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Patronato Canale Cinque

Forse qualcuna di noi ne ha
già parlato. In ogni caso io me ne sono resa conto oggi. Sono in
vacanza, torno dal mare, faccio la doccia, preparo un’insalata, accendo
la televisione. Faccio zapping e trovo il tg3 che fa una intervista ad
una vittima di violenza e che mi annuncia che stasera, al tg notte, ci
sarà ospete la ministra mara carfagna per parlare della violenza
maschile sulle donne.

Mi dico "però!",
addirittura a tg3, allora forse si sono resi conto finalmente che è una emergenza.
"Non devo essere prevenuta", penso.

Il sole è energia positiva,
non devo essere arrabbiata con il mondo, anche se oggi ho rischiato di
incenerire con lo sguardo un cretino che mi ha sommerso di sabbia una
dozzina di volte. Mi chiedo quando faranno mai una spiaggia antimachista
dove sia proibito giocare a palla dove c’è qualcuno che legge. Capisco
che è un problema idiota e recupero subito concentrandomi sugli aquilani
e sugli operai manganellati. Abbiate pazienza ma anche la militanza
ogni tanto ha bisogno di un proletario riposo.

Faccio zapping e mi blocco
su canale cinque. C’è il duo d’urso-santanchè. Solita accoppiata che si
trova sempre quando si parla di violenza sulle donne. Sullo sfondo il
numero 1522. Sulla sedia dell’intervistata la donna che da anni si batte
affinchè l’assassino di sua sorella non percepisca la pensione di
reversibilità della sua vittima. Chiede che quella pensione andasse ai
figli della vittima, giustamente.

L’avvocato precisa che è
necessaria una variazione nel codice che specifichi che la pensione di
reversibilità non può essere concessa in caso di uxoricidio, la
parlamentare del pd dice che presenterà un emendamento da discutere in
commissione giustizia e la santanchè si mette in "modalità elettorale
on" e racconta della sua confidenza professionale con il ministro
alfano, indi per cui appena fuori dallo studio "lo chiamiamo e prendiamo
un appuntamento". La parlamentare del pd sottolinea che si tratta di un
diritto che va garantito a tutte e non di un favore da concedere ad una
sola persona. Liguori, l’ex lotta continua che come tanti di lotta
continua sono passati a destra, inclusi un sacco di maschilisti di
nostra conoscenza, rintuzza la faccenda e dice che alfano può fare un
decreto d’urgenza per risolvere intanto i casi conosciuti. Tutte le
altre, sottinteso, se lo vogliono, basta che vengano da noi, al
patronato canale cinque, e possiamo sbrigare anche la loro pratica.

Mi va abbastanza di
traverso l’abbronzatura, perchè sebbene la parlamentare del pd abbia
detto una cosa giusta l’impressione che il pubblico ne ricava a partire
dall’espressione disarmante della santanchè, è che ci sono due parti
politiche che si litigano l’osso per fare a chi ne risolve di più.

In ogni caso sono
positivissima e dunque penso che è una gran bella prospettiva. Se sono
addirittura due le parti politiche che finalmente vogliono fare
qualcosa, anzi si contendono le vittime di abusi e di violenza maschile,
ben venga.

Ad un certo punto arriva un
lui, uno dei tanti che per par condicio la d’urso, come da linea
politica sostenuta in giro per l’italia, deve ospitare. C’è la volta in
cui ospita quello arrestato per stalking che accusa la ex di aver
mentito, c’è quello che accusa la ex di essere stata cattiva, c’è l’ex
che addirittura dichiara di essere stato vittima di cattiverie
indescrivibili. A tutti viene lasciato spazio di sputtanamento delle ex
senza che le ex siano presenti. E quasi tutti alla fine lamentano il
fatto che ad un certo punto, chissà perchè, la ex se ne è andata
portandosi via il figlio.

E’ anche vero che nella
trasmissione non trovano grande consenso. Non hanno sufficiente appeal,
vengono guardati con una certa perplessità dalla stessa d’urso mentre la
santanchè borbotta fuori microfono. Stanno facendo così tanti sforzi
per fare vedere che sono dalla parte delle donne e non è possibile che
si rovini così il quadro d’insieme. Alfano accoglierà anche questi
uomini per risolvere i "loro problemi"?

—>>>Mentre vi fate la domanda e provate a darvi la
risposta provate a chiedervi anche perchè su facebook hanno chiuso un gruppo che ricordava
due delle vittime di Angelo Izzo
. Decisamente no, facebook non è un
social network per donne così come l’italia non è una nazione per
donne.

Posted in Fem/Activism, Omicidi sociali.


One Response

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  1. Silvia says

    Tanti sforzi?
    Io la vedo più come una campagna elettorale anticipata. La Santanché, che è tanto vicino ad Alfano, anziché fare una telefonata ora, non poteva fare qualcosa quando sedeva in Parlamento?
    Anziché dire “se avete problemi di questo tipo rivolgetevi a patronato canale cinque e vi aiuteremo” non si potrebbe richiedere alle forze politiche presenti di promettere e mantenere concretamente un’aiuto?
    Per carità, meglio di un calcio nel sedere, ma totalmente insufficiente.