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Fai sesso e non ti piace? L’importante è che piaccia a lui

Dibattito aperto su un post che parla della sessualità – in versione androcentrica – secondo il pensiero degli andrologi.

Effe, si sente chiamata in causa (segnaliamo il sito che pone l’attenzione ad una questione sacrosanta a proposito del diritto all’epidurale). Dice: 

Di noi – donne – e della nostra sessualità non interessa a nessuno.
Nel "pensiero comune" la sessualità è strettamente legata alla
riproduzione, mica al divertimento. Se ai maschietti non tira, i figli
non si possono fare e questo è GRAVISSIMO! Oibò, senza l’alzabandiera
le pecorelle del Signore non si possono moltiplicare, non lo sapevi? Ma
se una donna non gode, se prova dolore nel rapporto, se non si diverte
scopando, resta comunque fertile, quindi, chissenefrega!

Riporto una risposta che avevo dato tempo fa in altri blog:

Durante il parto ho subito un’episiotomia (taglio del perineo) di 40
punti che mi ha causato dei problemi che mi porto dietro ancora oggi,
dopo un anno e mezzo. Non riuscendo a risolvere il problema del dolore
in maniera naturale (con massaggi, oli, creme, lubrificanti, ginnastica
e quant’altro) ho iniziato a fare una ricerca su internet per quel che
riguarda la vaginoplastica. Cosa ne è venuto fuori? Che la maggiorparte
degli interventi di chirurgia plastica non sono indirizzati al
miglioramento della vita della donna, ma bensì nel miglioramento della
donna nei confronti dell’uomo.

Di interventi per rifarsi le tette ce ne sono una marea, però non c’è
una ragione funzionale per fare una mastoplastica: se hai il seno
piccolo o il seno cascante, puoi comunque allattare (il seno a mio
avviso ha esclusivamente questa ragione di esistere). E solamente per
apparire appetibile agli occhi degli uomini che si fanno questo genere
di interventi.

Ma con un’episiotomia ricucita male, per ben che vada, non riesci ad
avere rapporti, hai problemi nel camminare e nel sederti. E perché non
si parla di soluzioni chirurgiche che potrebbero aiutare tantissime
donne a risolvere questi problemi? Semplicemente perché un problema
funzionale femminile non intacca la sessualità maschile. La sessualità
femminile non interessa a NESSUNO.

Se sono frigida o se sento male
durante i rapporti, sono lo stesso fruibile da un uomo. Poco importa se
non sento nulla o se sento dolore, sono lo stesso un buco penetrabile e
un utero da riempire, mentre se ho le tette piccole o un seno mancante,
potrei risultare poco piacevole agli occhi di un uomo e questo
intaccherebbe la SUA sessualità.

Vi sembrerà assurdo, ma quando ho fatto una visita da un chirurgo per
fare la plastica al perineo, il dottore si è dimostrato più dispiaciuto
per la mancata sessualità del mio compagno (che potrebbe al limite
trovarsi un’amante!) che per il danno permanente che ho subito io!
Alla fine, il chirurgo si è rifiutato di operarmi, dicendo che il mio
era solamente un problema psicologico! Ma il problema psicologico io
non ce l’ho! Sono sei mesi che mi faccio seguire da una psicologa,
nonchè sessuologa, e nonostante il trauma del parto, non ho
assolutamente nessun blocco nei confronti degli uomini. Semplicemente
fa male perchè sono stata ricucita male.

Ma non finisce qui, perchè il bravo dottorino ha raggiunto il massimo
della stronzaggine quando mi ha prescritto una crema anestetica da
usare prima dei rapporti. Più o meno come se avessimo il mal di denti
e, invece di curarli, ci mettessimo l’anestetico in bocca per non
sentire male mentre mangiamo. Si, non si sente male, ma non si sente
neanche il piacere, il gusto…

Risposta del dottorino? Un velato "Ma
almeno così riesce a fare qualcosa." (come a dire "Perchè così si
diverte almeno tuo marito, egoista frigida rompicoglioni!!"). Non
contento della mia faccina sconcertata, ha aggiunto "Ma ha preso in
considerazione la possibilità di avere dei rapporti anali?"

Ma come?! Io vengo a chiederti aiuto perchè mi fa male quando faccio
l’amore e l’unico consiglio che mi sai dare, è di prenderlo in
culo???!!!!

Posted in Corpi, Omicidi sociali, Sensi.


