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Di uomini e di mondi

C’è il mondo del ministro sacconi che assieme alla sua prode roccella hanno messo in piedi una commissione che è costata un po’ di soldi ai contribuenti solo per andare alla ricerca del pelo nell’uovo. Non l’hanno trovato e allora i due hanno sacrificato qualcuno dei loro peli pubici per non pagare il conto. Un classico di chi vuole mangiare a sbafo nel ristorante di uno stato che dovrebbe essere laico e che finisce sempre per dover offrire le donne ai vescovi come vittime sacrificali. Partorire con dolore e abortire con terrore. Questo il loro motto.

Siamo ancora ferme al punto d’inizio. Il "nodo da sciogliere" come lo chiamano loro è sempre lo stesso: siccome non possono legarti in un letto d’ospedale a completare l’iter uterino di interruzione di gravidanza dopo aver preso la pillola ru486 allora dicono che questa libertà ti costa cara. Loro vogliono l’esclusiva, sono già pronti con le telecamere in attesa che l’aborto si compia. Vogliono le prime immagini, il sangue, i lamenti, tutto. Se te ne vai a casa e per disgrazia loro si dovessero perdere l’attimo e tu a correre in ospedale qualche istante dopo allora ti annullano il contratto. Sei illegale. Illegale perchè non hai l’aborto ad orologeria. Una interruzione di gravidanza telecomandata. Una battuta noir, del colore del materiale che la compone, a proposito di una eventuale commissione di inchiesta sull’uso del lassativo. Ti strappa le viscere e non sai mai quando caghi. Già immagino la roccella col vaso a inseguirti per le corsie d’ospedale in attesa che si compia l’evento. Vi rimando volentieri ai pezzi di Flavia Amabile e Beatrice Busi.

C’è poi il mondo dei tutori della moralità pubblica sempre alla ricerca di espedienti per mettere a proprio agio le categorie svantaggiate. Agio si fa per dire perchè parlo delle 7 trans arrestate a Vicenza. Ne da’ il triste annuncio il corriere della sera in una breve che ci spiega come le suddette fossero "clandestine". Se per noi "clandestine" sta per "razzismo" per altri sta per "criminali". Essere considerata criminale perchè non hai la cittadinanza italiana è una cosa un po’ fortina in questo secolo. Il paragone va fatto con la criminalizzazione delle etnie in periodo fascista. Oltretutto al termine "clandestine" si aggiunge il termine "prostitute" che per la lega e non solo equivale a monnezza. Dunque ieri a Vicenza hanno fatto pulizia per le strade della città rastrellando trans.

Un paio di giorni fa scrivevamo: "Tutto questo avviene mentre, come ci ricorda Pia Covre, le sex workers muoiono, mentre le trans passano da vittime a colpevoli, odiate anche da donne e da certe femministe, con marrazzo che in modo patetico cerca assoluzione dal papa
per tornare ripulito sulla scena politica e le trans criminalizzate
dalla stampa di destra che con apposito articolo – da pulircisi il culo
– scrive parole che sembrano venire dal ventennio fascista
e trova un altro elemento per mettere al muro le trans: sono
clandestine, straniere, ed è colpa loro se portano scompiglio. Tutte in
cella dunque, in isolamento
perchè nelle carceri le trans le fanno stare con gli uomini oppure in
isolamento perchè conta la biologia e avere l’attrezzo in mezzo alle
cosce non le rende meritevoli di una branda tra altre donne.
" Ora vorrei proprio sapere chi è più reale di queste donne.

Un mondo a parte è quello del "pianeta fascio". Il Giornale, quotidiano del cavaliere, da il triste annuncio a proposito di un video hard che avrebbe come protagonisti la mussolini e roberto fiore. La mussolini sapete chi è. Fiore per wikipedia è: "uno dei fondatori di Terza Posizione e venne condannato dalla magistratura italiana per banda armata e associazione sovversiva, ma il Regno Unito, dove era latitante dal 1980, non ha mai concesso l’estradizione. Roberto Fiore, che secondo Ansoino Andreassi è stato protetto negli anni della latitanza dal MI6, in una rivista di intelligence viene definito "agente del Servizio segreto britannico". Fiore assieme a Massimo Morsello, membro dei nuclei armati rivoluzionari e condannato per gli stessi reati del collega, sono i fondatori di quella organizzazione neofascista che si chiama Forza Nuova.

Della notizia in se’, a proposito del video hard, non ce ne può fregare di meno. Siamo dell’avviso che ognuno può fare quello che gli pare e che ‘sta storia dei video hard sia diventata una opportunità per stare sulla ribalta. Quello che ci interessa rilevare è il fatto che non si perde occasione per assestare un colpo al cerchio ed uno alla botte. Il Giornale segnala che il "lancio" di questa "notizia" sarebbe stato fatto su Indymedia. Il lancio in questione viene descritto come "dal chiaro intento ricattatorio."

Siccome Indymedia la conosco bene, anche se da qualche anno mi limito a seguire con interesse e affetto il progetto da lontano, so perfettamente come è usata per "lanci" dagli stessi giornalisti che sfruttano l’open publish per scrivere cose non comprovate da niente che non potrebbero scrivere sulle proprie testate. Che c’è di meglio che usare protetti dall’anonimato un sito di informazione indipendente, senza redazione e a pubblicazione aperta, come fonte di "rivendicazioni" e articoli dai toni scandalistici? Non sarebbe neppure la prima volta che un giornalista fac-esse questo ed altro per creare una "notizia", un fake, una scorreggia mediatica. Solo ieri abbiamo letto che la famosa lettera delle Br della quale si era parlato ultimamente se l’era inviata lo stesso giornalista che poi ne ha descritto l’esistenza.

Su indymedia accade un’altra cosa abbastanza frequentemente. I fascisti la usano come muro effetto rimbalzo. Piazzano note circa raduni nazi e poi commentano con frasi del tipo "andiamo a spaccargli il culo", "merde per voi ci vogliono solo le lame". Il giorno dopo una associazione neofascista xy denuncia un "tentativo di aggressione ad opera di ignoti" e i giornali pubblicano la notizia in prima pagina.

Il punto è che noi sappiamo bene chi "usa le lame" e chi "spacca il culo". Peccato che invece le questure passino il tempo a perquisire e arrestare compagni antifascisti per rimuovere un po’ di opposizione scomoda. Cosa si diceva ieri? Ah si: della vittimizzazione dei soggetti e del controllo sociale

L’autoritarismo sia con voi. E con il vostro spirito. Amen!

—>>>Foto di Claudia Pajewsky

Posted in Anticlero/Antifa, Omicidi sociali, Pensatoio.