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Beni comuni: se si privatizza anche il dissenso

Tempo difficile questo. Se vi si rompono le acque state attente che non ci sia qualcuno pronto con la bacinella a raccoglierle per privatizzarle. Sicuramente ne avete sentito parlare, del fatto che ci resta solo l’aria e nemmeno quella perché in realtà, come in modo lungimirante descrisse un vecchio film italiano di cui mi rammarico di non ricordare il titolo, presto o tardi se non pagherete la bolletta vi chiuderanno la possibilità di respirare ossigeno e vi lasceranno da soli a morire di inquinamento.

La questione dei beni comuni in realtà è molto più complessa e varrebbe la pena parlarne tantissimo se non fosse che oggi abbiamo saputo tante altre cose di cui è necessario parlare. Vi basti sapere che nella rossa regione toscana, quella che invita a san rossore, residuo socialforumino istituzionalizzato dalla regione, vandana shiva, la quale della questione dei beni comuni e della lotta contro i brevetti e le privatizzazioni ha fatto lo scopo di tutta la sua vita, colei grazie alla quale abbiamo conosciuto il senso pieno della parola ecofemminismo, quella regione lì insomma ha già consegnato l’acqua a privati da tempo e questo vi dice anche perché mai non c’è stata una opposizione reale al provvedimento nazionale che obbliga la privatizzazione di un bene necessario.

Dicevamo però che oggi c’è da parlare d’altro e si tratta pur sempre, tutto sommato, di beni comuni. Uno tra questi è la verità che spesso viene distorta, rivista, manipolata, negata.
E’ successo e continua ad accadere su tutta la questione del g8 di genova.

Vi ricordate di Carlo Giuliani? Quello che si sostiene l’abbia ucciso, protetto e prosciolto o protettore e ripagato per aver protetto qualcun altro, oggi è anche indagato per violenza sessuale nei confronti di una minorenne. Una violenza durata un anno intero. Per cui per quello che ci riguarda il suddetto è un assassino e anche uno stupratore.

L’altra notizia che ci sembra interessante far emergere è quella della condanna per concorso in violenza nei confronti di una madre di due bambine violentate dal marito. A quanto pare lei sapeva tutto e non l’ha denunciato. Stigmatizzare le complicità nei casi di violenza dovrebbe essere un atto dedicato a chiunque. Tutte le persone che difendono, coprono, non denunciano, lo stupratore. Tutte quelle persone che contribuiscono alla diffamazione e alla calunnia delle persone stuprate. Tutte quelle persone che costituiscono una fortissima rete di protezione, di complicità e di omertà per lo stupratore.

Non è con le condanne che si risolve – soprattutto non con una condanna che è assai superiore a quella che in rito abbreviato viene sempre dedicata agli stupratori (italiani) – ma una responsabilizzazione sociale è comunque necessaria.

Sono stati resi pubblici i dati sullo stalking dopo un anno di monitoraggio sulle denunce e sugli arresti. L’80% delle vittime sono donne. L’84% degli stalker sono italiani. Bisogna aggiungere altro?

Hanno ammazzato Brenda, la trans coinvolta nella storia di Marrazzo. Di tutto quanto avrete sicuramente già letto. La stranezza degli eventi, la questione di quei carabinieri coinvolti che restano comunque in ombra, protetti, mentre le vittime vengono sbattite in prima pagina. E’ odioso continuare a sentire i tg chiamare Brenda IL trans. Non le viene riconosciuto il genere che aveva scelto neppure da morta. Brenda era LA trans. E come tante altre trans non è morta ieri ma è sempre stata un fantasma in una italia che non riconosce altri soggetti se non quelli etero. Brenda è morta di sessissmo e razzismo. Poi anche di tutto il resto.

Repubblica è l’ennesimo quotidiano che tramite “Il Venerdì” dedica spazio alla organizzazione di estrema destra casapound. Sdogana il fascismo estremo e lascia dire in una intervista che quella gente va compresa nell’arco politico ufficiale perché altrimenti potrebbero diventare cattivi.

Non si rileva in nessun punto la effettiva pericolosità di questi individui, non si spiega in nessun modo che la complessità dei soggetti va ricercata nel nazional socialismo, che non hanno nulla di accettabile e che godono di spazio e pubblicità sempre maggiori in una italia che massacra stranieri, donne e che reprime ogni forma di opposizione sociale e civile antifascista.

Non siamo comunque sorprese. Un quotidiano che privatizza il dissenso e sdogana sessismo non ha di certo alcun problema a sdoganare anche un po’ di fascismo.

E’ l’italia di oggi. E noi siamo soli/e. Non esistono cavalieri coraggiosi e giornali temerari che difendono la democrazia. Proprio non esistono.
Le notizie, facciamocele da noi.

E’ tutto.

—>>>Immagine da Subvertising

Posted in Anticlero/Antifa, Corpi, Omicidi sociali, Pensatoio, Scritti critici.


2 Responses

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  1. Emanuele says

    Quello che è successo è chiaro come il sole… evidente che ben altri figuri oltre a marrazzo temevano di finire sotto i riflettori per le loro abitudini sessuali…
    la cosa che più fa riflettere è che questo è un effetto dell’ipocrito bigottismo italiano. Meglio far ammazzare una persona piuttosto che rischiare che il popolo sappia con chi vado a letto

  2. Alberto says

    Chiedo scusa per il mio intervento repentino.

    E’ vero che le indagini sono appena iniziate e forse è troppo presto per parlare.

    Ma io non condivido ciò che è scritto nell’articolo di repubblica che voi avete segnalato, relativo alla tragica morte di Brenda, nel quale si afferma che nelle ultime settimane era presente una banda di romeni che minacciava e aggrediva le trans presso la via cassia a roma.

    http://www.repubblica.it/…enda/morta-brenda.html

    Con quali moventi e per quali motivi gli immigrati romeni dovrebbero aggredire le trans ?

    Quali vantaggi personali e materiali dovrebbero ricavare i romeni aggredendo le trans ?

    Con la mancanza di posti di lavoro che c’è in questo periodo (tanto che molti immigrati romeni tornano a casa) e con la vita dura e tutti i problemi che gli immigrati romeni incontrano nella vita quotidiana, perchè dovrebbero minacciare le trans ?

    Secondo il mio modestissimo parere, visti i metodi e le modalità di aggressione (investimento con l’automobile a grande velocità seguito da pestaggi), gli autori delle aggressioni contro le trans possono essere benissimo degli italianissimi pezzi di merda fascisti.
    E’ noto a tutti che i fascisti odiano e aggrediscono le persone che manifestano una sessualità diversa da ciò che impone la norma eterosessuale.

    E’ possibile che i giornalisti di repubblica vogliano coprire le violenze dei fascisti e quindi diffondere tra i propri lettori il messaggio subliminale “italiani brava gente” oppure “tra gli italiani non esiste la transfobia, mentre i romeni sono un popolo di incivili che odia e aggredisce le persone che hanno una sessualità diversa dall’eterosessualità” ?

    Comunque le indagini sono appena iniziate e forse è ancora troppo presto per formulare ipotesi e lanciare sospetti.

    Chiedo scusa se ho una mente malata, ma il mio pregiudizio antifascista mi fa venire in testa brutti pensieri.

    Ciao da Alberto