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Quanto vale il lavoro delle madri? 1,7 milioni di euro

Dal sito di Arcidonna una notizia che può farvi capire perchè i governi destrorsi parlano di "famiglia" come ammortizzatore sociale, con donne che devono restare mansuete dentro casa a badare ai figli e adempiere ai ruoli di cura per poi essere mandate via a calci nel sedere e senza un soldo quando si separano e rischiano la vita per mano di ex mariti, ex conviventi che le considerano una proprietà da annientare. Proprio non si capisce perchè con tutto il lavoro che le donne e le madri fanno poi si ritrovano, come avviene in italia, a milioni ad essere di una povertà assoluta e senza nessuna forma di sostegno di nessun tipo. Buona lettura!

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Capaci di trasformarsi in
cuoche, donne delle pulizie, infermiere, autiste, insegnanti,
consigliere e persino Pr. 1,7 milioni di euro vale il lavoro svolto
dalle mamme per accudire e aiutare a crescere i figli.

A quantificare in soldoni il
lavoro materno è stata una ricerca, della catena
«Tesco»Se
le madri di tutto il mondo iniziassero a farsi pagare per i loro
servigi, anziché fornirli gratis e spesso senza nemmeno uno straccio di
ringraziamento, al compimento del diciottesimo anno di età i figli si
vedrebbero presentare un conto spese da paura, pari a oltre 1,7 milioni
di euro. Questo, infatti, l’esorbitante ammontare dei compiti svolti
dalle moderne «mamme multi-funzioni», capaci di trasformarsi,
all’occorrenza, in cuoche, donne delle pulizie, infermiere, autiste,
insegnanti, consigliere e persino Pr per aiutare la crescita dei
pargoli, con un dispendio di energie difficilmente paragonabile ad altre
occupazioni.

LA
RICERCA
– A quantificare in soldoni il lavoro materno è stata
una ricerca, commissionata dalla catena di supermercati inglese «Tesco» e
pubblicata sul prossimo numero della loro rivista, che ha chiesto ad
alcuni esperti di rapporti genitoriali di elencare le mansioni svolte da
una mamma dalla nascita del figlio fino alla sua maggiore età,
calcolando il tempo speso per ognuna di esse e convertendo il tutto in
base al compenso orario che percepirebbe una persona che compie quelle
stesse attività per lavoro. E alla fine il conto è lievitato fino alla
considerevole cifra di 1.704.588 euro, dove spiccano le 1600 ore
impiegate per le pulizie domestiche e quantificate in 16.700 euro di
spesa, o le 364 passate in cucina e pari a più di 131mila euro nel caso
in cui si decidesse di sostituire la mamma con un cuoco personale, per
non parlare degli oltre 52.600 euro che servirebbero per affittare un
autista (che sia per il tragitto casa-scuola o per una puntatina al
centro commerciale) o dei 718mila euro necessari per una babysitter
(calcolati su una media di 88mila ore di lavoro). Anche il «servizio
lavanderia» non sarebbe proprio economicissimo, visti i quasi 85mila
euro che si spenderebbero in 18 anni di camicie lavate e stirate, come
pure i 98mila euro indispensabili per le lezioni di etichetta, gli 8.300
da mettere in conto per le pubbliche relazioni o i 6.260 da destinare
ad un’infermiera a pagamento. «Sono io stessa una mamma – spiega al
londinese «Daily Mail»
il direttore di «Tesco Magazine», Maureen Rice – e non posso certo dire
di non essere rimasta sorpresa nello scoprire quanto dovremmo essere
pagate per i compiti che svolgiamo ogni giorno. Logico, lo facciamo per
amore, ma spero che tutte le mamme si sentano ancor più orgogliose ed
apprezzate dopo aver visto quanto valgono>. Insomma, la mamma è
sempre la mamma ed è anche economicamente vantaggiosa, perché è vero che
è una, ma vale per quattordici (come il numero di servizi medi che
garantisce). «Essere genitore è uno dei lavori più importanti che ci sia
– conferma un’altra Maureen, in questo caso McLaughlin, insegnante di
musica part time e madre a tempo pieno di due bambini – e per questo non
mi stupisco più di tanto che, quando si monetizza il valore dei compiti
svolti, il conto finale sia così elevato. Penso sia importante
riconoscere il valore economico materno, sebbene molto spesso anche i
padri diano una mano, perché la maternità può essere sì piacevole e
gratificante, ma al tempo stesso anche estremamente frustrante ed
impegnativa».

da Corriere.it

Posted in Omicidi sociali, Precarietà.


2 Responses

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  1. Phoenix says

    “Logico, lo facciamo per amore…”

    Gravissimo, così i figli vengono viziati, non si responsabilizzano e pretendono lo stesso dalla compagna.

    Questo non è amore, l’amore responsabilizza le persone, le fa crescere, una persona che ama non si fa sottomettere.

    Ho letto qui un articolo che non riesco a ritrovare si chiamava “i figli non sono un proprietà”, molto interessante!

  2. Yaz says

    http://www.senzasoste.it/…orgia-della-repubblica

    Che ne pensi di tali amenità da gossip? Vale la pen di spenderci uno scritto?