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E’ tutta una questione di palle!

Certi maschi misurano il mondo attraverso gli accessori. Berlusconi, quello che chiama la "costituzione" una legge spacciandola per carta straccia che può buttare nel cesso, prima ci ha informato che ha un pene che funziona e poi ci ha anche detto che ha le palle. Noi siamo molto felici che il presidente del consiglio abbia tutto l’impianto a posto.

Con le sue "palle" diamo da mangiare alle madri della sardegna che si sono autodenunciate perchè non ce la fanno a tirare avanti senza rubare e a quelle altre, entrambe disoccupate nel "ricco" nord est in cui la miseria e le difficoltà economiche vengono nascoste attraverso disumani razzismi, arrestate perchè beccate con un po’ di spesa non pagata al supermercato.


Fossero state
"padri separati" in lotta per non sborsare un euro per i loro figli avrebbero già fatto decine di talk show dedicati all’argomento, istituito una decina di case di ospitalità per maschi in difficoltà e messo a disposizione un intero settore della caritas apposta per loro.

Invece si tratta soltanto di donne "povere" che fanno la fame, come ce ne sono tante, anzi tantissime, e che sono costrette a rubare per campare e per nutrire la famiglia. Donne alle quali il governo dice che devono essere sufficienti le "palle" del premier usate come zavorra per nuotare da una piscina di merda all’altra mentre spende in finanziaria i nostri soldi per costruire grandi opere (il ponte sullo stretto, manifestazione no ponte il 19 dicembre), istituire una banca del mezzogiorno (per ricliclare meglio i proventi dello scudo fiscale) e fottersi i denari dei nostri tfr.

I maschi misurano il mondo attraverso gli accessori e non si servono soltanto delle proprie "palle" perchè sono come bambini che collezionano biglie e allora ci stanno alle costole: le nostre ovaie sono il loro desiderio più grande. Sacconi "sorveglierà" l’uso della ru486, vorrà ospedalizzare tutte le donne, anche quelle che semplicemente ne parlano. Che dico: il ricovero è previsto perfino per quelle che lo pensano [Ascolta questo audio]. Il pdl ama il capitolo della finanziaria che prevede l’ampliamento delle carceri e in qualche caso la loro privatizzazione. Grazie alla loro proposta di legge ci sarà un apposito servizio lager per le donne che abortiscono. La Roccella dirigerà il "centro", La Russa e Gasparri sfogheranno il trauma da bimbi che avrebbero potuto essere abortiti sulle detenute che chiameranno tutte con l’appellativo "mamma" seguito da un numero.

I maschi non amano che nelle scuole si faccia educazione sessuale e antisessista e certamente non amano che si dica alle televisioni dell’uomo con le palle che è sbagliato veicolare modelli estetici "unici", stili di vita obbligati che portano le ragazzine a sentirsi inadeguate rispetto ai modelli imposti. Perciò i maschi non limitano la libertà di massacrarci delle corporations che vendono prodotti mercificando corpi di donne. Piuttosto preferiscono reprimere desideri, censurare scelte e apporre marchi proprietà sui corpi. Nessuna autodeterminazione. Le donne non possono aspirare ad una "aggiunta" di palle, i maschi invece si.

I maschi non amano che il prodotto delle loro palle venga espulso perchè ritengono le palle delle donne non meritevoli di libertà di scelta. E se la moglie di loro proprietà viene inseminata dal prodotto di palle altrui allora e solo allora sarà ammessa la pillola del giorno dopo perchè "l’invasore" va neutralizzato per principio di discendenza genetica.

I maschi con la tonaca continueranno a prendersela con le "peccatrici" e le scacceranno davanti a tutte/i interpretando la parte di savonarola e istituendo nuovi tribunali dell’inquisizione. Torture, condanne e umiliazioni pubbliche garantite senza limite di età. L’ultima vittima ha circa ottanta anni ed è stata cacciata via in lacrime da una chiesa.

I maschi e qualche femmina scema pensano sia divertente divulgare messaggi "trasgressivi". Pensano che lottare contro la violenza maschile sulle donne corrisponda ad una sorta di proibizionismo, di censura dei "costumi", e allora contrabbandano deliri che provocano indignazione e loro ridono e si divertono. Gli ultimi gruppi su facebook parlano di "depenalizzazione della legge sullo stupro" e di "liceità delle botte alle donne".

Ho capito il trucco e voglio farlo anch’io: promuoverò un gruppo in cui si dice che chiunque diffonde pensieri sessisti dovrà essere sottoposto a torture specifiche. La prima che mi viene in mente: una bella siringa infilzata sullo scroto per risucchiarne il contenuto. E il "comitato per la rottura delle palle" è bell’e fatto [non può mancare il gruppo su facebook, figuriamoci! :P]. Potete cominciare con quelle natalizie. C’è licenza d’uso di spillo, siringa, ago da maglia. Quello che volete.

Se con le palle si può fare un governo è a quelle che bisognerà puntare, non vi pare?

Posted in Anticlero/Antifa, Omicidi sociali, Pensatoio, Precarietà.


4 Responses

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  1. Ileana says

    Quante volte sentiamo dire “ci vogliono le palle”, “quel tipo ha le palle”, “bisogna tirare fuori le palle”.
    Sembra che per fare qualunque cosa bisogna avere le palle. Sembra che le palle siano un’arma o uno scudo.
    Eppure le palle sono delicate, un punto debole solo maschile, un bersaglio che noi non abbiamo. Allora, invece di “dare una tiratina d’orecchio” a chi dice di avere le palle d’acciaio, diamo una “tirata alle sue palline”, poi vediamo se non si ricrede.
    Del resto è piacevole vedere un uomo colpito in un punto che per noi è fonte di tanti guai!

  2. LarAtta says

    risorsa

    http://encyclopedia.thefreedictionary.com/…icism

  3. fikasicula says

    e noi siamo con te 🙂

  4. Lorenzo Gasparrini says

    …è difendere i miei due figli (maschi) da tutto questo. Ma ci proveremo.