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I mondiali degli uomini


Riceviamo e volentieri
condividiamo questo appello di Maschile Plurale. Buona lettura!

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Vogliamo
rivolgerci agli uomini, e in particolare a tutti gli uomini italiani che
attendono con trepidazione l’inizio del campionato mondiale di calcio in
Sudafrica.

Migliaia
di ragazze africane strappate nei mesi scorsi alle loro case e alle loro
famiglie con la violenza, o con l’inganno e il ricatto vengono messe per
strada  dalle organizzazioni criminali nelle città sudafricane che
ospiteranno nei prossimi giorni le partite del mondiale.   

Si tratta di un impressionante traffico di esseri umani
provenienti dai paesi limitrofi al Sudafrica come il Mozambico, finalizzato
allo sfruttamento forzato della prostituzione, dell’accattonaggio, della
pedofilia e del turismo sessuale.

Come denunciano molte organizzazioni internazionali (U.E., Amnesty
…) fenomeni analoghi caratterizzano da alcuni anni tutti i grandi eventi sportivi
internazionali. Si calcola che ben 40.000 ragazze, tra le quali molte
minorenni, furono trasferite con la forza in Germania dai paesi dell’est-Europa
in occasione dei mondiali di calcio del 2006.

Anche in Italia ogni anno molte ragazze africane, sud-americane,
est-europee etc. arrivano sulle nostre strade come schiave. Il meccanismo è lo
stesso: vengono minacciate di morte insieme alle loro famiglie e costrette a
prostituirsi per pagare il debito contratto con chi aveva promesso loro
l’illusione di un lavoro in un paese più ricco, e quando si rifiutano, o non
potendone più, cercano di scappare vengono picchiate e stuprate anche fino alla
morte. Cinquecento sono state le donne vittime di tratta assassinate in dieci
anni nel nostro paese.

A milioni (4 secondo alcune statistiche, 10 secondo altre), noi
maschi  italiani continuiamo ad andare “a puttane”. Facciamo finta di non
accorgerci che gran parte delle volte davanti a noi non c’è una persona che dispone
liberamente del proprio corpo e della propria vita e che potrà spendersi quei
soldi che le diamo come meglio crede, e così andiamo ad alimentare il mercato e
il traffico di esseri umani, di organi, di armi e droga, rendendo sempre più
violente e invivibili le nostre città e le nostre stesse vite. Un prezzo davvero
troppo alto da pagare e far pagare!

Ma davvero disporre del corpo di una donna non libera è un
esperienza appagante? Davvero abbiamo una percezione così misera dei nostri corpi
e della nostra sessualità?

Siamo sicuri che solo con il denaro, il potere, la violenza
possiamo ottenere quello che cerchiamo e desideriamo nella relazione con una
donna (un uomo o una trans) e con il suo (loro) corpo?

 A chi andrà in Sudafrica per i mondiali o a chi pensa di
festeggiare una notte magica di vittoria o sfogare la rabbia di una sconfitta
con un vero e proprio “stupro a pagamento” nelle strade delle nostre città, a
noi, agli uomini tutti, chiediamo di aprire gli occhi e vedere quali sono le
condizioni di vita che spingono tante donne e uomini a fuggire dal proprio
paese illudendosi di trovare fortuna in un  paese più ricco, e trovando invece troppo
spesso l’orrore, lo sfruttamento, la disperazione, la morte.  

A tutti vogliamo dire che si può andare in Sudafrica (o godersi il
mondiale in TV o per strada) e tornare a casa alla fine di una giornata di
lavoro, di una partita, di un viaggio, senza diventare criminali o complici di
tutto questo. Semplicemente rimanendo umani.

Maschileplurale

Posted in Omicidi sociali, Scritti critici.


5 Responses

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  1. Aldaris says

    Un pò come avveniva nella antica roma dove il colosseo veniva usato per spostare l’attenzione del popolo dalle libertà che gli venivano tolte.

  2. io says

    Concordo appieno sulla necessita di condannare duramente le dinamiche oscure e barbare che si celano dietro a certi grandi “circhi” che a cadenze regolari vengono mossi.
    … l’unica cosa che mi lascia perplesso è l’accostamento tra il calcio e lo stupro.

  3. luziferszorn says

    Non che non si può. Il gioco del calcio è per certi versi la metafora di uno stupro collettivo. Occorre proprio smetterla di seguire il calcio, almeno fino a che la società non risalirà a dei livelli più normali e si farà piena luce sulle dinamiche dell’odio, della violenza e dello sfruttamento sessuale. Occorrono prese di posizione estreme altrimenti la caduta reazionaria e fascista non si arresterà. Detto senza mezzi termini a donne e uomini, plurali o singolari che siano.

  4. Aldaris says

    Bellissimo articolo, nè parlerò in famiglia e con i parenti poichè i puttanieri con cui ho legami di sangue non mi mancano.

  5. marina says

    Se fossi in voi io nel disclaimer scriverei così:

    Maschilista, non sentirti obbligato a cagare un commento qui ogni volta che ti gira. La tua opinione saccente e sessista non ci interessa. Riesci a sopravvivere senza monitorarci, censurarci, massacrarci le ovaie? Riesci a fare quello che ti pare altrove e continuare per la tua strada rassegnandoti all’idea che esistono persone che non la pensano come te e che tu DEVI lasciare in pace?
    Se non ci riesci hai un problema che noi non abbiamo nessuna voglia di subire. DEVI rassegnarti all’idea che qualunque cosa tu faccia per attirare l’attenzione è sgradita.
    No vuol dire no. Il resto è cyberstalking.
    Grazie!