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Bisogna stringere patti di sorellanza

Gli avvocati matrimonialisti italiani non perdono occasione per manifestare la propria opinione sulla parte di violenza domestica della quale preferiscono occuparsi.

Li vediamo affiancare i padri separati in alcune trasmissioni televisive, supportare le loro motivazioni e le loro cause e sembrano sulla stessa lunghezza d’onda di quella burocrazia fatta di avvocati, psicologi, psichiatri, personale sanitario e dei servizi sociali tutti associati in entità grandiose che sommergono i tribunali di perizie e contro perizie per dimostrare che nelle cause di divorzio quelle che hanno "colpa" sono le donne. Sostenitori della Pas, del ripristino dei "valori" familiari e per ogni delitto compiuto da un uomo ai danni della ex moglie sono pronti a illuminarci circa le loro teorie di riparazione di questo grande male sociale.

Mediare, è la parola chiave, e si parla del ruolo del mediatore familiare appositamente istituito con la legge sull’affido condiviso e ora buono da spalmare su tutto, come il formaggio, da inserire perfino dentro i consultori familiari privatizzati, così come da progetto del pdl presentato nella regione lazio con l’appoggio di quattro elementi del pd ai quali le colleghe di partito hanno chiesto il ritiro della firma.

Ripropongono la "mediazione" quale ricetta per risolvere anche le violenze domestiche che loro enumerano nelle scarse cifre dei delitti commessi dalle donne

Usano parole chiare, parlano di morti in famiglia e di una famiglia che fa più morti della malavita. Peccato poi che queste affermazioni vengano circoscritte da una totale mancanza di obiettività. Giusto per il fatto che nell’articolo che vi stiamo segnalando essi NON parlano (dimenticanza?) delle cifre della violenza maschile che fa più di 200 donne morte all’anno e migliaia di casi di stupro, stalking, percosse, tentati omicidi, e altre cosucce che le donne devono sopportare ogni giorno.

Bisogna capire che questa opinione "obiettiva" si inserisce in un contesto e in un momento nel quale delle centinaia di delitti familiari compiuti i quotidiani e altre fonti di informazione amano evidenziare solo quello compiuto da una donna. Commenti da linciaggio atroce si accompagnano ad ogni atto, certamente deplorevole, e innumerevoli frasi giustificative vengono usate invece per sottolineare la "disperazione" dei crimini atroci commessi dagli uomini.

Ricordiamoci che alcuni delitti, come l’infanticidio, vengono evocati per sollecitare misoginia, odio nei confronti delle madri, alle quali, come sappiamo, i "padri separati" fanno la guerra nella cause di affido. E parliamo dei casi in cui tali padri sono denunciati per violenze commesse in famiglia e non di tutti i padri del mondo.

Ricordiamoci che si spinge per una feroce psichiatrizzazione delle donne e delle madri. C’è la falsa sindrome detta Pas – non riconosciuta a livello internazionale da fonti scientifiche, tribunali, associazioni di procuratori – che sta mietendo vittime fin dal momento in cui Gardner, psichiatra americano passato dalla sperimentazione tedesca del ’31, filo-pedofilo e morto suicida dopo essersi pubblicato da solo i libri che costituiscono l’impianto per la criminalizzazione delle donne di mezzo mondo, è stato sdoganato nei processi in cui maschi/padri erano sotto processo per pedofilia. La Pas viene tirata fuori nei tribunali per confutare le accuse di violenza che i padri/mariti commettono nei confronti di mogli e figli così da fare passare le donne denuncianti per matte e i bambini per soggetti "condizionati".

Ci sono quelle proposte di elettroshock e di trattamento sanitario obbligatorio per le madri affette da depressione post parto. In generale le madri si dipingono come pericolose. Di mariti e padri che sterminano la famiglia alcune persone non ci sembra vogliano occuparsi. Eppure se ne registrano moltissimi casi all’anno. 

Ovvio che ciascuno può dire quello che vuole e può dedicarsi al ramo di violenze che preferisce. Resta il fatto che per il nostro bene noi donne dobbiamo chiarirci un punto fondamentale: certi uomini che la pensano in questo modo non ci vogliono bene. Bisogna stringere patti di sorellanza e se non l’avete ancora fatto, allora fatelo.

—>>>Chissà perchè invece oltreoceano ci sono persone che si occupano di giustizia che scrivono vademecum di questo tipo (grazie a Jones per la segnalazione). E’ in inglese ma lo stiamo traducendo in italiano. Appena fatto lo condivideremo. Nel frattempo alla categoria Misoginie potete trovare tutto quello che volete sapere sugli argomenti trattati in questo post.

—>>>Ricordiamoci: MAI affido ai genitori violenti!

Posted in Fem/Activism, Misoginie, Omicidi sociali.