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Noi non siamo razzisti

http://www.youtube.com/watch?v=4cK17orIPjA

C’e’ un onorevole
che si è dovuto rifugiare nella fredda europa perchè ha cantato un
coretto razzista da stadio contro i napoletani. E’ lo stesso onorevole
del branco "razzisti per passione" che emana odio da tutti i pori e che
nello sforzo di ritrovare radici storiche padane che non esistono ha
invece rintracciato la stoltaggine (o stoltitudine, fate voi) di tanti
razzisti del nord che fino a poche decine di anni fa trattavano
malissimo i "terroni" e che oggi continuano ad avercela con noi del sud
e con tutte le etnie che non caratterizzano la loro fascistissima
specie.

Lo stolto fa a gara
con altri stolti a chi la spara più grossa. Come i bambini discoli che
fanno cattiverie per vedere quanto è in grado di tollerare il genitore.
Così questi adolescenti in crisi invece che curarsi l’acne si ritrovano
a governare il nostro paese e a promuovere iniziative che istigano odio.

L’ultima che
ha interessato il signore del video fu la proposta di separare neri dai
bianchi in metro o nei bus. Apartheid formato leghista. 

Altre proposte
sono già passate. Le ronde, la barbarie del pacchetto sicurezza con il
suo reato di clandestinità che dichiara invisibili e condanna a morte
migliaia di esseri umani. Leggi razziali.

Qualche tempo fa l’azienda bus di milano ha rifiutato la candidatura di una persona perchè di altra nazionalità. Lui ha fatto ricorso e ha vinto
perchè la clausula razziale della necessità di cittadinanza per accedere
ad un posto di lavoro in italia risale al 1931 e non esiste che sia applicata ancora dopo gli anni di mussolini. Il
leghista del video allora ha detto che inonderà l’azienda di altre
mille domande di italiani perchè comunque devono avere la precedenza,
se non l’opzione assoluta, in quanto "razza" preminente. 

Il razzismo è
contagioso. Passa per le case e si rivela in ogni momento. Fa sentire
gli individui in diritto di uccidere, come è successo con Abba, per un misero pacco di biscotti, salvo poi giustificare
l’omicidio dicendo che non si è trattato di un atto razzista.

Il razzismo passa di bocca in bocca e quel canto odioso che è uscito fuori dalla voce dell’ex deputato della camera leghista è arrivato a treviso, comune animato razzistamente da un altro sindaco famoso per annunciare iniziative volte a "spazzare via i rom",
in una classe di ragazzini dove un giovane napoletano ha dovuto
chiedere di cambiare scuola perchè l’intolleranza è ingiusta e crudele
e fa vittime ovunque, anche dove non dovrebbe mai farne.

Una persona
che viene eletta per rappresentarci nelle istituzioni dovrebbe
ricordare di avere un ruolo di responsabilità: una responsabilità
morale, enorme, di trasmissione di saperi e idee al resto della
popolazione. E’ davvero semplice dominare. Tutti sanno fare i padri
padroni. E’ semplice comandare con la paura, servendosi dei pregiudizi.
E’ veramente difficile invece costruire e tenere in piedi una democrazia. 

Ma che parliamo a fare se fior di rappresentanti di governo educano le masse a fare i puttanieri o i lacchè dei potenti.

Impariamo
da questi episodi e almeno al sud, a napoli, a palermo, a catania, a
reggio calabria, a bari, a foggia, a caserta, a salerno, a benevento, a
campobasso, recuperiamo con orgoglio le nostre identità ribelli,
evitiamo di essere razzisti con chi è diverso da noi. Noi non siamo
come loro. Noi non siamo razzisti perchè quel razzismo lo abbiamo
subito e continuiamo a subirlo.

E che questo motto valga anche per le persone del nord che si sentono indignate per questa situazione. Se non volete che le vostre terre per prime continuino ad essere rette da sceriffi e podestà, scendete in piazza, fate qualcosa. Non venite certo qui a lamentarvi del fatto che dovremmo specificare che a nord non sono tutti razzisti. Siccome non lo siete, e lo sappiamo, allora fate sentire la vostra voce. Contro di loro, non contro di noi.

Posted in Anticlero/Antifa, Omicidi sociali, Pensatoio.