Cronache televisive
L’avete visto anche voi, vero? Ieri sera, porta a porta, l’autocelebrazione del regime, la riabilitazione televisiva di uno dei due romeni arrestati per sbaglio per lo stupro della caffarella, il processo senza contraddittorio alla ragazza vittima di violenza a capodanno.
C’era l’avvocato della difesa dell’accusato, c’era l’intervista di sua madre, c’era bruno vespa che provava a fare l’equilibrista pietoso con parole vaghe di comprensione per la ragazza.
Le hanno detto di tutto. Una vergogna, con una così, sarebbe stata lei a violare la privacy e sovraesporsi, povero figlio mio quanto è pentito, lacrime amare, non si riprenderà più, è stata la cocaina e l’alcool, altrimenti non sarebbe andato con una così (ma così come?), è che lei lo ha preso in giro perchè non ce l’ha fatta povero fijo mio, allora lui non c’ha visto più e le ha dato due pugni e poi non ricordava niente, questo ragazzo alle "prime" esperienze, tanto perbene, che ha lavorato e studiato e invece lei "una così", trovata a fine serata, certo l’ha maltrattata ma non è stata colpa sua e lui sta già scontando le pene dell’inferno, etc etc.
Tutto in una serata: il fornaio accusato di aggressione (non si può dire stupro) e il romeno scagionato aspirante monaco panettiere. Come mi sarebbe piaciuto alla fine se il romeno fosse stato assunto proprio dalla famiglia del ragazzo. Un gesto caritatevole per espiare. Un romeno in casa potrebbe essere una bella operazione di marketing. Due piccioni con una fava e due fave con un piccione.
E’ lo stupro spettacolo, il regime basato sul grande fratello televisivo che si compiace, che processa, condanna, assolve. Tribunali e giudici non servono più.
Si potrebbe farne uno show, un reality: Rape today, uno stupro ventiquattrore su ventiquattro, inseguimento, azione, violenza, urla, sos, ospedale, denuncia, indagini, indizi, commenti, arresti, dichiarazioni avventate, smentite, ancora denunce, scarcerazioni, di nuovo arresti, prove regine e confessioni duchesse, ritratto di uno stupratore, la sua infanzia, la sua adolescenza, i suoi sogni, la vita disperata, storia della stuprata, disperata pure lei e in fondo con tanto bisogno di attenzioni. Infine il colpo di scena, i due in realtà hanno tratto giovamento da quei fugaci momenti e si sono innamorati. Rieccolo il matrimonio riparastupri che farà sognare l’italia, sull’altare due persone improbabili dal futuro improbabile purchè lui non abbia una mamma che chiama la stuprata "una così" e purchè lei sia davvero una donna che non aspettava altro che questo. Lo stupro tanto atteso, ci sono donne che lo aspetterebbero da tutta la vita, come vorrebbero essere scelte per essere stuprate, quando camminano sembrano dirlo con i passi, gli sguardi, le gesta "ti prego scegli me, stuprami e fammi tanto male…".
In fondo l’italia considera tutte noi un po’ "così" in attesa di stupro. Come ci spiega Barbara Spinelli nel suo "Il consenso secondo i maschi". Sorprendente che non ci sia l’ufficio per l’impiego agli stupri. Potremmo metterci in graduatoria: oggi uno stupro a me, domani a te. Così diventerebbe regolare e senza tutta ‘sta caciara, al freddo, al buio, sull’erba, in mezzo al fango. Dovrebbero fare gli uffici per lo stupro. Ora che rimettono mano all’edilizia un po’ di stanzette da adibire all’uso potrebbero venire fuori no?
Non è un sogno: è l’italia del 2009. L’unica religione è targata al maschile. Tutti in adorazione del dio fallo. E pensare che non possiamo mettergli neppure il preservativo…
Cronache uterine
In Puglia il governatore Vendola ha imposto la fine delle assunzioni di obiettori di coscienza per i consultori. A Roma invece siamo agli obiettori del pelo, quelli cioè che si rifiutano di fare una visita ginecologica con ticket pagato ad una donna solo perchè depilata lì.
