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“Uguale”: che brutta parola!

Ho appena letto questo (forse gradirete accompagnare la lettura dell’articolo con questa e quest’altra notiziuola). Mi concentro sulla frase "La divisa risolve il problema
dell’abbigliamento decoroso è un simbolo di democrazia e
d’uguaglianza. Sviluppa un forte senso di identità, ma non solo.
" La chiamano la "felpa democratica" e non so perchè a me vengono in mente soltanto le scuole così come le hanno volute i fascisti.

Tutta l’intervista alla preside gronda di morale fascista. Il "decoro", la guerra all’ombelico scoperto. E dalle divise uguali è così semplice passare al marchio ai disuguali (le stelle e i triangoli dei ghetti e dei campi di concentramento). 

Sapete che le parole "uguale" e "diverso" (il suo opposto pronunciato come un marchio negativo) non sono per niente democratiche?

Perchè mai io dovrei preferire essere "uguale" ad un altro? Io voglio essere accettat@ nella mia diversità. 

Il logo (la bandiera), il segno o saluto, la divisa, sono la militarizzazione della scuola così come era pensata dai fascisti. I bambini erano destinati a diventare camicie nere e le bambine a fare le giovani italiane.

E non vi viene in mente che queste proposte vengono lanciate nella terra di gentilini, in quegli stessi contesti in cui i bambini a scuola vengono lasciati a pane e acqua se non possono pagare la retta? Altro che "uguaglianza".

Sarà il momento anche per il centro sinistra di smettere di usare questa parola omologante e brutta e di parlare di pari opportunità per tutti e per tutte?

—>>>Il fascismo è un brand

http://www.indicius.it/scuola_di_razza/images_scuoladirazza/1930_libro2_copertina.jpg

Posted in Anticlero/Antifa, Omicidi sociali, Pensatoio.


4 Responses

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  1. paola says

    oddio però, mi viene in mente una mia professoressa di liceo che con piglio aristocratico criticava il trinomio libertà eguaglianza fraternità, asserendo: l’uguaglianza non esiste, perché non siamo uguali! e sottintendendo: io sono più intelligente di voi etc. etc. Ma certo, quando si dice uguaglianza, si intende sempre uguaglianza di diritti, cioè, appunto, pari opportunità per tutt*!

  2. Titti says

    A parte che quando si dice uguali si dovrebbe sempre specificare “uguali a chi?”. La scuola con il suo egualitarismo un po’ bigotto, un po’ fascista, non si è certo dimenticata di differenziare per sesso e allora, hop, ecco felpe di diverso colore per maschi e femmine. Che qualcuno abbia mai a sbagliarsi…

  3. gilda says

    ops! cancello messaggio precedente!
    non avevo mica visto c’era il trailer in cima alla pagina!
    figuraccia…

  4. gilda says

    mi è venuta in mente l’Onda:
    http://www.youtube.com/watch?v=W7pNhtvriX8