DONNE PER UNA DIFESA DEL LAVORO DELLE DONNE
In nessun altro paese d’Europa si parla tanto di FAMIGLIA e di MAMMA come in Italia. In modo particolare ne parlano i partiti di centrodestra, ma il centrosinistra come al solito si accoda.
L’Italia dovrebbe essere quindi il paradiso delle mamme ed è invece uno dei paesi d’Europa in cui la condizione di madre è più difficile. La prova è che la natalità è tra le più basse del mondo.
La PRECARIETA’ impedisce alle ragazze di fare progetti sul loro futuro. Questo vale anche per gli uomini ovviamente, ma le donne pagano un prezzo più alto perché, se desiderano essere madri, diventeranno “PRIMIPARE ATTEMPATE” con rischi per la loro salute, oltre che per quella di figli e figlie. Alle precarie non è riconosciuta alcuna indennità di maternità e i contratti a progetto prevedono il rientro al lavoro subito dopo il parto.
La LEGGE 40 sulla fecondazione assistita, voluta dalle correnti filoclericali di centrodestra e centrosinistra, impedisce l’esame preimpianto degli ovuli fecondati e costringe le madri, in caso di malattie e malformazioni del feto, o ad abortire o ad accettare una prole malata. Ci auguriamo che la recente sentenza della Cassazione porti ad una modifica della Legge. Inoltre, la stessa legge non ammette il donatore esterno alla coppia, fa aumentare i cicli necessari per ottenere le stesse possibilità di successo, costringendo le donne ad un vero esilio riproduttivo in altri Paesi.
La legge 194 che consente l’ABORTO nei primi tre mesi di gravidanza è continuamente sotto attacco, così come l’idea che le donne debbano poter scegliere se e quando diventare madri.
La carenza di ASILI NIDO PUBBLICI e il costo dei privati costringe le donne o a tornare a casa per anni oppure a spendere l’intero salario per tenere i figli all’asilo.
L’introduzione del MAESTRO UNICO con il conseguente smantellamento del tempo pieno, crea ulteriori problemi alle mamme lavoratrici, che si ritroveranno a dover pagare un servizio, per di più di qualità nettamente inferiore. Molte insegnanti precarie resteranno a casa, per effetto dei tagli.
La GRAVIDANZA è spesso causa di LICENZIAMENTO, anche se la legge lo vieta. Alcuni padroni, al momento dell’assunzione, fanno firmare alla donna dimissioni volontarie in bianco, da poter utilizzare al momento opportuno. Il governo Berlusconi ha cancellato una legge del governo precedente che imponeva moduli numerati per impedire il ricatto.
Tutte le statistiche di organismi internazionali dicono che le donne italiane lavorano in casa molto più degli uomini e molto più delle donne di altri paesi. Sono le seconde nel mondo dopo le Kenyote.
L’anticipazione dell’ETA’ PENSIONABILE a 60 anni è una specie di compenso per il lavoro svolto in casa. Ora il governo Berlusconi vuole portare a 65 anche l’età pensionabile delle donne, nella prospettiva poi di portarla a 67 per entrambi.
Sono sotto tiro CONGEDI DI MATERNITA’, congedi parentali, permessi per i disabili e per chi se ne prende cura, l’esenzione dal lavoro notturno per le neomamme: spesso vengono violate le leggi o firmati accordi sindacali che peggiorano le condizioni, come è avvenuto nel passaggio da Alitalia a CAI.
Molte donne che lavorano a PART-TIME preferirebbero lavorare a tempo pieno, ma ad altre, che vorrebbero occuparsi personalmente dei figli o costrette dalla mancanza di servizi per l’assistenza agli anziani e la cura dei bambini a chiedere il part-time, non viene concesso, sono emarginate, escluse dai premi e tormentate perché accettino straordinari e nuovi carichi di lavoro.