Cronache femminicide
A Garlasco un uomo ha picchiato e strangolato una donna. A Imola c’e’ un tentato stupro. A Roma una denuncia per tentata violenza. A Lecco uno psichiatra è stato rinviato a giudizio per violenze su una paziente. A Taranto una donna è stata sequestrata e stuprata da cinque uomini uno dei quali un suo ex che l’ha molestata e minacciata per mesi fino a punirla del suo rifiuto a tornare insieme. A Tivoli un uomo è stato accusato di stalking e violenza sulla ex moglie.
A Caserta un imprenditore è accusato dello stupro di una sua dipendente. A Latina un ristoratore è stato arrestato per violenza nei confronti della dipendente sedicenne. A Roma tre agenti della polizia provinciale sono stati accusati di concussione aggravata e continuata e tentata concussione: in pratica gli agenti avrebbero dovuto applicare l’ordinanza dell’amministrazione alemanno contro le prostitute. Invece avrebbero preteso prestazioni sessuali gratuite o tariffe agevolate per non fare le multe.
—>>>L’immagine viene da una collezione di foto Riot Project delle Riot grrrl
ragazze, che ne dite di fare una raccolta firme per denunciare vespa per calunnia??
Lo stupro che non è stupro…non per come lo intende la nostra società…il che è tutto dire…e intanto sentiamo sempre parlare uomini, uomini e uomini, mentre le vittime non hanno diritto di parola, come se la questione degli stupri riguardasse sempre e solo loro: i maschi; sono loro che decidono quando è e quando non è stupro, sono loro che dettano legge, sono loro che fanno tutto: fanno decreti anti-stupri e poi si lamentano che non vanno bene, fanno campagne razziste e poi dicono che non bisogna fare distinzioni di nazionalità, fanno cortei nelle strade contro gli stupri e quando una donna denuncia il marito violento neanche la prendono in considerazione…del parere dell’altra metà del cielo, vittima di violenze di ogni genere, pregiudizi e discriminazioni, se ne fregano tutti…il parere delle donne non conta, noi siamo condannate a subire e basta.
Queste sceneggiate servono, in primo luogo, a ribadire che, comunque, il Potere ha sempre ragione; in secondo luogo che le donne sono delle bugiarde (ed è per questo che in cronaca vanno a finire sempre i casi dubbi, non quelli eclatanti da stupro domestico).
Alla fine si ottengono diversi risultati: una massa terrorizzata e paranoica nei confronti del diverso, minore libertà per le donne e loro delegittimazione, perchè la reazione all’angoscia da stupro mediatico è la negazione dello stesso, e infine il depistaggio nei confronti della violenza vera, domestica soprattutto o, ad esempio, ai danni di donne senza valore, secondo i canoni del maschilismo fascioclericale, come le prostitute.
I risultati si vedono. Non faccio che leggere articoli idioti scritti da uomini che ripetono il solito mantra: in fondo cosa vuoi che sia uno stupro? Vi risparmio i link.
Sono riuscita a vedere solo uno stralcio di Porta a Porta. Più o meno quando ha parlato la difesa di Franceschini.
Guardavo gli ospiti: il rumeno (e la traduttrice che non serviva perché seguiva il dibattito senza il suo ausilio) uno psicologo molto improbabile assetato di morbosità pronto a difendere un serial killer, l’avvocato del rumeno che pregava in ostrogoto che non accadesse nulla che potesse peggiorare la condizione del suo assistito, il difensore di Franceschini (che mi dovete spiegare cosa c’entra con lo stupro della Caffarella -della serie “assolviamoli tutti”?), Livia Turco che non sapeva mettere due frasi sensate in fila (la stanchezza? Cavolo, era l’unica donna, mi sarei aspettata si alzasse in piedi e prendesse possesso della telecamera, e invece no, rimaneva lì tutta dimessa), e Crepet, l’unico che ha difeso la dignità delle povere vittime.
Non ho parole.
E’ possibile fare causa a Vespa per infamia?
Le insinuazioni che si sono continuamente ripetute sono state pesanti come pietre, e secondo me tali da poter influenzare l’esito di un processo. Per lo meno di influenzare le capacità reattive delle parti offese.