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La nostalgia del caos

L’italia vista da lontano sembra come la sicilia vista attraverso la lente d’ingrandimento dei film di una volta.

Alcuni europei pensano sia folkloristica, altri la descrivono come fosse uno staterello corrotto dell’est, di quelli in cui puoi riciclare soldi sporchi e puoi trovare puttane, casinò e manodopera per gli affari sporchi.

La bizzarra opinione degli stranieri sembra supportata dalle notizie che vengono pubblicate quasi ogni giorno.

Quelli che ne parlano peggio sono spessissimo anche di destra. Se c’è una cosa che in europa non sopportano è la corruzione, quella maniera spicciola di fare affari tra boss con le escort nelle cene e un sigaro a siglare i contratti. Non è per moralismo, ma semplicemente perchè tutto sembra molto squallido e sporco.

I politici europei non sono condizionati dalla chiesa e non devono nascondere le loro abitudini. Rifiutano il giudizio bacchettone dei puritani e in molti casi li incontri per le capitali a fare cose normali che tutti i cittadini fanno. Però non possono assolutamente rubare. La loro vita sessuale e le loro abitudini sono fatti che non riguardano nessuno. I soldi che loro spendono e quelli che incassano, se li incassano, per fare un favore a qualcuno, rappresentano uno scandalo imperdonabile. Basta un minimo dubbio a costringere un ministro alle dimissioni. Altro che legittimo impedimento.

Sicuramente ci sono tante cose che non vanno e sicuramente non è piacevole vedere scivolare l’europa a destra, in molti casi all’estrema destra, ma se vai in ospedale o ti rechi presso un ufficio senti in modo palpabile che l’efficienza è un obiettivo quotidiano, sai che è impossibile che una donna resti senza assistenza per una interruzione di gravidanza, nessuno ti nega la pillola del giorno dopo, e trovi informazioni sulla sessualità e sulla contraccezione in ogni ambulatorio esistente.

Lo stesso si può dire riguardo i diritti delle coppie di fatto. Gli affitti sono per la coppia, al comune vengono registrati come parenti stretti e il resto è conseguente.

Nessuno metterebbe in dubbio la libertà di opinione e di parola. Si possono criticare le personalità religiose, le cariche più alte del governo, gli stessi giudici non sono esenti da critiche ma normalmente questo accade quando i giudici non fanno il loro mestiere e non combattono la corruzione e non quando tentano di combatterla come avviene in italia.

Le istituzioni totali sono uguali ovunque e hanno lo stesso brutto scopo e la stessa pessima gestione. Se vai in un carcere italiano però ti sembra di entrare in un tugurio dei paesi in via di sviluppo retti dai dittatori. Se visiti un penitenziario altrove trovi luoghi decisamente diversi, non sovraffollati, con il riscaldamento, l’acqua calda, pasti regolari e una quasi nulla somministrazione di sedativi. Da quello che si sa ci sono pochi suicidi e rarissimi pestaggi.

I pazienti delle cliniche psichiatriche vengono abbastanza spesso impiegati in lavori di pubblica utilità. Quello che in italia ogni tanto passa come esempio di grande evoluzione in alcuni posti dell’europa è una abitudine anche abbastanza sorpassata.

Tutto quanto resta al limite del politically correct. C’è ordine. Fin troppo ordine. Nel senso che è sicuramente meglio della repubblica delle banane alla quale siamo abituati in italia ma per chi ci vive è come fosse una realtà ovattata in cui le contraddizioni sono schiacciate, tutto sembra perfetto, nulla è fuori posto, i diritti civili vengono riconosciuti e applicati in quest’ottica, forti della tradizione laica questi paesi non hanno grossi motivi di opposizione da parte di nuclei religiosi e quelli che ci sono non sono abbastanza potenti per determinare lo stop alle leggi.

Tutto sembra dunque al proprio posto e tuttavia sento che non c’è leggerezza, non c’è creatività, non c’è il sole, non c’è la meraviglia che viene dalle contraddizioni svelate. Le persone si muovono come tanti automi, si svegliano, vanno a lavorare, tornano, vanno a farsi la birra con gli amici, poi vanno a casa a picchiare la compagna o a sbracarsi sul divano fino a che non crollano e così anche il giorno dopo. La gestione del turismo è perfetta, trovi info point ovunque, i beni culturali sono una risorsa custodita e alla fine di una visita al museo puoi andare a prostitute senza correre nessun rischio.

