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Appunti eretici

A roma hanno trovato un senegalese, un lavavetri, morto con un colpo in testa. Si capisce che quel poveraccio non si può paragonare ai soldati che lottano per la libertà di tutti i pianeti dell’universo e corrono alla conquista di marte. Si trattava solo di una persona che lottava per la propria libertà. Quella di restare a dormire con il freddo e la pioggia in un parco dove oramai non transita uno straniero neanche a pagarlo. Hanno rastrellato di tutto, anche le colonie di formiche venute dalle terre confinanti. Certo era troppa roba lasciare che un uomo inoffensivo continuasse a vivere di quel poco con il quale viveva. In fondo chi l’ha ammazzato deve essere stato un benefattore, diciamolo, lo ha liberato da una vita di miseria e sacrificio. Una regalo, una eutanasia concessa agli stranieri con i saluti di tutti coloro che alimentano cultura razzista. Alla meglio quest’uomo sarà finito nelle fosse comuni. Altro che funerali di stato e grandi e commosse preghiere dei cattolici.

Treviso ci sono state polemiche sulla chiusura del Ramadan avvenuta in un prato sul greto del fiume Piave, spazio concesso dal Comune di Susegana: ieri un migliaio di musulmani si sono ritrovati per pregare in località Ponte della Priula ad un passo dal Fiume Sacro alla Patria. Su questa "concessione" ha ovviamente avuto da ridire Giancarlo Gentilini, umano prosindaco di Treviso, che ha ricordato che «il Piave è vietato agli zingari, ai tossicomani, alle puttane e ai culattoni. Ora deve essere vietato anche agli islamici».Gentilini ha citato la Leggenda del Piave: «Il Piave mormorò, non passa lo straniero. Con le loro preghiere gli islamici forse hanno inneggiato all’11 settembre e al 17 settembre. Insomma, c’è puzza di terrorismo. Ma se gli islamici tornano sul Piave, allerterò le forze dell’ordine affinché li blocchino». Il Movimento Fiamma Tricolore da parte sua ha parlato di «costernazione» per un evento del genere avvenuto sul fiume: «Il sacrilegio più becero perpetrato alla nostra identità». 

Volendo essere serena nel commentare questa notizia diciamo che questi signori non conoscono la storia. Lo straniero che non si voleva fare passare dal piave era un colonizzatore. Quello che non vogliono fare passare gli umanissimi signori di cui abbiamo parlato invece sono persone che sfuggono la colonizzazione di altri imperi, compreso il nostro.

Due sere fa durante la puntata di Presa diretta sui tagli alla sicurezza e sulle ronde abbiamo capito che le ronde possono uscire solo se accompagnate dalla polizia. Ovvero le ronde sfilano per i quartieri e la polizia le protegge per evitare casini. Tutto ha molto senso, in effetti. Potete vedere la puntata intera sul sito della rai.

A milano la chiusura del ramadan è stata caratterizzata dall’espressione fascinosamente piagnona della santanchè. Penso che sarebbe utile organizzare un presidio davanti alla clinica di chirurgia estetica che le ha messo addosso il burqa di silicone e botulino per provare a togliergliene un po’. Proprio perchè – come dice lei – in italia vale la legge che dice che i volti occultati da parvenze fasulle non sono esattamente graditi.

A bologna tra un paio di giorni c’è un incontro per organizzare una manifestazione il 2 ottobre contro la logica della paura e la strumentalizzazione delle aggressioni a donne, gay, lesbiche, trans per legittimare pacchetti sicurezza e libertà di transito ai movimenti di estrema destra. Se vi trovate nei dintorni fateci un salto.

Durante le ultime due giornate vi sarete certamente accort* dello sciacallaggio dei media – tutti i grossi media, nessuno escluso – intorno alle figure di bambini sfruttati per legittimare la guerra in afghanistan. Sono i figli dei militari, dai volti ben visibili, coinvolti loro malgrado nel reality war e nella retorica che ruotava intorno alle bare "dei nostri soldati". Un innocente bambino col berretto militare che indicava un punto imprecisato diventava un piccolo patriota che indicava orgoglioso la bara del padre, il pianto di un altro bambino diventava l’orgoglio per l’eroe che aveva combattuto per la libertà. Usare i bambini per fare propaganda di guerra evidentemente nel nostro paese è lecito. Piccoli patrioti crescono, insomma.

Il 3 ottobre c’è la manifestazione per la libertà di stampa parte seconda, quella dopo il break pubblicitario, i consigli per gli acquisti delle milizie italiche, quella inframmezzata tra bandiere a mezz’asta e titoli in apertura delle prime pagine in cui tutti, compresi i giornali che si direbbero minacciati dalla assenza di libertà (che sono orgogliose di annunciare le adesioni dei vip, dik dik e cugini di campagna inclusi), hanno parlato il linguaggio degli imperialisti, giustificato la guerra in afghanistan, coccolato la retorica dei patrioti caduti per la libertà non si capisce di chi. Per noi, l’ultima eresia: non andremo neppure se ci pagano. I motivi li abbiamo già spiegati QUI

Posted in Anticlero/Antifa, Omicidi sociali, Pensatoio.


One Response

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  1. Mat says

    Da eretico non posso che condividere questo appello, perché non si può parlare di libertà di espressione a corrente alterna e dare un colpo al cerchio e uno alla botte.
    Aggiungo che tra tutti i fascistelli che vanno a fare le ronde molti vengono dall’esercito o dalle forze dell’ordine. Questo vorrà dire qualcosa? o no?

    Questo video mostra che cosa intendono per sicurezza il nostro governo e i suoi sindaci fedeli alleati:

    http://www.archive.org/details/MaglianaResiste

    Un saluto eretico.