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Eugenetica nazista all’italiana

A rainews24 stamattina c’era il direttore de "Il Tempo" che diceva che in italia bisogna fare entrare solo l’immigrazione "buona". Lo diceva per dire che sarebbe l’immigrazione "cattiva" in qualche modo a giustificare qualche reazione xenofoba. Invece se tutta l’immigrazione fosse "buona" sarebbe evidente che l’italia è il paese più accogliente del mondo. Ovviamente il direttore non concordava sulla necessità dello sciopero indetto dalle immigrate e dagli immigrati per oggi.

Ha detto queste cose con "pacatezza". In studio c’era uno scarso contraddittorio ed è passata così, senza nessun clamore, una frase che descrive lo stesso scenario tipico dei campi di concentramento.

Deportati buoni e deportati cattivi. Quelli che servivano per lavorare nelle fabbriche venivano lasciati vivi, mentre tutti gli altri venivano mandati a morire. L’organizzazione del lavoro era una risposta in netto contrasto alle analisi sulla rivoluzione industriale fatte da marx. 

La forza lavoro veniva sfruttata per un tempo massimo. Il costo del lavoro era zero. Vitto e alloggio per gli operai erano zero e tutti venivano tenuti in soggezione con ricatti emotivi, con umiliazioni, mortificazioni di ogni genere. Non era cattiveria fine a se stessa: era una organizzazione che mirava alla rinascita economica della germania nazista. Era una organizzazione, ereditata dalla tratta dei neri dei grandi imperi coloniali, che è diventata la ricetta di base a sostegno delle economie su base liberista/capitalista.

L’eugenetica dell’immigrazione viene praticata anche ora, nel 2010, nelle nostre nazioni industrializzate. Il problema, ovvio, non riguarda solo l’italia ma riguarda tutti gli stati che sfruttano manodopera straniera facendo comunque in modo che quegli stranieri non si sentano mai in casa propria tanto da esigere diritti e rivendicare rispetto.

La soggezione è uno strumento di oppressione delle schiavitù in ogni epoca storica. Basta che allo straniero dici che "se è buono, viene per lavorare, accetta le nostre leggi e vuole (lui) integrarsi" allora va tutto bene che già stai trattando sul modo in cui lui deve stare in una casa che comunque non sarà mai sua. Se gli rendi difficile costruirsi case e chiese, portarsi dietro la famiglia, accedere alle cure sanitarie e metti un tetto del 30% sugli immigrati nelle scuole per impedire che i suoi figli possano mai raggiungere posizioni di influenza culturale (scrittori, editori, musicisti, registi, attori, sceneggiatori, produttori) e alte, di dirigenza, di insegnamento, medici, ingegneri, chimici, architetti, imprenditori, stai disegnando un futuro in cui "l’uomo bianco" resta al timone della cultura, dell’economia e della storia.

Il ricatto psicologico chiude il cerchio. Spero abbiate visto il film di spielberg, "Il colore viola". Ad un certo punto c’è la signora bianca che concede alla "badante negra" di trascorrere il natale con i suoi figli. Le permette di restare con loro per dieci minuti, poi la chiama a gran voce, pignucolando, perchè ha bisogno di lei, perchè è insicura, colta dal panico e allora la "badante negra" rimette il cappotto, saluta i bambini che non vede da anni e torna ad assistere la ricca signora bianca.

In italia per chi arriva con "eccessive pretese" (quelle di un dovuto diritto d’asilo, per esempio) c’è il respingimento in mare per condannare gli immigrati a morire annegati o nelle carceri libiche e per condannare le donne straniere ad essere stuprate da tutti gli scafisti e i militari addetti alla selezione tra stranieri buoni e quelli cattivi. Per chi arriva senza un pezzo di carta, viene sfruttato nei campi di rosarno e poi lo si vuole liquidare senza dargli una paga c’è il Cie, il nostro moderno lager fatto apposta per incarcerare e rispedire indietro stranieri e straniere che si ribellano al lavoro nero e alle condizioni disastrose in cui li fanno vivere gli italiani.

Sarebbero perciò necessarie più giornate in cui gli stranieri e le straniere incrociano le braccia. E già immagino la manfrina da eugenetica delle etnie, delle religioni, dei sessi, e immagino anche le centinaia di donne e uomini che hanno tenuto bloccate le badanti non informandole dell’importanza di questa giornata, contando sul fatto che non conoscono a sufficienza la lingua italiana e che non usano internet o chiedendo loro di restare a dare una mano perchè "non possono fare a meno di loro".

Proprio ieri si diceva dell’eugenetica praticata sulle donne. Quel "se non gli servi, ti ammazzano" ovviamente era riferito anche alle badanti, a tutte le donne che assolvono "gratis" ai ruoli di cura, a tutte quelle donne che se incrociassero le braccia fermerebbero il mondo intero.

A me piacerebbe fare questo per l’8 marzo, il 25 novembre e qualunque altra giornata in cui si celebra la donna e si ricordano le numerose violenze che le donne subiscono ogni giorno. 

Se tutte le donne incrociassero le braccia, gli uteri, le cosce per 24 ore che cosa accadrebbe? 

Posted in Anticlero/Antifa, Fem/Activism, Iniziative, Omicidi sociali, Pensatoio, Precarietà, Scritti critici.