Skip to content


C’è troppo fascismo nei nostri uteri

Anche oggi il corriere pubblica una lettera di una mamma nei guai. Dopo la mamma di roma senza casa alla quale prontamente alemanno avrebbe trovato una sistemazione ecco la mamma ex manager che si rivolge alla collettività per ottenere attenzione.

Nulla di sbagliato nell’esprimere la grande difficoltà di essere madri soprattutto se in una società che sollecita la riproduzione per poi lasciarti sola senza casa nè lavoro.

Da giorni però siamo molto infastidite da questa "campagna" di valorizzazione della funzione materna o paterna. Premiati in quanto esseri riproduttivi e ancor di più, e vale per i padri (separati?), premiati perchè mettono sotto pressione le donne e in un certo senso le costringono a subordinare l’utero al loro volere [1] [2] [3] [4].

E tutte le persone che non assolvono alla funzione riproduttiva? Donne che non vogliono figli, donne in menopausa, donne lesbiche, uomini "non padri" (e magari neppure separati), gay, trans: cosa scrivono sul loro curriculum?

Cioè: per essere valorizzate e ricevere attenzione dobbiamo scrivere "utero funzionante e disponibile"?

Perchè mai questa propaganda di regime a sostegno delle persone che obbedientemente assolvono a quello che viene considerato un obbligo riproduttivo invece che una libera scelta?

Cosa ne sarà di tutte le persone che non rientrano in questo profilo? Scarti di fabbrica?

Saranno premiate solo le donne che fanno una decina di figli per il duce e per la patria e tutti gli altri vanno al macero?

E la sessualità NON riproduttiva delle donne? E la sessualità NON riproduttiva degli uomini? E la contraccezione? E il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza gratuita e assistita? In quali tipi di punizione si risolveranno queste manifestazioni di pensiero fascista e sessista?

C’è troppo fascismo in questa italia. Scusate se ce ne lamentiamo ma abbiamo davvero una grossa difficoltà a misurarci con i nostri bisogni e quelli di tutte le persone che conosciamo a partire dalla nostra "capacità" riproduttiva.

Noi non vogliamo avere quel genere di utilità "sociale". Non vogliamo agevolare la pulizia etnica e favorire il mantenimento in vita della quota cattolici contro gli islamici in crescita. Non vogliamo essere corpi di stato e non vogliamo generare corpi di stato. 

Noi vogliamo un reddito garantito, una casa, un lavoro, il diritto al tempo per noi, per lo studio, per vivere in quanto persone, esseri umani, soggetti pensanti. 

Non ci lasceremo trascinare in questa gara a chi odia di più e a chi ottiene di più a partire da discriminazioni di ogni tipo. Cosa diciamo alle nostre sorelle che non partoriscono: che noi siamo migliori di loro? E cosa diciamo a quelle che non vogliono figli: che sono delle traditrici della patria?

C’è troppo fascismo nei nostri uteri. Speriamo che mestruazione dopo mestruazione il sangue lavi via tutto questo schifo!

—>>> La foto è di Elivet Aguilar

Posted in Anticlero/Antifa, Corpi, Fem/Activism, Misoginie, Omicidi sociali, Precarietà.


3 Responses

Stay in touch with the conversation, subscribe to the RSS feed for comments on this post.

  1. vivian says

    scusa, ma forse non riesco a legare l’obbligo con una scelta che ho sentito come libera. non mi apsetto comprensione totale. ho scritto di ‘pancia’ il mio commento e lo rifarei. femminismo a sud rimane un riferimento, nessuna offesa tra le vostre parole, anzi dovrebbero servire da stimolo per tante. la mia reazione? me la spiego perché sto in una posizione differente, di continua rivendicazione di me stessa e delle mie scelte, dei miei diritti e della mia volontà di crescere due guerrilleros, di continuare ad essere quella che sono, seppure in una condizione diversa.
    sempre in contatto…grazie

  2. fikasicula says

    cara vivian, non capisco il perchè…
    noi scriviamo quello che pensiamo. non abbiamo offeso nessuno ne tantomeno te che scegli di fare la madre.
    il problema è l’obbligo e non chi, come te, sceglie di fare un figlio.
    a te tutti i nostri auguri e speriamo che vada bene.

    ps: siamo certe che i tuoi figli maschi saranno migliori di tanti che vengono a insultarci su questo blog.

  3. vivian says

    non mi aspetto di leggere simili cose su questo blog che costantemente continuo a seguire. nonostante una pancia di 34 settimane con due maschi dentro, nonostante abbia lavorato fino alla settimana scorsa, realizzo video, nessun contratto, solo ricevuta di prestazione occasionale, nonostante continui a lavorare a casa-studio, in attesa che nascano i twins e poi ancora lavoro perché serve. intanto preparo lo stretto necessario per i bambini, cose prestate, pannolini lavabili, mi informo su quello che mi spetta, io e il mio compagno non siamo sposati, preparo i documenti per iscrivere i twins al nido comunale. non è solo una questione riproduttiva, è una scelta che si lega alle altre, diverse, che non può creare distinzioni, ma solo confini… di vicinanza, di condivisione reciproca. non fanno bene queste parole. né a chi fa una scelta né a chi ne fa un’altra.