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L’utilizzatore finale

http://www.feministe.us/blog/wp-content/uploads/2009/03/sex-workers-rights.jpg

Ovvero il diritto alla modica quantità di prestazioni sessuali. Tutta una costruzione votata al riconoscimento dell’innocenza per il cliente mentre il giudizio morale pesa per intero sulle donne.

Il diritto all’utilizzo finale, che questo governo non autorizza neppure per il consumo di uno spinello di marijuana, invece viene dichiarato lecito se a fruirne sarebbe, secondo quanto ipotizzato dai giornali in questi giorni, il presidente del consiglio.

Una inchiesta strana che a parte i soliti culi eccessivamenti coperti di giganteschi tanga svela anche dettagli di un commercio che baratta la fica in cambio di un appalto. Festini a base di donne e cocaina, per il divertimento dell’imperatore e degli amici dell’imperatore, italiani, stranieri, tutti a favorire alla corte dell’uomo che Veronica Lario ha definito bisognoso di aiuto perchè starebbe male.

Nulla di nuovo sotto questo cielo. La descrizione ipotizzata dai quotidiani svela uno scenario visto, immaginato, accaduto. Non esiste riunione d’affari dei narcotrafficanti senza donne con le quali intrattenersi. Non esiste appalto trattato, barattato, se non in presenza di compagnie "gradevoli". Un mercato di uomini per uomini che in ogni caso continuano a moraleggiare sulla vita delle escort, le donne che accompagnano gli uomini a queste feste, mentre loro vendono ogni sorta di miseria umana.

Il quadro è triste, desolante, e se ne sono accorti tutti. Fini che aspetta al varco il cadavere di berlusconi per soffiargli il posto di leader del partito, i vescovi che tuonano contro il premier che si è fatto garante del family day, persino ferrara è risuscitato e ha ridato fiato alle trombe per segnalare agli unici italiani rimasti ignari sulla questione (tre, a malapena) che va di scena "la caduta". Tutti a snocciolare particolari su quelle cene, particolari su quelle battute di pessimo gusto che il cavaliere ci regala quasi ogni giorno, il caro Bossi che invita berlusconi a tesserarsi tra altri uomini che ce l’anno duro.

Tutto da ridere, tutto penoso. Tutto ridicolo, patetico, tutto seriamente triste perchè descrive il modo in cui le donne non hanno diritto di esistenza in italia a meno che non passino dai letti di qualcuno. Lo ius primae noctis, la schiavitù liberata solo dopo una scopata, l’autonomia guadagnata con specializzazioni in ornitologia.

Che triste immagine deve essere quella di un uomo con i capelli finti, inceronato in faccia, che in nome del potere gode nel vedere donne – a pagamento, anche non in contanti ma con favori, sempre di paga si tratta – che gli stanno attorno non per la sua particolare avvenenza, neppure per il suo autorevole prestigio, ma solo perchè lui sarebbe, secondo il suo avvocato, eventualmente un "utilizzatore finale".

Perciò pubblichiamo il comunicato del Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute e ci uniamo a loro nell’esprimere solidarietà alle donne coinvolte in queste vicende.

COMUNICATO STAMPA 18/06/2009

Veniamo a conoscenza attraverso i media dell’inchiesta aperta a Bari dalla Procura Antimafia per indagare su uno dei tanti casi di corruzione pubblica che svela anche i retroscena delle feste nelle residenze del premier.

Non siamo stupite che  alcune giovani donne siano state invitate a recarsi nelle residenze del premier, dietro compenso.   .

Da sempre siamo convinte che per ogni donna libera sia lecito cogliere l’opportunità di usare il proprio corpo per guadagnarsi da vivere, anche attraverso l’offerta di intrattenimento e servizi sessuali. Questo noi lo chiamiamo Lavoro Sessuale, peccato che in Italia ci siano troppe resistenze nel riconoscerlo come lavoro.

Poiché ci rendiamo conto della delicatezza della situazione speriamo che i magistrati  tengano in considerazione la parola delle testimoni di questi fatti.

Il dibattito pubblico e mediatico che si è creato nel Paese  dopo la festa di Noemi ha evidenziato come in generale le donne coinvolte vengano esibite come "pulzelle" opportuniste che di fronte  alla "bramosia d’amor" del sire si trasformano in "puttane" quindi "teste inattendibile".

Affermiamo che le escort sono delle serie lavoratrici del sesso presenti in tutto il mondo e riconosciute come lavoratrici nei Paesi civili e non ipocriti (vedi Australia, Olanda, Svizzera, Germania ecc.).

Non si cerchi di screditare il valore del loro impegno civile e sociale nel collaborare con la magistratura e sopratutto si garantisca come per ogni testimone la tutela della loro vita privata e soprattutto della loro sicurezza.

La nostra associazione si complimenta con le giovani donne e colleghe che in questo caso stanno collaborando con la Procura Antimafia, per il coraggio e per il servizio che rendono allo Stato nella lotta contro il malaffare e la corruzione. Ci  rendiamo disponibile a fornire loro ogni assistenza morale contro eventuali linciaggi da parte di chi cercherà di screditarle.

Pia Covre e Carla Corso

Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute Onlus
Italia
tel. 0039 0434 551868
www.lucciole.org 

Posted in Corpi, Omicidi sociali, Pensatoio, Precarietà.


One Response

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  1. Matteo says

    Il corpo della donna viene utilizzato per comunicare l’ideologia della classe dominante. Ho scritto un pesso su questo che forse potrebbe interessarvi:
    http://eresiarossa-matteo.blogspot.com/…ale.html