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Missione di Stato: aumentare l’autostima maschile

http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2010/01/26/news/dvd-pianto-2085754/images/201833645-9d1136b4-620c-4a2e-a977-c46e67996f0b.jpgAveva raccontato un sacco di balle, come sono soliti fare gli uomini che compiono atti di violenza maschile sulle donne [1] [2]. Per un attimo gli avevano anche creduto non tenendo conto del fatto che il tizio in questione era già stato denunciato una volta per aver tentato di strangolare la sua ex. Infine ha ucciso la fidanzata. Le ha rotto il collo e poi l’ha chiusa bene bene dentro un divano ikea. Ha detto che era rimasta chiusa lì saltellando sulle molle come una scema e tutto d’un colpo track e il divano letto si era riavvolto e lei era rimasta folgorata, spezzata, piegata in due. Un uomo fantasioso e creativo, non c’è che dire, più originale dei soliti accoltellatori, dei consumati lanciatori di oggetti, dei pistoleri  o di quelli che vanno in giro con le spranghe e le seghe elettriche. Un uomo che ha commesso un femminicidio in economia utilizzando la famosa marca di mobili fai da te che potrebbe perfino riadattare il divano all’uso per qualunque altro femminicidio (è satira, ovvio!). Pensate alla pubblicità: compra un divano sturmentrupper e la vedrai dissolta in centinaia di microgranuli di poliuretano espanso. Il tizio, in ogni caso, è un ITALIANO.

Chissà se la donna spremuta sul divano sollecita l’italico vigore dei maschi così disorientati circa il loro attuale ruolo. Si potrebbe pensare ad un giochino in serie: femminicidio per aumentare l’autostima dei maschi. Una specie di antistress. Andrebbe a ruba. La bambola da distruggere, con varie opzioni e un kit di armi da utilizzare. Una serie di pezzi di ricambio, per la bambola, così lui, il maschio, sarà sempre consolato dal fatto che mai una loro azione potrà essere considerata GRAVE, potrà determinare conseguenze IRREPARABILI. Insieme al gioco un how to del perfetto femminicida: come mentire, come sfuggire all’accusa, come preparare il femminicidio perfetto, come rigirare la frittata e dire che è stata lei, la donna, quella cosa lì a cercarsela perchè una donna non può di certo vivere impunemente.

Oggi ne è morta un’altra, dicono che si sia sparata alla testa, da sola, con la pistola del marito, da sola. Con la pistola del marito. Da sola. Chissà.

Nel frattempo Vic ci segnala che un giochino per aumentare l’autostima dei maschietti c’è già e lo hanno messo in commercio in giappone. Un film in cui tutte le donne piangono e piangono e piangono, un po’ come quelle deficienti piagnone che frignano negli spot pubblicitari italiani per fare sentire l’uomo più ganzo. Il film è andato a ruba tra i maschi perchè è di questo che hanno bisogno e non solo in giappone. Crying girl è la soluzione sperata da quelli di forza nuova e della lega. E’ la summa ideologica che porta alla manifestazione di pensiero riassunta nella frase "non stuprate le nostre donne". Se non li fai sentire virili, se non ne solleciti il machismo loro non si sentono uomini. Sarà per questo che tanti vanno in cerca di bimbe di 12 anni, così bisognose di protezione, tranne quando spunta il genitore o la genitrice che fa una bella denuncia di stupro e ricaccia il virilissimo molestatore nella sua triste, mediocre realtà.

Ma come sorprendersi di questo film se l’esercito austriaco è perfino riuscito a fare di peggio: uno spot che invita al reclutamento dove un bel carro armato con tanto di fallico cannone puntato a dimostrare tutto il suo vigore diventa la calamita per attrarre quattro fanciulle che secondo il ministero che ha voluto quella campagna non avevano altra aspirazione se non corrergli dietro.

Sono tempi tristi e come dicevamo in Fallocrazia e corpi di servizio 2° il machismo si costruisce e si rafforza in ogni modo possibile perchè machismo sta per dominio e tanti maschi non sanno vivere nessuna forma di relazione senza dominare.

Sarà per questo che odiano tanto le femministe che non piangono, non mostrano di aver "bisogno" del loro aiuto e lottano per la propria autosufficienza per arrivare a relazioni paritarie in cui nessuno domina l’altr@.

Se ne avete voglia rivedetevi il video. Spiega tante cose.

Posted in Corpi, Fem/Activism, Omicidi sociali, Pensatoio.


6 Responses

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  1. Luna says

    Coraggio Lorenzo!!!!

  2. Serbilla says

    Ma lo spot austriaco è come una pubblicità dello “scasso” fatta per una tv locale! non è solo sessista, è proprio brutto.
    Immagino che quella della “Crying girl” possa diventare una categoria di youporn accanto alla tortura con i cottofioc e la masturbazione con i pennellini da trucco.

  3. freesud says

    Una Firma per la sicurezza di Rosario Crocetta:

    http://riberaonline.blogspot.com/…icura-per.html

    http://www.europasicurapercrocetta.it/?page_id=3

    Un saluto
    freesud

  4. Aubrey1 says

    Non so se sia più preoccupante la versione del divano o il dvd per l’autostima…
    Cmq l’articolo del Corriere a cui avete linkato voi qualifica subito la donna come una che fa lavoretti saltuari, fuma ashish e beve. Lui inizialmente è un uomo sobrio che va ad un normale colloquio di lavoro.
    Dopo averla uccisa (averlo beccato e arrestato) si spiega che anche lui fa lavoretti saltuari come imbianchino.
    Come dire: ecco dov’era l’inghippo, dovevano capirlo subito che era stato lui. Se ci fosse ancora il libretto di lavoro…

  5. sassicaia molotov says

    Dovevi specificare: una cazzata come quella del divano poteva inventarsela SOLO un italiano.

  6. Lorenzo Gasparrini says

    tra i tanti problemi che crea la cultura machista propugnata dai più in Italia, c’è quello di un padre di due figli maschi che vorrebbe farli crescere decentemente evitando loro questa merda, ma senza isolarli dal mondo. Sarà dura. Ci proverò, ma sarà dura.