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Il sessismo di Repubblica online

Ve la ricordate: è quella che raccoglie firme in difesa delle donne. Peccato però che un giorno si e uno no pubblichi immagini con donnine che ammiccano, velate, vedo non vedo, in eterne passerelle per modelle sempre più spogliate che danno l’opportunità ai fotografi di produrre immagini softcore, più ambigue delle hardcore, adatte a certi giornali, riviste, quotidiani online destinati alla massa.

Sarebbe molto più gradito un angolo con foto erotiche eloquenti e meno stereotipate che questo esercizio di ipocrisia fatto comunque per aumentare la tiratura del giornale e il numero degli accessi online.

Se si esibisce una estetica spesso offensiva, che nulla c’entra con le donne reali, che contribuiscono a costruire l’immaginario che giustifica il premier quando dice alla bindi che è più bella che intelligente, come si fa poi a ritenersi credibili mentre si parla di lotta allo sfruttamento dei corpi delle donne?

Se si stuzzicano gli appetiti machisti di chi ama vedere donne sottomesse in museruola, come si fa a non apparire dei bottegai di quartordine che smerciano carne di femmina, idea di femmina, lotta di femmina delle tante che vengono a firmare a difesa delle donne e che credono di fare un favore a se stesse mentre fanno solo aumentare utili derivanti dagli introiti pubblicitari?  

Parliamo di repubblica ma di certo non è l’unico quotidiano a fare tutto ciò. Lo stesso si può dire del corriere e di altri quotidiani. Peggio che mai Libero e le tante riviste del cavaliere. Ma repubblica ha raccolto firme in difesa delle donne e dunque è normale che noi le rivolgiamo questa critica.

Il corpo delle donne è oramai usato per vendere tutto, i nostri percorsi universitari (qui si parla di cambridge ma l’università di bologna ha fatto lo stesso con le fantastiche 4) , persino le offerte benefiche dirette ad associazioni che si occupano di ricerca contro il cancro. Che però si parli di difesa delle donne sfruttando il corpo delle donne diventa davvero intollerabile. 

Decidete voi se queste foto sono più o meno sessiste… 

Posted in Corpi, Fem/Activism, Omicidi sociali.


4 Responses

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  1. fikasicula says

    grazie martuna (o martina?)
    noi abbiamo provato ad evidenziarla abbastanza spesso perchè ogni giorno sulla home a destra campaggiano foto del genere e non si può non rilevare la contraddizione tra ciò che scrivono e ciò che fanno 😐

  2. Martuna says

    Vi linko nel forum de il corpo delle donne.
    Sta storia di repubblica mi è sempre andata giù male, non so quante mail ho già mandato… ci riprovo anche stavolta.

  3. fikasicula says

    🙂
    ma certo che l’immaginario bdsm ci appartiene altrimenti non ameremmo betty page così come la amiamo.
    ma il fashion feticismo, bondage e tutto, normalizzato per creare un look cool e trendy non ha più niente di rivoluzionario e non mi sembra legato alla libertà di scelta sessuale delle donne.
    queste immagini a me ricordano quelle di cagnoline tristi con la museruola. non riesco a vederci altro!

  4. femminilesingolare says

    Ragazze! Vi seguo, vi leggo, via amo ma stavolta avete scelto l’esempio sbagliato. Sul finale chiedete a noi di decidere se le foto in questione siano sessiste oppure no. Ebbene per me non lo sono! L’immaginario bdsm mi appartiene in quanto “donna reale” al pari di casalinghe in grembiule, operaie in tuta da lavoro, telefoniste in camicia bianca. Siamo tutte reali, anche in tacchi a spillo, corpetto stritolante e, all’occorrenza, museruola. Non ci sto a relegare il feticismo nell’immaginario machista-maschile e, sono sicura, neanche voi. Detto questo Repubblica online e altra spazzatura simile è sessista, la pubblicità tutta è sessista! Quella dell’Università di Bologna poi è ributtante ma soprattutto dimostra quanto non sia necessario esibire nudi o bondage per veicolare un messaggio sessista.
    Ciao sorelle continuate a spaccare tutto!!!;)
    Con affetto
    alice