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Lettera aperta ad uno stronzo

Non c’è nessun mistero, nessun fascino discreto. Sei solo uno stronzo. Inutile cercare ragioni per cui sei diventato così perchè crescendo si sceglie e tu hai scelto di essere quello che sei. Non mi interessa compatirti, e solo per questo dovresti ringraziarmi. Non mi interessa giustificarti, tollerarti, salvarti, curarti perchè non credo ad una sola parola di tutte le chiacchiere psichiatriche che ti salvano il culo ogni volta che fai del male ad una donna.

Non sono la tua psicoterapeuta, non sono tua madre. Sono solo io, un’altra come te che non potrebbe mai fare quello che fai tu perchè altrimenti mi avresti già dato fuoco. Siamo soli, io e te, non puoi raccontarmi balle.

Guardami negli occhi e dimmi quello che dici ai tuoi compagnucci di branco. Dimmi ancora quella cazzata del fascino discreto degli stronzi.

Cosa dicevi? Ah si: che le donne impazziscono dietro uomini violenti, quelli che le maltrattano e le violentano, perchè vorrebbero essere come loro. Che lo stronzo è oggetto del desiderio femminile. Che le donne amano accoppiarsi con il maschio alfa, quello che le stupra. Che il seme dello stronzo assicurerebbe una prole biologicamente forte e che lo stronzo in questione, ancora quello che ci stupra, garantirebbe una grande protezione, come la mafia, oggi ti minaccio e domani prelevo il pizzo ed evito di farti esplodere la bottega.

Ma se è come dici allora perchè gli stronzi, che poi sono anche vigliacchi e miserabili nell’espressione della loro stronzaggine, passano tutto il loro prezioso tempo a negare? Come mai lo stronzo non rivendica la propria stronzaggine?

E come mai le donne che subiscono uomini violenti normalmente vengono da altre esperienze familiari di violenza? Che ne dici del maschio alfa padre, quello che da l’imprinting alle figlie femmine e che le addestra ad essere masochiste?

Magari fosse vero che le donne amano gli stronzi perchè vogliono diventare stronze. E viene detto come se la stronzità fosse una categoria umana superiore, una vetta da raggiungere, un valore aggiunto alla mediocre razza mammifera. Invece così non è e lo dimostra il fatto che quando prendi a parlare delle "stronze" chiarisci che le donne che sanno difendersi sono "mascoline" e che preferisci la "stronza" subdola, non diretta, al servizio di potenti – e stronzi – maschi, alla mata hari che "senza rinunciare alla propria femminilità ha affascinato non solo grandi uomini ma intere nazioni". E non contempli neanche l’esistenza di quelle gran stronze che non degnano i maschi/stronzi/alfa/beta/cometipare della minima confidenza beandosi del sesso tra loro. Doppiamente stronze, dunque, perchè non apprezzano lo stronzo.

Questo è quello che io chiamo ragionamento stronzo-etero-centrico. Se ci violentano è perchè ce la siamo cercata in virtù del nostro desiderio riservato agli stronzi (of course). Se finiamo a farci massacrare da uno stronzo è perchè vorremmo essere come lui (ma quando? ma dove?). Se diventiamo indipendenti siamo stronze perchè non manteniamo la "femminilità" che doverosamente bisogna regalare a "grandi" stronzi e intere nazioni.

E ultimamente c’è un’ampia diffiusione dello stronzo-pensiero. I diari della petacci (???) che ripropongono il modello machista di virilità di quella gran bestia che era mussolini. Il viagra per le donne che non potendo farci rizzare alcunchè è pensato per impedire cali di desiderio, per donne da mantenere pronte all’uso da parte di uomini sempre in tiro.

Lo stronzo-pensiero è quello che tiene unito un intero paese chiamato Montalto Di Castro dove otto stronzi vengono protetti da un sindaco stronzo e da persone stronze in virtù di quella malsana idea che dice che se una ragazza viene stuprata in branco è perchè in fondo deve piacerle proprio tanto.

Stronzo-pensiero è quello di chi immagina di perseguitare legalmente straniere e prostitute e poi straparla di raptus ogni volta che un porco, stronzo, ammazza una donna, straniera e prostituta. L’ultimo assassino ha ammazzato Cristina Tepuro perchè a lui non gli si rizzava.

Stronzo-pensiero è quello che ha sorretto l’arroganza di tre assassini adolescenti che hanno stuprato e ammazzato lorena cultraro, di anni 14, che di certo stronza non voleva essere.

Ci sono gli stronzi che uno ad uno hanno impresso il loro marchio sul corpo di Carmela, di anni 13, morta perchè stuprata e non creduta dalle istituzioni che l’hanno chiusa in un istituto e l’hanno imbottita di psicofarmaci.

E che dire di quegli ottanta stronzi che hanno stuprato una ragazzina di quattordici anni a prato e quegli altri che tutti continuano a chiamare semplicemente "bulletti" e che hanno ricattato la loro amica obbligandola a farsi stuprare sotto minaccia del solito video da passare su youtube, e quegli stronzi italiani protetti da istituzioni e famiglie, stronzetti e stronzoni che spariscono dalle cronache e finiscono in archivio alla voce "impunità per gli stupratori italiani", e ora gli ennesimi quattro stronzi che hanno progettato e compiuto uno stupro di gruppo a foggia su una ragazzina a proposito della quale presto o tardi si dirà quello che si dice di tante altre vittime: ci stava, i ragazzini sono figli di buona famiglia, non sapevano quello che facevano, eccetera eccetera eccetera.

E la catena di stupri e femminicidi si allunga e quello che diventa visibile è che gli stronzi sono protetti da altri stronzi e da tante stronze e che insieme costruiscono un mondo in cui lo stronzo finisce per essere descritto come persona desiderabile, una sublime rarità, invece che come quella comunissima, banale, noiosa, pericolosa, imperfetta, umana, merda schifosa che è.

E non parliamo di stronzi qualunque, adulti che proteggono altri adulti e adulti che proteggono se stessi prima ancora che tutelare i propri figli (stronzi). Parliamo anche di quelli che lo stronzo-pensiero lo insegnano a scuola. Quelli che lo spiegano sui libri, nelle trasmissioni televisive, nella politica, nei partiti, nelle strade, nelle istituzioni, tra le forze del dis-ordine. E se il principio è che le donne dovrebbero svenire dall’emozione di fronte a tanto narcisistico delirio siamo davvero alla sublimazione della stronzità.

Può una donna salvarsi la pelle se cresce con stronzi, frequenta scuole con insegnanti stronzi, incontra stronzi e figli di stronzi e infine dovrebbe sentirsi rassicurata dalla presenza di tutori anche più stronzi?

Non può. A meno che non scelga l’altra strada. Basta tirare lo sciacquone, chè i cessi in casa li abbiamo tutte, no? Perchè noi lo sappiamo che l’igiene, in fondo, è l’unica cosa che conta.

—>>>Foto tratta dalla splendida serie "Stitichezza da esilio" di Malapecora 

Posted in Omicidi sociali, Pensatoio, Scritti critici.