Il decreto correttivo del Testo Unico sulla SICUREZZA sul lavoro, nelle intenzioni del Governo, dovrebbe reintrodurre la visita pre-assunzione: in questo modo, se una lavoratrice è in stato di gravidanza potrà scordarsi l’assunzione e, conseguentemente, anche l’indennità di maternità!
Il PACCHETTO SICUREZZA propone la denuncia delle clandestine da parte delle strutture sanitarie e l’impossibilità di denunciare e riconoscere un figlio da parte delle madri irregolari: una proposta crudele e nazista. Strappare i figli dal grembo delle madri!
Sabato 9 maggio 2009 DALLE ORE 15 comincia da p.za SAN BABILA angolo C.SO VITTORIO EMANUELE una PASSEGGIATA RESISTENTE DI DONNE con attrici e artiste di strada, nel centro di Milano, per raccontare l’ipocrisia di una…
FESTA DELLA MAMMA
DONNE PER UNA DIFESA DEL LAVORO DELLE DONNE
Per esser aggiornata sulle iniziative, ricevere e aderire all’appello Invia una mail a difesalavorodonne@gmail.com
Eccoci qua! Brave, forti e gajarde!! Quale può essere la soluzione ad un sistema maschiocentrista? (se fosse maschilista gli uomini potrebbero permettersi una famiglia con moglie a carico!) Ci penso sempre, è uno dei miei più grandi crucci… Mamma di due bimbi vorrebbe averne un’altro ma il “senso di colpa” mi blocca. Tutti mi dicono che non ce la farei, che alla fine due bastano…Per voi è normale questo “consiglio”? ditemi voi, se una donna si debba sentir all’angolo della propria vita solo perchè desidera avere una bella famiglia? Eppur ne parlano, giornali, veline,politici e preti… Ma a nessuno frega niente… ma su voi ripongo parte della mia fiducia … Forza donne!!!
La mia ferma convinzione è che l’emancipazione della donna non sia servita assolutamente a niente, se non viene seguita al più presto da quella della mamma. Brave
quoto marika, questa sera pensavo a quanto il femminismo abbia sbagliato (pur nell’enorme importanza delle conquiste ottenute grazie ad esso) nel ritenere le donne uguali agli uomini… così ci è rimasta una società e un lavoro a misura d’uomo… bellissima iniziativa, spero di poter partecipare!!
Cosa dire di più…..forse che seguirò con il cuore la manifestazione di milano vista la mia lontananza geografica dal luogo di svolgimento della manifestazione.
Donne avanti tutta!!!
Prima di tutto voglio fare i complimenti per il sito: è stupendo! Poi voglio dire che questo post ha centrato uno dei tanti problemi che rendono complicato l’essere donna in Italia oggi: i continui attacchi violenti che colpiscono noi donne praticamente in modo quotidiano! Però vorrei aggiungere una cosa: un altro problema che affligge le donne è la mancanza di solidarietà tra donne stesse! Ritengo che ci sia stato uno strappo generazionale tra le donne dei fantastici anni settanta ( che purtroppo non ho potuto gustare per questione di età, sono del 1976) e le donne di oggi: in quel decennio le donne impararono a conoscersi, a mettersi in gioco, a volersi bene e a riconsocersi. Lottarono, fecero autocoscienza. Insomma, si vollero bene dopo forse migliaia di anni. Poi tutto si è interrotto!! Oggi la parola femminismo imbarazza, spaventa molte troppe donne ( che io, scusate il termine, definisco fallocentriche)!
Invece bisognerebbe coltivare la sorellanza! Non in senso esclusivista, ma nel senso di sentirsi finalmente libere di amarsi, rispettarsi, e di essere fiere di essere donne!!
Per questo mi complimento per l’idea del 9 maggio. Se abitassi a Milano verrei sicuramente! Ma abito a Brindisi. Sarò con voi in spirito.
P.S. Mi raccomando pubblicate un piccolo reportage dell’evento, magari qualche foto!!
Marika (nickname: gattarruffata)