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Stupri di gruppo con telefonino

Non un giorno senza che una donna sia uccisa o violentata. Così anche oggi ci troviamo a fare la lista degli stupri della settimana. Stavolta il primo premio lo vince Napoli. 

Primo settembre: una donna russa va a mangiare in una pizzeria, il pizzaiolo – italiano – la vede e decide di seguirla per esigere la mancia. La stupra vicino alla chiesa della Madonna di Fatima e se la Madonna di Fatima fosse stata presente in carne ed ossa scommetto che avrebbe stuprato anche lei.

Due settembre: una ragazza va ad un appuntamento con un tizio. Il tizio la costringe a fare sesso. Arrivano gli amici del tizio, in gran parte minorenni. Sono otto in tutto. La toccano, la palpano, la spogliano, la riprendono con il telefonino e minacciano di mettere in rete le immagini se lei non ci sta. La ragazza napoletana per fortuna se ne frega e scappa e urla più forte che può.

Non uno di questi otto balordi si è tirato indietro. Non uno di loro ha detto agli altri di smetterla.  

Non se ne parla come non si è parlato dell’altro fattaccio con filmato e puntuale minaccia di sputtanamento della ragazza su internet. 

Non si verrebbe a sapere nulla se la ragazza in questione non fosse riuscita a fuggire o non fosse stata aiutata per chissà quale colpo di fortuna.

Eppure questa storia diventa sempre più frequente.

Perciò è necessario riaffermare dei concetti fondamentali che a voi, amiche e sorelle che leggete, potranno servire:

voi avete diritto a incontrare chi volete, quando volete e come volete; avete diritto a farci sesso e a non sentirvi in colpa per questo. Usate delle precauzioni, preservativi e contraccettivi che vi impediscono contagio di malattie e gravidanze indesiderate e andrà tutto bene. (alla vostra destra, alla voce manuali laici, troverete alcuni manuali che vi potranno servire sulla sessualità e la prevenzione)

voi avete diritto a vivere, amare, desiderare, uscire, respirare come chiunque altro sulla faccia della terra.

voi avete diritto a sentirvi sempre dalla parte della ragione se un ragazzo esige da voi più di quanto voi vogliate dare. Il sesso deve essere vissuto consensualmente. Chi non rispetta questa elementare regola ha torto.

se voi state facendo sesso e qualcuno usa il telefonino per filmarvi e ricattarvi è lui che sbaglia e non voi. Il suo comportamento può essere denunciato. Voi siete le vittime.

se voi non avete nessuna intenzione di fare sesso e qualcuno tenta di stuprarvi o vi stupra ricattandovi, tenendovi sotto scacco attraverso l’uso di immagini sappiate che è lui che sbaglia e non voi. Non dovete vergognarvi di niente. Siete di fronte ad uno stupratore e potete denunciarlo. Voi siete le vittime.

se avete paura che quelle immagini faranno cambiare idea ai vostri genitori, ai vostri compagni di scuola, ai vostri amici circa il loro affetto nei vostri confronti sappiate che non è così. Chi è vittima di un ricatto, di una intimidazione, di uno stupro merita tutto il rispetto e l’aiuto possibile. Se davvero c’e’ qualcuno tra le persone alle quali tenete che può tenere conto di quelle immagini per attribuirvene la colpa sappiate che non merita il vostro affetto ne’ la vostra comprensione. Purchè voi sappiate che non è mai colpa vostra.

Non dovete vergognarvi di niente. Sono i ragazzi che fanno cose così brutte e tristi da doversi vergognare. E’ loro la colpa, la responsabilità. Loro la vergogna. A loro va tutto il nostro e il vostro disprezzo. 

Ripetiamo: su questo genere di violenze potete leggere alcuni post interessanti "Foto hard su internet, cause ed effetti" e "Quando lui pubblica foto e video per fare violenza su di lei"

Piena solidarietà a tutte le donne e le ragazze vittime di violenza maschile. 

Posted in Corpi, Omicidi sociali, Pensatoio.


3 Responses

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  1. Elisabetta says

    Già, le cose ovvie.
    Quelle che dovrebbero essere scontate, ma non lo sono affatto.
    Dovrebbe essere scontato che io sia una persona, e in quanto tale vorrei essere rispettata e considerata. Tra i conoscenti, i colleghi, gli amici, in ufficio, in famiglia, ovunque.
    Una cosa che mi fa imbestialire sono quelli che si credono immuni dai pregiudizi e dal maschilismo, quelli che sono sicuri che si, beh, le donne sono state discriminate in passato, vero, ma ora, ora no. Adesso hanno la parità. Hanno tutto, e forse anche qualcosa di troppo. Ad esempio in discoteca ci fanno entrare gratis (quante volte me lo sono sentita dire). Cazzo che privilegio. Peccato che all’uscita magari ti ritrovi stuprata.
    Quelli che non lesinano le battutine mortificanti, gli stessi che ritengono normale che l’unico posto di una donna sia in una foto a corredo di qualche articolo interessante scritto da maschi, oppure in casa ad accudire figli/nonni/marito, oppure vabbè, anche in ufficio dai, però in fondo non si aspettano molto da te, in fondo rimani sempre una donna.

    Scusa per lo sfogo,ma proprio non ne posso più.
    E grazie per questo blog, appuntamento immancabile nelle mie giornate da qualche settimana a questa parte.

  2. fikasicula says

    luisa hai assolutamente ragione. è una schifezza dover passare il tempo a ricordarci cose ovvie. ma quello che accade ci dimostra che evidentemente ovvie non sono e che molti continuano ad insistere cancellando questi semplici principi con abominevoli bugie.
    è necessario che riprendiamo a fare passaparola. per noi, per le altre donne, per le ragazze, per tutte.
    un abbraccio

  3. Luisa says

    Intanto grazie, come sempre…
    Poi… il fatto che dobbiamo ricordarci a vicenda cose teoricamente ovvie in un mondo giusto e normale mi fa pensare e dire… (censura per rispetto a te)… “che schifo”… ma vi pare che dobbiamo ricordarcele a vicenda???? assurdo.. volgio dire .. ben venga e assolutamente e giusto ricordarcelo e sostenerci sempre, qui, o dove siamo… però… (riparolacce..)…
    Ripeto grazie…
    Luisa da Schio (VI)