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Troppa violenza domestica: riportiamole a casa. Così disse la Ministra

Un uomo spara ad una donna e poi si suicida. Ancora nella zona di Roma. Stavolta lei non è la moglie nè la fidanzata. "La donna era sposata con un altro" – tiene a precisare il corriere – "sposata, madre di due bambini, probabilmente la sua amante" – continua.

Non importa che sia morta per mano di un uomo. L’ennesimo che ha sparato per "motivi di gelosia". Giustificazione che mi ricorda tanto i tempi della scuola e il blocchetto delle giustificazioni "assente per motivi di famiglia", "assente per motivi di malattia". Mai assente perchè odiavo stare a scuola e volevo andare a zonzo.

Importa che sia una donna sposata con un altro e madre di due bambini. Il corriere lo dice con garbo, devo riconoscerlo – "probabilmente la sua amante" – come se risiedesse lì il motivo della morte della donna.

Morta di adulterio, potremmo dire. Per il delitto d’onore, semmai l’avesse uccisa il marito, sarebbe stato giustificato. Ma dato che è stato l’amante a togliere una madre ai suoi due bambini come la mettiamo?

E’ certamente una storia che manda in confusione anche le menti più organizzate a trovare alibi per i machi assassini.

Morta di adulterio e di irresponsabilità. Perchè se lei fosse rimasta a fare la moglie e la madre certo il massimo che poteva succederle era di morire per mano del marito, come per un altra donna – sopravvissuta per caso – che oggi risulta ricoverata per una coltellata ricevuta per dessert.

Siamo fregate fuori e dentro casa. Non c’è scelta, non c’è religione. L’amante che si permette sentimenti di gelosia per la moglie di un altro. Roba da pazzi. Con tutte le belle ragazze single che ci sono in giro doveva ammazzare proprio una che era già impegnata? Ma insomma, un pò di criterio nella scelta delle donne alle quali togliere la vita. Non c’è dunque un’etica, una deontologia del femminicida?

Evidentemente faccio della macabra ironia e mi chiedo se mai questa donna sarà ricordata, compianta come una che aveva diritto di vivere o come una che se l’è andata a cercare.

E dire che proprio oggi comincia la conferenza contro la violenza sulle donne, sessione speciale del g8, con la carfagna che è prontissima a dimostrare che il problema deriva dalle altre culture e non si capisce come mai allora la maggior parte delle donne morte e stuprate, incluse tante donne stranieresono state brutalizzate da un italiano

Certo ieri la ministra doveva fare bella figura e per introdurre la conferenza ha rilasciato una intervista nella quale riconosce che in italia c’è del machismo (e buongiorno!). Poi però parla di Hina e il razzismo governativo viene fuori con tutta la sua forza e viene fuori anche l’intenzione del g8: quella di legittimare le politiche razziste dichiarando le donne esclusivamente vittime delle culture straniere. 

La carfagna continua a stupirci e riconosce che il livello di violenze domestiche è altissimo. Così tira fuori il suo piano per "salvare le donne": riportarle all’ovile. La cosa buffa è che la carfagna e le donne del pd, per esempio, sono perfettamente d’accordo. Entrambi parlano di conciliazione del lavoro di cura e delle professioni esterne. Insomma le donne o sono vittime delle culture straniere o di se stesse (mai di un uomo) e la soluzione per impedire le violenze domestiche per le donne sarebbe quella di riportarle a fare lavoro di cura. Conciliazione significa in poche parole questo: rendere ancora più brevi e più flessibili i momenti di lavoro esterno per "consentire" (leggasi: obbligare) le donne a compiere lavoro di cura familiare. Tutto molto coerente con i piani economici che vogliono le donne sempre più fuori dal mercato del lavoro e sempre più dipendenti dagli uomini.

Che sia proprio la dipendenza economica uno dei maggiori motivi che causano vittime di violenza maschile, alla carfagna naturalmente non passa neppure per la testa.

E come potrebbe lei che parla di machismo in italia e poi, come dice Giulia: "appartiene a un partito che fa del fallocentrismo una bandiera, si bisbiglia con una certa convinzione che occupi il posto che occupa per favori erotici concessi alle persone giuste. Eppure non si sente un filo ridicola, a parlare di "maschilismo", lei che è perfettamente integrata nel sistema".

Stiamo a vedere. Presto su queste pagine il report della conferenza dalle vive parole delle nostre agenti segrete all’havana. 

—>>>ecco il discorso di apertura della ministra alla conferenza. Co-firmata dalla ministra spagnola. Così ci spieghiamo qualche parola di buon senso e il riferimento alla concordia – in casa – che la ministra italiana promuove. Concordia in casa significa che le donne, come faceva mia madre, per una non meglio precisata "pace in famiglia", si sobbarcano tutto il lavoro senza lamentarsi mai. 

—>>>Immagine presa in prestito da qui 

Posted in Corpi, Omicidi sociali, Pensatoio.


One Response

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  1. Vittoria says

    Con un po’ da ridire sull’atteggiamento di mio padre e mio fratello, con molto da ridire sul comportamento del “primo scemo che passa” quando cammini per strada o quando ti relazioni, e con tantissimo da ridire sul quadro fatto da Mara Carfagna, io uscirò con indosso qualcosa di nero. L’immagine mediatica proposta è quella di una rosa bianca, la donna, nutrita tramite la violenza di qualcosa che la fa annerire. Il buon cuore di chi si astiene dalla violenza può farla tornare bianca nutrendola di acqua pulita. Ebbene attenzione, oltre ad essere Flora sono anche e sopratutto Atena, e non starò a ricamare in veranda con un vestito candido sperando che a nessuno venga voglia di sporcarmelo. Per questo, e per molti altri motivi, oggi mi vestirò di lutto.