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Buoni e umani per finta

Le pagine dei giornali si riempiono di inutili discussioni sui cecchini del centro destra che dicono ad altri del centro destra di restare in riga, in fila per due, come fascismo vuole.

Il gioco dell’estate è smarcarsi per finta, mostrare l’indignazione dei fascisti perbene, come fosse possibile immaginarsi fascista e nello stesso tempo perbene, di quel perbenismo non ipocrita, che lavora sull’italia senza offrire il fianco, il voto, la propria corrente di partito in aiuto per l’approvazione di leggi che sono strumento di razzismo, incentivo alla xenofobia.

Da un lato approvano una legge che dichiara gli stranieri rei di clandestinità e poi parlano di lasciare votare quelli che si distinguono per italianità acquisita. Il cosiddetto equilibrio del centro, la moderazione che sposa la dimensione cattolica della pietà per l’oppresso senza restituirgli quella dignità di persona che culturalmente e legalmente gli viene negata.

Alemanno è del correntone Fini e già si è distinto per sgomberi dei campi rom, per lo sgombero di tantissime famiglie che avevano occupato un palazzo che non serviva a nessuno e continua con questa persecuzione che ha colpito anche gli occupanti dell’8 marzo. Sgomberati dopo due anni di occupazione e recupero di uno spazio pubblico abbandonato al degrado, riaprendolo al quartiere fatto anche di gente che lotta contro lo sfratto. Gli occupanti stamattina sono stati prelevati dai carabinieri alle 4.40, perché è così che si comporta il regime. Agisce al buio.

Sono entrati con la forza nell’edificio della ex-scuola che ospitava tante persone, famiglie di sfrattati, precari, disoccupati, e li hanno costretti a rifugiarsi sul tetto per difendere il loro spazio. Hanno perquisito per sgomberare, sfondando le porte per terrorizzare i bambini che dormivano, e tuttavia non riescono a buttarli fuori.

Hanno portato via cinque compagni dopo una identificazione massiccia colpendo un movimento che fa paura alla classe politica incapace di risolvere i problemi della casa, del lavoro, della precarietà, dell’assenza di reddito e che teme che queste questioni mobilitino lotte generalizzate.

Roma è sempre più capitale di una politica discriminatoria che usa la paura per nascondere i problemi e parla di sicurezza spostando, come tutto il centro destra, il problema della insicurezza sulla casa e sul lavoro su una questione di ordine pubblico. Emergenze sociali che non sono in grado di affrontare se non con metodi repressivi.

Perciò nessuno crede alla moderazione, alla presunta laicità, all’apertura sulle questioni dell’omofobia. Tutti modi per assimilare altri soggetti al correntone del pensiero unico sulla sorveglianza della proprietà, sui corpi come proprietà, sulla “sicurezza” intensa in senso militare.

La società che hanno messo in piedi è totalmente impari, con caste di intoccabili e cittadini/e indifesi. La polizia può accusarti se li chiami bastardi, dopo il ripristino dell’oltraggio a pubblico ufficiale, però tu non puoi accusarli se loro eccedono con il manganello, se abusano del loro ruolo. Il dopo g8 di genova ha prodotto soltanto questo: la polizia è e deve restare intoccabile.

Nel frattempo si celebra la celerità dell’arresto dell’aggressore omofobo di firenze, nordico, anzi padano con idee padane traghettate in toscana [a questo proposito leggetevi il dossier sulle aggressioni trans-omofobiche in italia a cura della rete Agaternon].

Il sindaco leghista di ponteranica – fanatico tra i fanatici che sputano sulla cultura e sui contributi sociali di ogni soggetto non avente residenza padana – continua a pensare che togliere la targa dedicata a peppino impastatosia una grandissima pensata.

La gelmini decide che gli insegnanti antirazzisti vanno mobbizzati e licenziati e che bisogna stabilire un tetto per gli alunni stranieri.

