In questi giorni è stata uccisa una donna, da suo marito, di un’altra ammazzata tempo fa si è saputo che a toglierle la vita era stato il suo ex, un’altro è stato bloccato in tempo prima che ammazzasse la madre, altri hanno violentato le loro ex (per meglio accettare la fine della storia?), altri ancora hanno molestato, perseguitato, minacciato altre donne e questi uomini sono per la stragrande maggioranza ITALIANI come voi stessi potete verificare dai bollettini di guerra pubblicati qui e qui che riguardano solo gli ultimi giorni di sterminio delle donne.
Chissà perchè però si parla solo dello stupro commesso da un romeno, lo stesso presidente del consiglio, che volentieri sfugge a processi di vario genere, istiga razzismo identificando le etnie non italiane con crimini commessi in italia e soprattutto da italiani.
Chissà perchè si continua a parlare di burqa, e va bene parlarne (se ne sta parlando meravigliosamente anche nella nostra mailing list), basta che non si discuta di divieti e che questo non giustifichi la guerra che l’italia sta compiendo contro le altre etnie.
Chissà perchè in italia, da sud a nord, gli stranieri da sfruttati sono diventati oggetto di repressione, violenza e persecuzione razziale.
E’ successo nel padovano, regno della lega nord, dove odio sta a razzismo come lega sta a nazismo. Una ragazzina è stata insultata più e più volte e all’ennesimo insulto – "puzzi da romena!" – è tornata a casa e si è buttata dalla finestra.
Non serve ripetere cose già dette mille altre volte, o forse si, ma in ogni caso serve dire che il piano di rastrellamento e deportazione degli stranieri continua, con lo sgombero coatto dei campi rom, con la persecuzione dei romeni che non possono essere cacciati su due piedi perchè comunitari, con la persecuzione e la criminalizzazione costante delle persone provenienti dai paesi africani.
Il Cie è un posto con le sbarre dove ti portano solo sulla base della tua etnia, perchè pensano che tu non abbia diritto a lavorare, vivere, respirare, giocare, frequentare le stesse scuole degli italiani, curarti negli stessi ospedali, fare mestieri negli stessi posti in cui lo fanno gli italiani tranne che da sfruttati, da manodopera sottopagata.
Il Cie è un posto con le sbarre e il filo spinato dove ti portano dopo un rastrellamento mentre sei in fila per richiedere il permesso di soggiorno, ti tolgono le tue cose, ti spogliano, ti visitano non curandosi del tuo pudore e del rispetto della tua privacy, ti lasciano marcire in una gabbia con la pelle disidratata, con il minimo commestibile, senza alcun contatto con il mondo esterno, dopo averti separata dai tuoi cari, dai tuoi figli, dai parenti, dalle persone che non possono neppure farsi vedere perchè arresterebbero anche loro.
Il Cie è un posto dove non hai una vita e subisci angherie di ogni tipo, dove sei soggetta a maltrattamenti e se subisci una violenza da un aguzzino che pensa di restare impunito è lui che la fa franca e tu finisci i tuoi giorni in carcere. Il Cie è un posto dove l’unico modo che hai per sentirti viva e urlare che hai bisogno di aiuto è compiere atti di autolesionismo, è farti del male, tagliuzzarti, avvelenarti, impiccarti, suicidarti e così muori senza sapere neppure il perchè.
Il Cie è un posto dove la richiesta d’aiuto, ignorata dalla maggior parte delle persone, qualche volta diventa ribellione e protesta e allora vieni manganellato, bloccato, arrestato e portato in un altro carcere e processato e condannato e ancora rinchiuso perchè se subisci una ingiustizia non puoi neppure lamentarti, non puoi ribellarti perchè sei sempre tu ad essere considerato un criminale.
Gli stranieri sono perseguitati dentro e fuori dai Cie ed è così che tra una battuta del premier, una mistificazione bugiarda e mediatrice della parte moderata della destra, una mancanza di coraggio e un appiattimento a ragioni razziste di una parte del centro sinistra, una dichiarazione della maestrina gelmini che vuole le sue classi tutte bianche, tutte pulite, tutte a sua misura, con il fiocchetto in testa, una bella istigazione all’odio razzista da parte dei rappresentanti leghisti e dei fascisti, si costruisce una cultura e quella cultura viaggia di bocca in bocca e finisce in una classe tra stronzetti che insultano una loro compagna e quella si butta dalla finestra.
Come può fare puzza una romena se la merda cola dai culi rancidi dei razzisti?
Sempre detto che i razzisti non capiscono nulla di sensi.
E poi hanno il coraggio di parlare di giorno della memoria…