Riceviamo e volentieri condividiamo un comunicato che riguarda la pubblicità della donna Loka per la quale Udi di Napoli ha fatto battaglia affinchè fosse ritirata. A tutt’ora però nella città di napoli quella pubblicità c’è ancora ed è proprio all’aeroporto a dare il benvenuto a chi arriva e familiarizza con la "cultura nazionale". Buona lettura!
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Aeroporto di Napoli Capodichino: il benvenuto nella cultura Nazionale
Udi di Napoli (la portavoce Stefania Cantatore)
Il pronunciamento del Giurì dello IAP del 3/3/2010, con motivazioni che presentano analogie con quelle con cui l’UDI di Napoli ha segnalato, ha disposto il ritiro della campagna pubblicitaria di Donna Loka (Commerciale Campana srl) del 2009.
Nello spazio apposito posizionato all’ingesso/uscita dell’Aeroporto Internazionale di Napoli/Capodichino alla data di oggi, è ancora affisso in gigantografia uno dei manifesti Donna Loka della campagna cui si riferisce l’ingiunzione (in allegato)
Abbiamo segnalato telefonicamente alla Segreteria dello IAP ed all’assessora alle PP OO del Comune di Napoli Valeria Valente.
Lo spazio pubblicitario in oggetto non è di proprietà del Comune di Napoli, ma riteniamo che l’impegno ad intervenire di una rappresentante della Giunta Comunale, sia estensivo ed insieme attuativo della delibera approvata nel Mese di Novembre: “Città libera dalla pubblicità lesiva della dignità femminile” .
Riteniamo che un modo di pubblicizzare le merci in contrasto al codice di autodisciplina sia un segno di arretratezza culturale, un sintomo di creatività assai limitata ed ancora di noncuranza degli impegni sottoscritti per l’esercizio della professione di pubblicitario. Nel caso di Donna Loka abbiamo inoltre lo spregio per un parere vincolante quale è quello dell’Istituto di Autodisciplina.
Nel dare comunicazione di quanto sopra, intendiamo precisare che la spinta ad occuparci della cartellonistica stradale è nata dall’indignazione delle cittadine.
Abbiamo raccolto questa ennesima sfida che ci viene rivolta dai muri delle città, considerandola parte riassuntiva del disvalore attribuito alle donne in tutte le pieghe della cultura dominante, ed abbiamo inteso raccoglierla non per muovere una campagna moralistica o imporre valori che ancora risultano incomprensibili “all’etica patriarcale”, in quanto noi viviamo i nostri valori nonostante le imposizioni.
La nostra battaglia è tesa a contrastare l’apologia dello stupro e dello sfruttamento della prostituzione, ovvero l’esaltazione di tutto quanto precede la normalizzazione della sottomissione di un intero genere e che ad un intero genere sovrappone l’immagine deteriore creata per sottometterlo.
È una battaglia di legalità, nella quale abbiamo dovuto cercare soluzioni attuative delle risoluzioni Europee in materia, sulle quali Governo e Parlamento continuano a latitare.
SE LA PUBBLICITÀ TI OFFENDE NON COMPRARE: DONNA LOKA CI OFFENDE!
Brave UDI Napoli, non diamogli tregua usando gli strumenti a notra disposizione, e inventiamocene degli altri 🙂