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Ci riprendiamo la nostra vita. E basta!

Da giorni tra i commenti che cancelliamo ci sono quelli di qualcuno che ama firmarsi con date e cifre, come un codice fiscale, e ci chiede come e se può farsi perdonare il male che ha fatto a tante donne.

E’ uno scherzo, di sicuro. Riceviamo tanta di quella merda che non potete neppure immaginare. Ma se si trattasse di un delirante maschio che dice sul serio potremo rispondere così:

Punto primo: ci hai prese per un confessionale? Pensi che siamo in un reality show? Hai visto scritto da qualche parte "madre teresa di calcutta"? Pensi che comprarti un’indulgenza post-confessione presso le battagliere femministe ti possa garantire un posto in paradiso?

Sbagliatissimo. Noi gravitiamo tra l’inferno e l’eresia in terra e ci stiamo di un bene che non ti immagini. Non stiamo a sentire massacratori di donne. Non abbiamo pietà di loro. Non ce ne frega niente. Noi parliamo con le donne, alle donne, alle nostre sorelle e ai nostri fratelli che con noi condividono battaglie. Sicuramente non parliamo con te. Sicuramente non ti concediamo un solo attimo della nostra attenzione a parte questo post.

Punto secondo: se fai del male o hai fatto male a tante donne prendi la macchina, il motorino, la bicicletta, quello che ti pare e schiantati contro il primo palo che vedi. Se non avessi il coraggio di porre fine alla tua miserabile vita allora accompagnati da solo in un bel posto ad autodenunciarti.

Il nostro sistema penale ti darà ampio modo di essere assolto, perdonato, rimesso sulla strada in men che non si dica, con i peccati espiati, anzi perdonati in virtù delle tante attenuanti che ti concederanno. Se sei bianco e italiano poi stai davvero tranquillo perchè di quello che fai alle donne non gliene frega a nessuno. Sono cazzi nostri. Anzi, ovaie nostre.

Non lo sai che le leggi italiane sono fatte per tutelare voi maschietti violenti e per colpevolozzare noi femminucce massacrate?

Fatti coraggio, dunque, e tranquillo che non ti succederà niente. E non temere neppure l’ira del signore che i preti hanno stabilito essere incazzato soltanto con quelli di religioni differenti o con gli atei.

Non c’è problema, davvero. Continua così. Prendi le donne, spaccale in quattro, chiamale puttane, continua a rompere le ovaie a noi, tanto chi cazzo se ne frega.

Noi siamo sole, in balia dell’universo intero e tu hai fior di politicanti e di figli di boia antifemministi a sostenerti.

Vai da loro a cercare conforto e assoluzione e sarai uno della squadra e presto ti ritroveremo sul web con un tuo bel sito antifemminista in cui dirai che le donne sono la razza nemica e che voi uomini, poverini, siete solo vittime delle pulsioni che eiaculate tutti i giorni.

Fai un favore tu a noi. Fateci un favore tutti quanti.

Lasciateci vivere o ce la prendiamo da sole la nostra vita. E’ tutto chiaro? 

Posted in Fem/Activism, Omicidi sociali.


3 Responses

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  1. fikasicula says

    grazie mille jones,
    ma temo che non si tratti di persona alla quale interessi questa informazione.
    però hai ragione bisogna fare circolare che ci sono alcuni punti di riferimento.
    se mi dai più dettagli faccio un post su questo.

  2. jones says

    L’associazione “Il cerchio degli uomini” legata alla rete di maschileplurale ha attivato con la provincia di torino uno “sportello telefonico per l’ascolto del disagio maschile”. Il numero è 011.247.81.85
    Lo sportello è attivo
    Martedì dalle ore 19.00 alle 20.00
    Giovedì dalle ore 12.00 alle 13.00

    So che esperienze analoghe le stanno facendo anche a Firenze e a Bologna ma non ho riferimenti.

    Sono d’accordo con Lafra. Serve che gli uomini imparino a prendersi cura di se sessi e degli altri uomini e non possono pretendere che le donne lo facciano al posto loro.
    Qualcuno nel suo piccolo ci sta provando

    Jones
    maschileplurale.it

  3. Lafra says

    La “santa” femminista proprio no! Ci manca solo che la liberazione di ogni singolo uomo sia affidata alle donne! L’ennesimo ruolo di cura! Ma imparare a farcela da soli, possibilmente usando il cervello?

    Besos
    Lafra