Ieri beccavamo cicchitto e cota con i pantaloni calati a stuprare il piemonte. Oggi cota ci spiega esattamente il significato della parola "stupro" usata da cicchitto in riferimento all’espugnazione del fortino piemontese.
Sia chiaro: piemonte e lazio sono i due luoghi in cui i governatori (assieme a veneto e lombardia) banchettano sull’utero delle donne e su questo non c’è alcun dubbio.
Avete presente la ru486? Arriva in italia in aprile. Secondo la legge 194 deve essere resa immediatamente disponibile nelle strutture ospedaliere e offerta in alternativa all’aborto chirurgico che in italia, non sappiamo ancora per quanto, è legale.
Ebbene: cota afferma che terrà le pillole chiuse in magazzino. Nella breve di repubblica cota ci dice infatti:
"Cerchero’ di tenere in magazzino le pillole abortive arrivate in Piemonte."
Ovvero si prepara a commettere un abuso e a non rispettare la legge 194. Ottimo auspicio, davvero.
Le donne, ovviamente, ringraziano.
Care sorelle mestruate, quando tornate a casa la sera stanche dal lavoro (se un lavoro ce l’avete) fate una carezza ai vostri assorbenti e teneteli cari per la prossima manifestazione che s’ha da fare:
Il mestruo day!
Perchè a margherita piacciono i colori, raccogliamo tutti i fiori, come fosse primavera, perchè margherita è bella, perchè margherita è vera… (cit. cocciante)
ps: per la cronaca ha anche detto che revocherà il patrocinio al gay pride torinese!
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Ma quanto amore, Monsieur Celoduro Cota (diario delle linee programmatiche di Cota)
—>>>Per l’immagine grazie della segnalazione a Fastidio
Allucinante: i livelli di allucinazione sono due
1) totale estraneità alla cultura delle istituzioni politiche elaborate dall’Europa negli ultimi due secoli, per cui la vittoria alle competizioni elettorali è vissuta come sopraffazione di temibili nemici esterni, come per es. poteva concepire un re assiro (putacaso) che si vanta in una delle sue iscrizioni del numero di nemici uccisi e deportati, o Giulio Cesare (proprio lui) che taglia le mani dei vinti di Uxellodunum, o Carlo Magno che taglia le teste dei Sassoni in serie come misura persuasiva. E’ chiaro che non si arriva all’eliminazine fisica dei nemici (ops, avversari) ma per dire che l’atteggiamento mentale è quello. Se vogliamo attenuare, diciamo invece che si comportano come un tifoso che esulta per la vittoria della sua squadra, assimilata, appunto, ad una vittoria bellica. E’ che non gli hanno spiegato che la politica è un’altra cosa: cioè che, poi, nello stesso paese, ci devono stare anche le/gli altre/i cittadine/i che hanno votato per i partiti che hanno perso le elezioni, e che quelle/i sono cittadine/i allo stesso titolo e con lo stesso diritto, e che chi vince deve governare, non spadroneggiare. Troppo complicato.
2) Va da sé che la migliore metafora per simboleggiare, non la vittoria sugli avversari in una competizione elettorale, i cui risultati saranno, una delle prossime volte, reversibili, ma bensì l’espugnazione di un territorio nemico è, “naturalmente”, cioè, “culturalmente”, lo stupro delle donne della popolazione vinta: rito proprio delle comunità umane dalla preistoria ad oggi, ammesso e dichiarato in quelle di epoca più antica o in quelle oggi più vicine a forme di vita e di pensiero “antiche”; non ammesso, e non dichiarato perché considerato riprovevole ma, ahimé, praticato, anche da parte delle culture, per altri aspetti, più “evolute”.
Come regressione non c’è male, scusatemi se vi ho un po’ tediato con la storia e con considerazioni ovvie, ma siccome sembra che in questo momento al peggio non c’è mai fine, e tralascio i saluti fascisti, già visti due anni fa a Roma… sentivo il bisogno di esprimermi. Grazie dell’ospitalità.