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Sentenza: l’Italia dovrà provvedere all’indenizzo delle vittime di violenza maschile!

L’Italia è, oltre alla Grecia, l’unico paese europeo che non si è ancora allineato a una direttiva comunitaria del 2004: "Bisogna prevedere – è la tesi – un sistema di indennizzo delle vittime di reati intenzionali violenti commessi nel territorio da persone di qualsiasi nazionalità". "L’Italia – commenta Renato Ambrosio – è inadempiente da molti anni. Grazie a questa sentenza, che giunge al termine di una causa pilota, adesso dovrà provvedere". L’indennizzo va previsto nel caso in cui l’autore della violenza non è in grado di risarcire la vittima.

Chissà
perché il nostro paese è inadempiente. Forse perché abbiamo un tasso di violenza tra i più alti d’Europa? Se l’Italia attuasse questa norma, sapete quanti soldi dovrebbe dare alle donne? Immediatamente saremmo tutte milionarie. Credo che dietro l’inadempienza italiana ci sia, non solo un motivo economico, ma soprattutto uno culturale. Il governo non ha alcuna intenzione di puntare su una cultura antisessista e antimachista, perché perderebbe molto sia dal punto di vista del consenso sia per quanto riguarda l’economia (abbiamo visto come il Welfare si stia femminilizzando e in senso negativo).

Ora, per evitare le violenze, non c’è altro modo che cambiare la propria cultura, quella stessa cultura che il governo cerca di rafforzare e dalla quale vuole riesumare figure credute morte come il pater familias. Se questa norma venisse usata nei tribunali da tutte le donne vittime di violenza, sapete cosa accadrebbe? Che finalmente si renderebbe palese il fatto che la violenza contro le donne in questo paese, per 80% e di più, è opera di uomini italiani.

Il mito dell’uomo nero e violento, dell’uomo musulmano retrogrado, verrebbe meno e con lui il la giustificazione a tutte le leggi, decreti e provvedimenti razzisti attuati in nome della difesa delle donne. Si svelerebbe la vera faccia del nostro paese che dai mass-media viene quotidianamente e volontariamente nascosta.

Questo accadrebbe però se il nostro fosse un paese democratico, ma non lo è. In un paese dove le donne vengono costrette ad essere vittime degli ex-mariti che strumentalizzano i/le figl* per continuare ad avere diritto d’accesso e di controllo nelle vite delle loro ex-moglie, dove ai/lle bambin* vittim* di abusi non si dà credito mentre a fantomatiche malattie psichiche sì, dove se una donna viene stuprata ha diverso trattamento a seconda dell’etnia dello stupratore (se straniero lei viene riconosciuta vittima e lui incarcerato anche senza prova, se italiano invece lei viene tacciata di essere una bugiarda, provocatrice e con una dubbia reputazione mentre lui è solo una vittima del testosterone), dove la donna è venduta a pezzi sulle pubblicità e nei programmi televisivi, dando l’idea che siamo solo corpo e niente cervello.

Ecco, in un paese del genere, credete che le donne sarebbero ascoltate, e per giunta credute? Qui ogni volta che ti esprimi e sei donna sei messa sotto processo, solo perché sei donna poi per quello che dici e infine per come lo dici. Sapete cosa penso? Che si inventeranno una malattia da affiancare a quella della PAS, dove le donne saranno descritte come "paranoiche che vedono violenza sempre e comunque". Io vi ho avvertite.

Posted in Corpi, Omicidi sociali.