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E ora: pubblicità!

http://www.youtube.com/watch?v=-sv4dHUfr9k

Questa
è una pubblicità (messa in circolazione da un po’ di mesi e tornata – visto l’aria che tira – terribilmente in voga nei social network) di un nota banca. Sottintende, anzi dichiara, che le
donne non possono esercitare nessuna professione senza essere prese per
sex workers. Indegna la banca che se la ride divertita mentre da’ agli
uomini licenza di sessismo moraleggiando su un degno mestiere che a
differenza di quello che loro esercitano offre servizi veri a prezzi
non da usurai.

Cosa fare? Ovviamente avete piena licenza di incazzatura. Fate secondo le pratiche che vi piace portare avanti. Divulgate e fate pesare alla azienda in questione la vostra opinione (qui numeri telefono e indirizzi mail della banca). Io penso che servirebbe un esempio di subvertising accompagnato dall’immagine degli uomini della banca che fanno i piazzisti di carne umana (ovvero i pappa). In ogni caso ricordate che una azienda non vive senza clienti e i/le clienti siete voi. La vostra opinione conta. Avete il potere di influenzare ogni tecnica di pubblicizzazione attraverso la minaccia di un boicottaggio. Loro ci fanno sentire il potere dei soldi che guadagnano e noi glieli togliamo. Semplice.

http://www.unita.it/img/upload/image/AREA2_300x200/INTERNI/Clipboard01.jpgLe pubblicità, non ci stancheremo mai di dirlo, sono mezzi di diffusione di messaggi che costruiscono cultura tanto quanto altre forme di comunicazione. Possono essere veicolo di cultura sessista, lo abbiamo visto con relish e altre marche, oppure veicolo di veri e propri messaggi elettorali come mezzi di persuasione di massa: vedi la pubblicità della Lactacyd Intimo che usa persino la vulva risciacquata delle donne per sostenere le ronde fascio-leghiste o quella che associa il termine "clandestini" all’uso di un potente insetticida, proprio come si faceva nelle campagne di propaganda fascista in epoca coloniale.

Grazie a Carolina per la segnalazione e se ne avete altre lasciate un commento o inviate una mail. Noi ne daremo conto e continueremo il tam tam indispensabile per opporci a queste orrende strategie di marketing e sottrarre i nostri corpi a quel gran magnaccia che è il libero mercato.

http://1.bp.blogspot.com/_7Vg_Nnilxaw/SgBlvuVojjI/AAAAAAAAAqs/7LvsBZqX7G4/s400/IMG_0905.JPG

 

http://assemblealegislativa.regione.emilia-romagna.it/wcm/studenticittadini/asc/citt/memo/index/p2_Esperienze/viaggio/p2_percorso_2/n4/p0_intro/94/Approfondimenti/foto94bis.jpg

[La prima è la foto della pubblicità che circola in molte città. La seconda è una immagine di propaganda fascista nell’epoca coloniale. In entrambi i casi si fa riferimento allo sterminio di altre razze come epurazione di esseri umani che venivano e vengono paragonati a parassiti] 

Posted in Omicidi sociali, Pensatoio.


3 Responses

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  1. rosa says

    Ho fatto un post anche io sulle pubblicità sessiste. Ne ho trovato tantissime 🙁

    cmq quella dei clandestini mi è capitata oggi di inrociara a Milano …è veramente di cattivo gusto.

    un bacione!

  2. fikasicula says

    ciao vittoria,
    grazie mille per la segnalazione.
    il video a me sembra fantastico. è una parodia non una cosa vera. pubblico subito per condividerlo. grazie.

  3. Vittoria says

    Ciao! è da un po’ che seguo questo blog e innanzitutto vi faccio i dovuti complimenti. Dopo aver visto questo post, vi segnalo un video di una pubblicità che ho trovato su youtube http://www.youtube.com/watch?v=_SXNAtwYMBw e che mi ha lasciata davvero basita.