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L’ipocrita unità d’italia di un governo separatista

Vi giuro che vorrei veramente essere dispiaciuta per il lutto nazionale. Vorrei commuovermi e stare sull’attenti ad ogni evocazione patriottica. La vedo, l’italia nazionalista e colonialista che si stringe attorno ai caduti e il governo avrà altri morti sui quali speculare. Ma non in mio nome perchè io questa guerra non l’ho mai voluta.

E mi dispiace veramente tanto per ogni ragazzo all’inseguimento del mito di macho-man, per le brave persone che capita di incontrare e che li vedi davvero ingenui e immaginano di fare del bene. Mi dispiace molto ma il richiamo all’unità patriottica, questa ennesima emergenza che io e tanti altri non abbiamo mai voluto, questa cosa che ci piove addosso, sarebbe forse il sostituto di ogni altro tipo di collante sociale?

E ci risiamo: c’è il fischio di raduno della ragion di stato e tutti sull’attenti a celebrare una nuova unità.

Tutti fermi dunque, congelate gli stomaci e chi se ne fotte se siete disoccupati perchè, vedete, in afghanistan i NOSTRI soldati (?) sono morti. Bloccate la digestione, accontentatevi delle briciole, per oggi a colazione vi nutrite di inno di mameli e delle parole incrociate del premier e del ministro la russa.

Tutti fermi, come quel gioco, un due tre stella, sospese le manifestazioni, rinviato il grande raduno del secolo sulla libertà di stampa e mi è passata la voglia, nel senso che mi dispiace di averla presa sul serio, di averci creduto davvero che fosse una iniziativa sentita. Invece evidentemente no: alla fine ognuno gioca il suo ruolo e quando il richiamo del sentimento nazional-popolare incombe tutti si inginocchiano, proni, in direzione di una mecca differente.

Tutti fermi, uomini e soprattutto ferme voi donne. Abbiate pietà per il maschio ferito e ucciso per la LIBERTA’ delle aziende che sono andate a speculare sulla ricostruzione e sullo sfruttamento delle fonti di energia. E anche voi, femministe della malora, ma di che vi lamentate in fondo. Dite che le leggi sono peggiorate per le donne? Che le donne afghane nel matrimonio sono obbligate a copulare altrimenti vengono lasciate digiune? Dite che non sono libere di fare nulla? E che importa: non è mica questo il momento di dire queste cose. Tutte ZITTE. Tutte ferme perchè i nostri patrioti, i valorosi soldati sono caduti in guerra e chi se ne fotte se noi non abbiamo un ministero della guerra e se abbiamo violato la costituzione un milione di volte sin dal kosovo e anche prima.

I disoccupati tacciano, le donne tacciano, la stampa minacciata e intimidita taccia, le voci del dissenso tacciano. Taccia anche chi si lamenta del fatto che al governo non bastano più i giornali di berlusconi. Ora usano anche i siti dei ministeri per fare comunicazioni private. Come se io fossi impiegata al comune e decidessi di scrivere nella home page del sito comunale quello che mi pare.

E voi, così terremotati ed esigenti, non vi è bastato avere in mano le chiavi di alcune casette consegnate direttamente dal migliore capo del governo in 150 anni di storia? Non vi è bastato stare in mondovisione? Avete sofferto, e fa parte della gavetta, così siete arrivati in tivu’, finalmente un reality tutto vostro. Non siete contenti? INGRATI.

Zitti e mosca i disoccupati, le donne, i froci, i terremotati e che noia questi stranieri, sempre stranieri e stranieri e stranieri che arrivano da tutte le parti. Ha ragione bossi, bisogna fare la padania libera e tutto il resto d’italia schiava. Poi ci si fa un bel muro e noi sudditi tutti sotto la parete a cantare l’inno nazionale, un incrocio di silvio c’è e della cantata leghista, quando c’è da piangere i NOSTRI morti ITALIANI.

E vorrei fare una domanda. Dite di no? Zitta, sto zitta. Solo una e poi basta: ma dato che siamo europa unita e che siamo cittadini europei, si può sapere perchè ancora dobbiamo cantare l’inno patriottico di una nazione sepolta dalla monnezza e dai crolli delle opere costruite in cemento depotenziato?

Ps: Volessimo piazzare giusto ora le centrali nucleari, mentre siamo nel vivo della vicenda e approfittando della commozione, chè si può fare sentire in colpa un sacco di gente per qualunque cosa si dica, sarebbe una bella mossa, nè? 

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Posted in Anticlero/Antifa, Omicidi sociali, Pensatoio.


2 Responses

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  1. silien says

    un bel commento di Fulvio Abbate
    http://www.youtube.com/watch?v=lfqTnbXP7JA

  2. Mat says

    Infatti è proprio quello che vogliono fare nella mia città, meta di turismo che affaccia sulla costa, dove, dopo la chimica e la turbogas, vogliono metterci pure la centrale nucleare e le pale eoliche “off shore” che vanno tanto di moda, in mezzo al mare, a deturpare il paesaggio marino.
    E questo nonostante tutta la popolazione, compreso il consiglio comunale, maggioranza e opposizione siano contrari.

    Scusa per la divagazione, comunque non è poi tanto lontano dall’argomento. Dell’inno di mameli non so che farmene, scritto tra l’altro da un poeta mediocre e da un musicista altrettanto mediocre, e non so che farmene nemmeno di questi contestatori da operetta che si affannano tanto contro la censura e poi sono sempre pronti a tornare sull’attenti al primo ricatto propagandistico del potere.
    Se la facciano loro questa manifestazione sulla libertà di espressione che contribuiscono loro stessi a reprimere, rispondendo agli squilli di tromba dei fascisti. Io contro questo schifo di guerra non sto zitto e non “rendo omaggio ai caduti” che potevano anche fare a meno di andare a massacrare civili inermi. Non rendo omaggio alla “pace, la libertà e la democrazia” perché non ci sono.

    Mi fa piacere tra l’altro che tu abbia detto questo, perché questa faccenda dei caduti ha svelato un bel po’ di altarini e di complicità nascoste, compresa quella tra governo e opposizione, brava.