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Padre preoccupato o stalker in cerca di legittimazione sociale?

Notizia del Corriere online: un uomo separato dalla moglie fa lo sciopero della fame. La ex moglie si è trasferita in un altra città con un altro uomo e con i suoi figli. Lo scioperante si dichiara preoccupato della salute psico-fisica dei figli e fa un appello ai giornali per raggiungere i bambini e sapere se stanno bene.

I bambini – secondo il suo racconto – non avrebbero più la disponibilità di un telefono per ricevere e fare chiamate. Lui li avrebbe cercati dappertutto e suo suocero, in passato, lo ha già denunciato per molestie telefoniche. Nel frattempo il genitore disperato si è rifugiato da sua sorella che – sempre da quanto riportato nella notizia – ha chiamato la polizia per buttarlo fuori di casa, madre e sorella hanno chiamato anche l’ospedale per sottoporlo ad un Tso (trattamento sanitario obbligatorio, non avvenuto per mancanza di ordine del sindaco o di uno psichiatra preposto).

Il Corriere, ma anche tutti gli altri che ne hanno parlato, non approfondisce ed evita di dare una notizia corretta. Non c’e’ la versione della ex moglie e non si capisce perchè si viola la sua privacy e quella, più importante, dei bambini per seguire delle comunicazioni che persino la sorella dell’uomo ritiene evidentemente poco serene.

Ad esempio: è possibile che questo uomo non possa più raggiungere i figli telefonicamente perchè li usava per fare stalking telefonico ai danni della moglie? E’ possibile che questa donna si sia allontanata dalla città o abbia cambiato casa e numeri di telefono perchè si sentiva perseguitata e nell’impossibilità di vivere la sua nuova vita? E’ possibile che la donna si sia allontanata avendo pieno diritto di portare con se’ i bambini? Il corriere, e le altre fonti stampa che hanno copincollato la notizia d’agenzia, hanno avuto la serietà di verificare presso il giudice che si è occupato della separazione dei due a chi esattamente sono stati affidati i bambini e quando e come il padre può vederli? Siamo dunque di fronte ad un abuso da parte della donna o ad un delirio ossessivo di uno stalker al quale il corriere e tutti gli altri media stanno prestando il fianco?

Le persone non spariscono in un nonnulla e specialmente se il tizio di cui parliamo ha fatto denuncia e la sua ex ha semplicemente cambiato città – restando in territorio italiano – non è certamente difficile rintracciarla o costringerla ad assolvere ai doveri che una eventuale sentenza di affido le impone.

Sarebbe interessante capire il perchè di questa separazione. Capire – ed era compito dei giornalisti che si sono occupati del caso il farlo – dal giudice che ha sancito la separazione se l’uomo di cui parliamo è un genitore realmente preoccupato o invece un ex marito che non si rassegna a perdere il suo ruolo all’interno di un nucleo familiare del quale non fa più parte.

Sarebbe stato fondamentale capire se i bambini sono stati affidati alla madre, se lei è autorizzata a portarli con se’, se al padre è concesso di vederli e in che occasioni e se così era eventualmente mettere in dubbio la genuinità della preoccupazione dell’uomo nei confronti dei suoi figli.

Generalmente i bambini vengono affidati a chi è in grado di prendersene cura, nutrirli, mandarli a scuola, curarli, amarli, essere attenti alla loro serenità prima che a se stessi e l’appello rivolto per sapere se i bambini stanno bene sembra davvero esagerato per essere credibile giacchè si parla quasi di rapimento, come se ci si aspettasse che fossero in stato di grave abbandono e denutrizione, il che sarebbe una accusa davvero grave. Come se si volesse forare il muro di rispetto e discrezione che tutela normalmente i bambini per coinvolgerli in una diatriba che riguarderebbe solamente i due coniugi. Come se si volesse attirare l’attenzione sulla propria disperazione di uomo che non vive bene la separazione piuttosto che mettere innanzi a tutto la serenità e il bene dei propri figli. 

Ed è di questo egoismo che gli uomini spesso si fanno protagonisti. Conoscere il motivo della separazione, dicevamo, sarebbe stato importante perchè, come dicono gli avvocati matrimonialisti italiani, c’e’ un gran problema ad autorizzare affidi congiunti o visite frequenti ai padri che hanno commesso atti molesti che usano i figli solo per raggiungere le ex mogli e fare loro del male. 

Se così fosse saremmo di fronte al primo caso di stalking via stampa nazionale. Se così fosse saremmo di fronte ad un uomo che non è in grado di anteporre il bene dei suoi figli al proprio e che li usa per essere ancora presente, in maniera ossessiva, assidua, molesta, nella vita della ex moglie. Se così fosse la ex moglie potrebbe citare per danni alla sua privacy e alla serenità dei suoi figli l’ex marito e i giornali che ne hanno pubblicato il delirio.

Simili deliri – se di questo si tratta – sono buoni per programmi tivu’ della fascia pomeridiana e non per quotidiani nazionali come corriere e repubblica.

Noi speriamo davvero che si tratti di una notizia sensata e speriamo davvero si tratti di un abuso della madre che ha privato i suoi figli di un genitore. Lo speriamo e non abbiamo alcuna difficoltà a dichiararci solidali con quei bambini se effettivamente stanno soffrendo in qualche modo perchè i bambini non dovrebbero essere usati mai ne dalle madri ne dai padri. Ma se così non fosse e se si sta regalando legittimità ad uno stalker che mette a rischio la serenità della sua ex moglie e dei suoi figli ci chiediamo allora come farà la stampa nazionale ad essere credibile dopo un errore del genere. 

—>>>l’immagine viene da qui 

Posted in Corpi, Misoginie, Omicidi sociali, Pensatoio.


One Response

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  1. anonimo meridionale says

    in effetti, da quel che leggo , il caso è un po’ troppo strano per vedere una vittima nel marito .
    prima dell’affido condiviso gli abusi da parte delle madri (a danno dei padri) erano all’ordine del giorno ma oggi non vi dovrebbero essere problemi di sorta in questo settore.
    la faccenda un po’ puzza … chissà quale è la verità e la verità processuale soprattutto