Quando la giovinezza/giovinezza è al potere, indovinate che succede? Che le feste della nostra lotta ce le rubano sotto il naso.
Così vi capita di vedere sfilare camerati per commemorare cadaveri fascisti proprio a ridosso del 25 aprile, festa della liberazione dalla dittatura nazifascista, e vi capita di sapere che intorno al 1° maggio tra roma e milano c’è un bell’andazzo di raduni fascisti [0] [1] [2] [3].
Parrebbe che il pericolo d’ordine pubblico sarebbero gli antifascisti che s’oppongono a queste sfilate e non questi sorci che spuntano fuori dalle fogne perchè invece che un grosso gatto ad aministrare il potere ci sono tanti grossi sorci neri.
La novità dell’anno però non è solo quella di vedere sfilare a mano tesa, celtica visibile, queste parate tutt’altro che folkloristiche. C’è che in varie città gli amministratori più all’avanguardia (futurista) hanno deciso che il primo maggio, festa dei lavoratori, per festeggiare i lavoratori tanto per cambiare devono lavorare.
La novità è bipartisan, o meglio, riguarda quel tanto di bipartisan che si usa chiamare la giovinezza al potere di destra e del pd, che sembrano tanto la stessa cosa.
Così c’è da capirli i lavoratori che a firenze si incazzano e che speravano, almeno il giorno della loro festa, di riposare e festeggiare. C’è da capire anche le persone arrabbiate che a palermo e anche altrove hanno promosso il boicottaggio delle attività commerciali che resteranno aperte. Parola d’ordine non comprare il 1° maggio.
Ma d’altro canto di cosa possiamo stupirci con la vecchiaia in cerca di badanti che cerca conciliazione e la giovinezza al potere che cammina per strada portando a braccio le bare dei criminali nazisti come fossero eroi.
E’ tutto alla rovescia.
E menomale che abbiamo ancora la certezza dei preti pedofili. Il giorno che diranno che sono i bambini a violentare i preti attempati vedrete che verrà la fine del mondo. Sperando che anche i Maia non abbiano cambiato idea.
Buon 1° Maggio a tutt*!
Ps: Vi ricordiano che l’anno scorso alla Mayday di Milano una ragazza ha subito violenza. Da allora le realtà che costruiscono la Mayday hanno realizzato diversi momenti di un percorso che ha portato ad una assunzione di responsabilità collettiva di chi ci sta intorno e ad una campagna in cui si sono prodotte elaborazioni per contribuire attivamente alla realizzazione di un nuovo immaginario antisessista, di cui vedrete i risultati a Milano. Non dimenticate: Non delego responsabilità. Chi mi sta intorno mi riguarda.
