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Palermitanizzazione liquida: i nostri burqa quotidiani

Qualche comunicazione dalla palude a sud. Viviamo con metri d’acqua che scorrono attorno alle nostre case. Gli animali sono attaccati a porte e finestre e premono per entrare. Lo sfratto sembrerebbe imminente. Parliamo di formiche, lombrichi, vermi da terra lunghi un chilometro, lumache, lucertole, gechi, scorpioni, cavallette, zanzare, mosche, api, scarafaggi da terra e scarafaggi volanti (neri e verdi), topi di fogna, alcuni colombi (che piovono dall’alto). Mancano le rane e i coccodrilli e l’allevamento è totale.

Da zoolandia meridionale paludosa dunque vogliate gradire qualche riflessione su questioni di genere e anche no.

Non proveremo ad intervistare le femmine delle razze animali citate anche perché non siamo in grado di distinguerle e asserragliate come stiamo per evitare che penetrino in casa non ci sogneremmo mai di stabilire neanche un piccolissimo contatto del millesimo tipo.

Sappiamo che a napoli è andata anche peggio. Il diluvio universale, l’arca di noè e l’allagamento sono stati sostituiti da uno sprofondamento dei quartieri spagnoli. Deve essere veramente una prospettiva che da’ tanta serenità quella di abitare in una casa che può sprofondare da un momento all’altro.

A palermo però abbiamo avuto anche il bonus del sindaco barcarolo che scansa la monnezza galleggiante e questo ci rende tanto felici. Volendo aggiungere sfiga alla sfiga abbiamo saputo che non possiamo neppure abbandonare l’isola in un si salvi chi può generale. Una frana, causa pioggia, ha bloccato i binari della ferrovia e il continente per un po’ resta un miraggio.

Non vi darei notizie così liquide se non avessi letto dell’ultima tenera affermazione del leghista salvini il quale parla di palermitanizzazione della città di milano. Una delle sue solite frasi buttate lì per caso, di quelle che gliele lasci passare tanto oramai si sa che i leghisti sono tutti pazzi. Pazzi fanatici che governano il paese.

Sarà la pioggia, gli animali, il timore o la speranza di essere trascinate via, verso lo stretto di Gibilterra please, anche la grecia va bene, con la soddisfazione cinica di vedere crollare miseramente il progetto del ponte sullo stretto, ma le parole di salvini proprio non le digerisco.

Il punto è che milano è già palermitanizzata. Di palermo si è presa la migliore manovalanza mafiosa, i soldi della mafia, gli amici degli amici degli amici che sono amici dello stalliere di Berlusconi e di dell’utri. L’unica cosa che salvini non vuole di palermo è la gente sana, le braccia che vanno a lavorare e anche tutti i nostri guai.

Se salvini parla di mafia e appalti sulla expò perché non parla di mafiosizzazione di milano? Perché mette in bocca alla gente il pregiudizio che vivere, pensare, parlare alla palermitana sia peggio che vivere, pensare e parlare come un buzzurro della politica come lui?

E’ sempre il nord che non capisce, che continua a mettere in scena la liberazione delle donne per nascondere il razzismo, come già fu per l’imperialismo in Afghanistan, dietro nobili motivi. Come la ridicola scena della donna trevigiana, in territorio di gentilini, che si dichiara spaventata dalla donna con burqa. Stessa pantomima della piscina – sempre da quelle parti – a proposito del burkini.

La donna occidentale che non proferisce verbo a proposito di tutte le prevaricazioni che le donne italiane subiscono che parte all’arrembaggio per sradicare una donna dai suoi usi, toglierle un burqa e infilargliene un altro, il suo.

Donne che non hanno niente da dire rispetto alle violenze che altre donne, straniere anche quelle, denunciano nei lager libici e nei lager italiani, i cie, centri di identificazione ed espulsione, dove emergono sempre più casi di abusi ai danni di donne inermi da parte di aguzzini di ogni tipo.

Donne che non si ribellano e che si accontentano di farsi rappresentare dagli uomini. Peccato non tutti/e siano d’accordo come dimostrato a taranto dove la giunta provinciale è stata dichiarata illegittima perché non conteneva nessuna donna.

In italia abbiamo un grave problema. Molte donne vedono il sessismo degli altri solo quando bisogna servirsene per legittimare o mettere in atto mentalità e provvedimenti razzisti.

Noi odiamo il patriarcato, i machismi, i sessismi degli altri. Non siamo complici di quello che accade ad altre donne perché ci opponiamo ad ogni abuso che loro subiscono.

Qui siamo in italia e l’italia sta perpetrando un abuso enorme nei confronti di queste donne. Le lascia stuprare, violentare, morire nelle acque del mediterraneo. Nessuna commozione, nessuno sentimento di solidarietà, nessun aiuto per la liberazione di queste donne che l’italia respinge o che imprigiona solo perché la legge le ha dichiarate clandestine. Nessuna comprensione.

Gli uomini e le donne che parlano di burqa e poi mandano a morire le straniere altrove dovrebbero vergognarsi di esistere.

Siete persone cattive e se riuscissi a palermitanizzarvi un po’ il cervello con una minima dose dell’intelligenza e della umanità che esiste nel sud non potreste che diventare persone migliori. le persone non sono insetti da tenere fuori dalla porta. Imparate.

Il 17 ottobre, ricordate, a roma, alle 14.30 in piazza della repubblica c’è la manifestazione nazionale antirazzista. Prima di quella data altri appuntamenti in varie città, alcuni già avvenuti e altri ancora da fare come quello del 26 settembre a Firenze ore 14.30 a piazza san lorenzo: nessuna/o è clandestina/o!

Ps: a tutti quelli che ce lo chiedono la risposta è no, non eleggeremo i giornali che alimentano il clima d’emergenza per vendere più copie millantando il ruolo di pasdaran della comunicazione quali nostri capi della lotta rivoluzionaria. Abbiamo già visto che basta il richiamo all’unità nazionale per ristabilire la loro vera funzione. Speriamo nella comunicazione indipendente e nella libertà della rete, amen. 

Posted in Anticlero/Antifa, Corpi, Iniziative, Omicidi sociali, Pensatoio, Precarietà.


One Response

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  1. Mat says

    Palermitanizzerei tutti quegli imprenditori del nord che sfruttano i lavoratori del sud (e gli extracomunitari) o che riempiono il sud della loro merda. Farei raccogliere con la lingua a Salvini tutta la spazzatura di Napoli che le imprese del nord hanno mandato, spesso illegalmente.