Non si sa più discutere di politica. E non è mica un problema che riguarda solo i maschi. L’abbiamo introiettato anche noi a tal punto che diventa impossibile andare oltre i personalismi.
Immaginate una situazione tipo: ci sei tu e un’altra che discutete di un qualunque argomento. Ciascuna esprime una opinione diversa.
Facciamo finta che si discuta di una scelta di governo. Tu la compi e a me non piace e te lo dico. Ti spiego anche il perché e all’improvviso tu sposti la discussione sulle mie emorroidi, perché di questi tempi se non ti guardano fin dentro il buco del culo non son contenti. Perciò quello che dico non va bene perché io ho la stitichezza, mi faccio le pippe e vado a trans.
Se io ho tutti ‘sti problemoni non posso aver detto una cosa giusta e così la discussione finisce in un troiaio senza fine.
In italia questo metodo è usato a destra e a manca. La sinistra lo usa perché non ha argomenti seri di opposizione politica giacchè parla tanto e poi vota in aula e in commissione le leggi che propone il centro destra.
E’ capitato che sia passato lo scudo fiscale perché tanti membri del pd erano in viaggio vacanze e per una volta che avrebbero potuto far bocciare una proposta della destra invece l’hanno lasciata passare. E’ capitato che le proposte sulla sicurezza e sui migranti siano state votate e che in fatto di laicità pezzi del pd abbiano votato in favore del centro destra.
Se non c’è nulla da ridire per fare la differenza si passa allora all’esplorazione del retto ed è bell’e spiegato il perché si accaniscono in faccende di letto e alla scoperta delle vene varicose di chiunque.
Tutto ciò porta a vendette e rancori perché il personale/politico inteso in senso femminista è ben lontano dallo sviscerare le emorroidi altrui ed è per questo che chi di gossip ferisce di gossip perisce.
Il metodo subumano è però conosciuto anche nelle retrovie, negli ambienti meno potenti e persino in quelli movimentisti nei quali la delegittimazione della persona equivale alla distruzione della critica politica.
Sarà per questo che ogni volta che si prova a produrre una discussione adulta e matura bisognerebbe tenersi a parte un contenitore nel quale rinchiudere tutte le notizie succulente da riutilizzare nel caso la discussione andasse male.
Ricordo i tempi dell’antimafia: l’offesa peggiore per neutralizzare una donna era “lesbica” o “puttana”.
Poi nei movimenti, ci sono quell* che ti insultano se sei pover*, se sei ricco, parlano di garantismo e si battono contro le galere ma poi ti trovano strane colpe da scontare e se sei donna, perché quello non cambia in nessun luogo, a volte ti danno della “lesbica” o della “puttana”.
Poi tra le femministe, ci sono quelle che ti dicono che non sei abbastanza “femm” o abbastanza “ista”, che parli solo con le donne o tradisci chiacchierando con gli uomini, che hai le emorroidi, pippi e vai a trans.
Poi ti trovi tra puttane, lesbiche e trans e allora è un po’ complicato trovare qualcosa da dirti ma volendo si può trovare un’altra accusa perché quella si trova sempre.
Si fa di tutto pur di non discutere di politica. Funziona che se non sei d’accordo allora provano a isolarti dal branco e ti tolgono il saluto. Così ci tocca rimediare ed è bene fare una confessione totale e consegnarla al soggetto con il quale si intende dissentire: sono femm, sono ista, ho le emorroidi, la stitichezza, bruciori di stomaco, qualche volte ho acne spaventosi, qualche neo, smagliature post parto, cellulite, rughette di espressione, vene varicose, due denti del giudizio andati a male e gli altri due in fin di vita, un herpes da insolazione recidiva, mi drogo, vado a trans, sono gay, sono lesbica, sono bisex, sono puttana e rutto dopo i pasti e qualche volta faccio scorregge persino…
E dopo averlo detto magari esigere di ricominciare a discutere di politica…
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—>>>foto da riotclitshave
Mio Dio quanto è vero. Non si riesce più a parlare di nulla.
J.