuole può capacitarsi dei motivi per cui una femminista non può essere. Grande Virginia 😀