3 Responses

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  1. Effe says

    Cara NS, grazie per il commento, ma non condivido la tua analisi, perché è troppo limitante per quel che riguarda la sessualità femminile e troppo generalizzata riguardo la mia personale esperienza.
    La sessualità femminile è talmente ampia e complicata, che è praticamente impossibile da classificare. C’è chi gode solo con la penetrazione, c’è chi prova piacere esclusivamente sfregandosi la clitoride, c’è chi prova piacere stimolando tutte e due le parti. Ecco, io faccio parte di quest’ultima categoria.
    Ti do ragione sul fatto che pochi uomini siano capaci di far godere una donna e ti do ragione quando dici che fare all’amore non vuol dire solo “farsi penetrare”, ma tu dai per certo che il farsi penetrare implica l’assenza di orgasmo e che la ricerca del rapporto pene/vagina vuol dire per forza che la donna non conosca il proprio corpo. Questo non è assolutamente vero. Io e il mio compagno stiamo assieme da più di 15 anni, ed ho avuto parecchio tempo per sperimentare il mio modo di provare piacere. Perciò, se permetti, so cosa mi piace e cosa non mi piace fare a letto. A me piace la penetrazione concomitante con la sollecitazione clitoridea. Ora, a causa dell’episiotomia, questo non mi è più possibile farlo: per me il piacere senza la penetrazione, ti posso assicurare, è più che dimezzato. Che cosa dovrei fare, adesso? Convincermi, come ha già tentato di fare il chirurgo stronzo, che la penetrazione vaginale non è poi così fondamentale? Ma figuriamoci! Per me è fondamentale, eccome! Mi fa provare più piacere, punto. Su questo non si può sindacare, perché solo io so cosa mi fa godere di più.
    Senza contare la questione sentimentale. Per me fare l’amore non è solo orgasmare, quello posso farlo anche strusciandomi sulla gamba di un tavolo. Fare l’amore è fondersi con l’altra persona e ognuno ha il suo modo di farlo. Per me vuol dire essere penetrata dal mio compagno, per altre vorrà dire accarezzarsi reciprocamente, altre usando sex toys, altre facendosi penetrare con le dita.
    NS, non mettere anche tu tutte le donne sullo stesso piano come hanno fatto gli uomini finora. Non cercare di standardizzare il modo di fare l’amore. E non dare mai per scontato che una donna non sappia cosa vuole, perché un atteggiamento tipicamente maschile (“tu donna non sai cosa sia il sesso, ma te lo spiego io, che sono maschio, perciò talmente superiore a te, che ti devo spiegare come godere del tuo corpo!!”). E’ giusto che tu promuova il diritto a “provare il piacere sempre tutti e due”, ma per favore, non cercare di dirmi come devo fare per godere. La ricerca del piacere è una cosa personale che varia da donna a donna ed è legato semplicemente all’esperienza che ognuna di noi fa nell’arco della propria vita. La vera rivoluzione la raggiungeremo quando si butteranno via tutti i manualetti che pretendono di spiegarci come godere del nostro corpo e capiremo che l’unica maniera per godere è sperimentare di tutto, senza che qualcuno debba classificare il nostro comportamento sessuale.
    Ah, le cliniche specializzate in vaginoplastica (quelle che trovi in internet) si occupano solo di chirurgia estetica e l’intervento lo devi pagare di tasca tua (sono circa 8.000 euro), mentre la riabilitazione del pavimento pelvico la devi fare in ospedale, dove prima di concederti l’intervento di ricostruzione, ti fanno sputare sangue con infinite sedute di ginnastica perineale, elettrostimolazione, agopuntura e chi più ne ha, più ne metta. Nella maggior parte dei casi ti liquidano dicendoti “Non è possibile migliorare la situazione, si metta il cuore in pace e cerchi di convivere con questo problema”. Credi che non mi sia informata?

  2. Lilyce says

    No cioè, mi dispiace per l’episiotomia riuscita male e per lo stronzo di hirurgo plastico che hai trovato, ma il modo in cui lo racconti è veramente fantastico! Complimenti!

  3. newsexology says

    All’inizio si legge: “Di noi – donne – e della nostra sessualità non interessa a nessuno.”
    e alla fine: “Io vengo a chiederti aiuto perchè mi fa male quando faccio l’amore”: sono due frasi contraddittorie! La prima è scritta dal punto di vista del piacere, la seconda dal punto di vista “riproduttivo” e “maschile”, non del piacere femminile!
    Le donne che vogliono riappropriarsi del loro corpo e della loro sessualità, che vogliono godere (orgasmare) sempre quando fanno l’amore, che lottano per rivendicare il diritto alla salute sessuale, devono essere le prime a superare i condizionamenti che subiscono tutte le donne dalla nascita, che cioè è la vagina l’organo sessuale principale e il rapporto sessuale completo, “fare l’amore”, è il rapporto pene-vagina: dal punto di vista delle donne e del piacere femminile questo è completamente falso, e lo sa anche “effe”, ma nonostante questo il suo obiettivo principale sembra essere quello di poter avere ancora rapporti vaginali con il compagno… La prima cosa da “cambiare”, e che tutte le donne dovrebbero “lottare” per questo, è proprio la definizione di rapporto sessuale completo, che deve essere: orgasmo per entrambi i partner SEMPRE, con o senza il rapporto vaginale (che quindi vale per tutti gli esseri umani, non importa l’orientamento sessuale!), anche alla prima volta (distinguere tra “primo rapporto vaginale” e “prima volta che si fa l’amore”), dopo la menopausa, in gravidanza, solo così nel “fare l’amore” sarà compresa anche la sessualità femminile dal punto di vista del piacere! Questa definizione deve essere la prima cosa che le donne devono divulgare tra di loro e poi con i mass-media, e cominciare a “insegnarla” ai loro ragazzi/compagni/mariti…
    Non è vero che della sessualità femminile non interessa a nessuno: c’è chi lotta per una divulgazione corretta del piacere femminile da anni/decenni, per fare solo un esempio vedi la Shere Hite con il suo libro “il primo rapporto Hite”, ma senbra che, oltre i sessuologi, anche le femministe l’abbiano dimenticata… mentre oggi (da più di un anno) si può trovare in youtube un canale con dei video principalmente dedicati alle donne e alla sessualità femminile dal punto di vista del piacere (ma che cerca anche di “educare” i maschi su come fare godere veramente una donna… e ad amarla, rispettarla e fare l’amore veramente…), per questo a chi interessa una sessualità femminile non più al servizio di quella maschile e lottare contro le ignoranze/maschilismo dei sessuologi, educatori, andrologi, ginecologi, psicologi, e riviste specialistiche di sessuologia (con censure… e articoli non scientifici maschilisti…), andate a vedere questi video in: http://www.youtube.com/…Sexology?gl=IT&hl=it
    Per la vaginoplastica (e per il danneggiamento dei muscoli perineali, riabilitazione del pavimento pelvico, esercizi di Kegel) io penso che ci siano cliniche specialistiche anche in Italia…che si possono cercare anche su internet…