Non c’è una opposizione viva perchè molti immaginano di non avere nulla per cui lamentarsi. Godono di assistenza, disoccupazione, sostegno alla maternità, seguono corsi universitari, fanno ricerche, progettano e si vedono finanziate idee che in italia non avrebbero vita neppure per un attimo.

La forma di protesta che c’è è una ribellione pratica e filosofica che tenta di svegliare le menti sopite della gente che sembra non essere interessata a nulla di più se non al proprio benessere.

Si ribellano quelli che hanno a cuore il futuro economico del mondo, le questioni ambientali, gli animalisti, gli antiproibizionisti, i pacifisti. Ma si parla di lotte che vanno oltre l’interesse nazionale.

Si ribellano quelli che soffrono di quell’appiattimento e che non hanno voglia di stordirsi nella musica, nell’alcool o nelle droghe. Hanno bisogno di vita, creatività, stimoli, passione. Come guardare in faccia una persona che non fa sesso da anni e che quando lo fa produce un movimento meccanico senza emozioni.

C’è un malessere profondo nelle società così perfette e ordinate nelle quali la polizia agisce come un esercito di spazzini che tolgono lo sporco via dalle città, compresi gli esseri umani, gli stranieri.

Ci sono alcune capitali europee multietniche per abitanti ma dominate dai bianchi del posto alle alte cariche dello stato.

Questa cosa dell’ordine, senza condizionamenti dalle altre culture, senza influenze di altro genere, senza ritmo crescente, occhi vuoti, cuori spenti, l’alienazione totale, mi fa paura.

Sono convinta che se l’italia avesse la garanzia dei diritti civili previsti in europa uniti alla passione e alla creatività, agli stimoli che sono linfa di quella terra sarebbe un posto certamente migliore.

Lo so che è strano e forse non capirete ma mi manca l’immondizia. Mi manca la possibilità di ribellarmi e di disobbedire. Mi manca il disordine. Mi manca il caos.

E dato che non posso farlo in strada perchè mi multerebbero. E dato che non posso fare vertenza allo stato che mi ospita per nostalgia del disordine. E dato che è davvero complicato spiegare quanto fascismo c’è in questo modo ordinato di concepire le società allora mi permetto di fare una cosa che in italia non avrei avuto alcun bisogno di fare: metto tutto in disordine, dipingo le pareti di giallo, rosso, azzurro cielo, verde mare, arancione, metto alle orecchie le cuffie e mi sparo a tutto volume pezzi di musica del sud. Poi ballo, rido, faccio sesso. Perchè oltre l’ordine c’è la vita e la vita conta molto di più.

Sapete perchè alcune – rare – capitali europee e alcune capitali del mondo sono ricche, stimolanti e piene di energia vitale? Perchè sono caotiche, miste, diverse. Berlino, per esempio, ha cominciato a rivivere dopo il crollo del muro, per l’incredibile contraddizione di una parte povera e diversa a sfidare la città ricca e occidentale. 

L’italia va sempre più verso il fascismo. Non lo saprà neppure gestire perchè un governo di destra in italia finisce per essere una dittatura. Non sanno fare diversamente, troppo mafiosi nella testa, troppo ignoranti, analfabeti, stupidi. Forse è un bene e forse no. Sicuramente viaggiare fa un gran bene agli occhi e alla mente. 

Da lontano le cose si vedono con più chiarezza ed è quello che manca in italia: la distanza e la prospettiva, il quadro d’insieme e un progetto di futuro. A fari spenti nella notte, finchè non ci si schianta.

Buon week-end e solidarietà ad emergency che è oro che brilla nella merda. 

Posted in Anticlero/Antifa, Omicidi sociali, Pensatoio.


One Response

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  1. psich3 says

    leggo il tuo post da berlino, non c’è niente di meglio….
    un abbraccio caotico