Da Contro Immagine di ZeroViolenzaDonne.it
E’ la pubblicità progresso che la presidenza
del consiglio dei ministri ha voluto “regalarci” per sottolineare, con
gentilezza per carità e fuor di metafora, che una città “monnezza” è
donna! e che ci vuole il braccio efficace, paternalista e virile dello
Stato per darci una ripulita. Finisce con un “e grazie!”, che compiace,
assolve le malefatte e scambia un diritto per un favore.
La storia
la conoscete, non è affatto inutile riparlarne, di cosa ha fatto il
governo e i commissari alla monnezza si dice già in altre pagine.
Quello che qui preme rilevare è l’utilizzo della immagine passiva,
lontanissima dalla realtà delle donne di Napoli.
Le conosco di
persona. Non aspettano che altri le ripuliscano dalla mondezza, semmai
passano il tempo a difendersi da chi vorrebbe riversagliela addosso.
Non a caso l’altro lato della medaglia mostrerà l’immagine di donne
molto arrabbiate, quelle di Chiaiano per esempio, destinatarie dei
rifiuti tolti temporaneamente dal centro di Napoli (perché quei rifiuti
da qualche parte finiscono, statene certe/i). Sono le donne, di ogni
età, che hanno subìto le cariche della polizia. Ce n’è una in
particolare che mi piacerebbe ricordare della quale non conosco il
nome. Sono più che sicura che ora lei direbbe “e grazie!” con un tono
però tutt’altro che riconoscente.
Quando l’ho vista mi ha fatto davvero schifo… ma proprio tanto. A parte che vedere un essere umano donna o uomo che sia, e guarda caso era donna, sommerso di mondezza è vergognoso. Potevano per esempio prendere un monumento come esempio. Ma stiamo ancora ad usare la donna come mezzo per la pubblicità. E in più è il governo a fare la pubblicità progesso!!! Che allegria.
Segnalo anche l’articolo di Monica Luongo: http://www.donnealtri.it/storie-corsivi.html
non l’avevo visto mario. hai fatto bene a parlarne e la tua osservazione è giustissima.
la mia critica è di genere. bisogna averci un occhio allenato per accorgersene. se fai attenzione e vedi come sono usate le donne ma anche gli uomini nelle pubblicità ti rendi conto che il sessismo è un accessorio voluto e costante.
Io avevo parlato di questa pubblicità “progresso”
http://mariobadino.noblogs.org/…/03/bella-napoli
dal punto di vista dell’autopromozione sfacciata (con soldi pubblici!) del governo.
Oltretutto è una pubblicità che fa guadagnare mediaset, perché credo che Canale 5 e company si facciano pagare per trasmetterla (e anche lì sono soldi nostri!).
Non mi erano sfuggiti i toni sessisti, comunque, anche nella descrizione dello spot sul sito del governo (visibile a partire dal link citato).
Che tristezza…