Figliefemmine aderisce e partecipa allo HUMAN MOTOR, LIBERIAMOCI DAL MOTOR SHOW:
Il Motor Show sarà a Bologna dal 4 al 8 dicembre. Per il terzo anno, sabato 5 dicembre 2009 ORE 15 P.za COSTITUZIONE ci sarà anche lo Human-motor. Una critical mass attraverserà le strade di Bologna per liberare la città dall’immaginario dell'(AUTO)distruzione e per affermare che un altro Motor è possibile. Una mobilità urbana alternativa non basata sui mezzi motorizzati privati.
Noi cyberfeministqueer e le compagne della ciclofficina Ampioraggio (che sta all’Xm24) abbiamo ragionato sul sessismo intrinseco all’immaginario motorizzato, partendo dall’inguardabile pubblicità del motor show…questa:
Ovviamente la questione della strumentalizzazione del corpo delle donne nell’ambito della promozione del consumismo inquinante in stile "truzzo da SUV", è facilmente comprensibile a partire dalle innumerevoli pubblicità e retoriche che legano "donne a motori". Una serie infinita di rappresentazioni fittizie e discriminatorie che si inserisce in un contesto televisivo/pubblicitario/politico/culturale in cui ad essere rappresentate come "oggetti funzionali alla seduzione" sono le donne. Sempre e necessariamente eterosessuali, prorompenti, oche e vogliose. A parte in quella serie di spot dedicati alla rappresentazione di donne eterosessuali madri di famiglia e dedite (gioiosamente) al lavoro domestico o alla cura di maschi simpaticoni e bambinoni (eterosessuali).
Abbiamo già ragionato su pubblicità sessiste e promosso azioni, la situazione è disastrosa. Da un lato rappresentazioni normalizzanti di ruoli di genere insostenibili, dall’altro la non-rappresentazione sistematica di identità e corpi non conformi.
Ci siamo fermate perciò allo spot del motorshow poiché rimandiamo al buon senso (per il momento, forse pecchiamo di ottimismo)l’analisi della funzione delle donne in esposizione a fianco alle macchine. Basta cercare "motorshow" su gugol immagini e troverete tante belle auto con la immancabile presenza di una donna decorativa in posa conturbante.
Orbene… Ecco che gridiamo allo Human Motor come Critical Girls:
Il Motor Show strumentalizza il corpo delle donne.
Usa il corpo femminile come accessorio da accostare all’arbre magique.
Si rivolge agli uomini come a bambini ai quali tutto è permesso nel paese dei balocchi.
Rappresenta nella sua campagna grafica due giocattoli: una macchina sportiva e una barbie ritoccata e maggiorata, ahinoi, col “colpo della strega”. Prototipo giocattolo delle regole di genere nel capitalismo post-moderno italiano: una lei/merce eterosessuale, disponibile, dedita alla seduzione, che invoglia un lui, macho, dedito alla produzione.
NE ABBIAMO PIENI I POLMONI
Le donne non sono oggetti, non sono in vendita (tantomeno a rate!)
>>Scarica il volantino da qui
>>Qui, qui e qui …tre bellissimi stencil!
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