A Padova un uomo ricoverato al centro ustioni ha scatenato il caos in reparto con urla e insulti all’indirizzo di una infermiera congolese che avrebbe dovuto medicarlo. Centro Ustioni del Policlinico. Lui si chiama Livio Strumendo, impresario edile di Portogruaro, ricoverato dopo un incidente con gravi ustioni su braccia, volto, gambe, ha rifiutato la medicazione dell’infermiera congolese Isabel, 40 anni, impiegata da tempo all’interno del centro. “Non voglio che i negri mi tocchino. Tutti a casa, Bossi ha ragione”. L’ustionato ha dato in escandescenze e si è persino strappato le bende per esplicitare la sua xenofobia.

A venezia i leghisti eccitati al suono di “padania libera” che i capi razzisti della lega hanno urlato per tutto il fine settimana, hanno aggredito due camerieri perché di nazionalità albanese.

Eccola l’italia in cui viviamo. L’italia che le persone di buon senso devono avere il coraggio di vedere. Non è una questione ideologica, non lo è mai stata. Non si tratta di una opposizione per partito preso. E’ guerra civile, con truppe organizzate di squadristi che hanno la libertà di fare ciò che vogliono e con protettori della destra xenofoba che chiacchierano dai palchi dei congressi dei partiti parolai invece che togliere appoggio ad un governo che sta creando uno scempio.

L’unica cosa vera è che i dibattiti interni al centro destra hanno poco di libero e di laico. Sono dibattiti per la poltrona, per ottenere spazio dentro e fuori il partito. Dibattiti per meglio posizionare il proprio culo.

Di quello degli stranieri, delle persone senza casa, dei bambini figli di precari, di immigrati, di disoccupati, non frega niente a nessuno.

Non serve a nulla neppure l’esistenza di quell’inutile parassita che è la chiesa cattolica. Io laica, atea, chiedo: Dov’è la linea etica, la morale. Tutti pronti a obbedire alla chiesa quando c’è da privare le donne del diritto all’interruzione di gravidanza con meno dolore e nessun parlamentare cattolico che abbia votato contro il pacchetto sicurezza, contro leggi razziali terribili, contro provvedimenti che riportano l’italia indietro di decenni.

Dove sono i cattolici adesso? Qual è il peso dei cattolici? Il peso reale, di una comunità che piega i tanto sbandierati valori cosiddetti “cristiani” all’avidità, alla cattiveria, alla totale assenza di pietà.

Tutti complici, a parte qualche raro esempio di opposizione, tutti visibilmente e vigliaccamente complici. Tutti impegnati in omelie di facciata mentre nelle sagrestie si invitano i "fedeli" a votare per il centro destra. Tutti ad insegnare l’amore per finta, quello di un uomo nato in terra araba che hanno deciso essere bianco, biondo e con gli occhi azzurri e che chiamano gesù. Uno del quale si dice camminava tra gli umili, i poveri, gli oppressi, e che oggi probabilmente finirebbe in un centro di identificazione ed espulsione e poi deportato in un campo di concentramento libico. Tutti impegnati a misurare il loro potere sulla libertà di scelta degli individui di mettere fine alle proprie sofferenze o di portare avanti una gravidanza desiderata attraverso la procreazione medicalmente assistita o la maternità responsabile. Tutti impegnati ad impedire che la vita dei viventi sia rispettosa per tutti, uomini, donne, gay, lesbiche, trans. Tutti a fare a gara a chi è l’inquisitore più inquisitore di tutti. Tutti d’accordo. Tutti senza umanità. E questo rende evidente, se non lo fosse stato fin troppo già da prima, quanto sia inutile il teatro di un signore ingioiellato che si affaccia alla finestra ogni domenica per interferire con la politica solo quando gli fa comodo.

Tutta qui la cristianità. Tutto qui il potere. Tutto qui il progetto autoritario che sposa stato e chiesa in un unico intento: quello di piegare le umane genti al loro potere.

In fondo, il mondo è pieno di puttane di regime. Peccato vi sia una concentrazione così massiccia di questi soggetti giusto nel nostro Stato.

—>>>l’immagine sui più accaniti stalker d’italia viene dalle menti che gestiscono il blog Subvertising 

Posted in Anticlero/Antifa, Omicidi sociali, Pensatoio, Precarietà.